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519/04/21: Guelfo parla con Frate Erwin riguardo la sua vocazione.

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519/04/21: Guelfo parla con Frate Erwin riguardo la sua vocazione.
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Disponibile dal:
30/08/2011
Modificato il:
30/08/2011
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21 aprile 519: prigioniero nel Monastero dei Padri di Noyes, Guelfo confida a Frate Erwin la sua intenzione di prendere i voti di Kayah, ma il religioso lo invita caldamente a pazientare e aspettare.21 aprile 519: prigioniero nel Monastero dei Padri di Noyes, Guelfo confida a Frate Erwin la sua intenzione di prendere i voti di Kayah, ma il religioso lo invita caldamente a pazientare e aspettare.

Testo della conversazione

Armando: I miei omaggi, Annika !
Armando: Il mio nome e' Armando e sono qui per servirla.
Armando: Ciao Guelfo! qual buon vento ti porta?
  • Annika is now known as Il_Master
Il_Master: Il 19 aprile 519 Guelfo ha parlato con Padre Lorenzo Quart riguardo la sua intenzione di prendere i voti.
Guelfo: [ok]
Il_Master: Quart gli ha detto di prendersi qualche giorno di riflessione per indagare la profondità della propria vocazione, con l'intesa di riparlarne successivamente.
Guelfo: [ok]
Il_Master: Fai niente di particolare questi giorni?
  • Guelfo trascorre le giornate riflettendo su quello che gli è capitato, visitando spesso la cappella e in generale restando per conto suo
Armando: Ciao Solice, ben arrivata!
Il_Master: studi o fai altro?
  • Guelfo non ha granchè in animo di studiare, ma si dedica in ogni caso alla lettura della trattatistica religiosa a disposizione nel Monastero
Il_Master: ok
Il_Master: parli con qualcuno della tua vocazione?
Guelfo: [sicuramente con Erwin e Camargue]
Il_Master: dei tuoi compagni o amici?
Guelfo: chi c'è al Monastero?
Il_Master: quasi tutti
Guelfo: Solice è tornata?
Il_Master: no, sta ad Amer
Il_Master: Frate Erwin è la persona che più ti dà ascolto, in questi giorni
Guelfo: ok
Il_Master: capisci che è molto partecipe, anche per via del fatto che ti è venuto lui a prendere, è un po' come se si prendesse più carico della tua situazione.
  • Il_Master is now known as Erwin
  • Erwin sta a tua disposizione se vuoi parlare.
  • Guelfo trova un momento per scambiare due parole con Erwin
  • Erwin ti accompagna per il frutteto del Monastero, in una bella giornata di sole, 2 giorni dopo la conversazione con Quart.
Guelfo: Come stai, Erwin?
Erwin: Sto bene, Guelfo, sto bene. Tu?
Guelfo: Ancora un po' provato, ma non posso lamentarmi.
Erwin: ...
Guelfo: Ci siamo ficcati in un bel casino, unendoci alla Rosa Bianca.
Guelfo: Proprio un bel casino.
  • Erwin sorride
Erwin: eh.... puoi dirlo.
  • Erwin si siede su un gran pietrone sotto un melo fiorito
Erwin: Il prezzo che hai pagato per la lealtà alla causa è davvero grande
  • Guelfo annuisce
Erwin: Conoscevo Lord Dillon.
Guelfo: Il problema, Padre, non è tanto il prezzo che ho pagato io
Erwin: ...
  • Erwin ti guarda e si interrompe
Guelfo: E' la mia battaglia, l'ho scelta io...ho deciso io quanto e come rischiare, e non rimpiango niente di quello che mi è capitato
  • Erwin ti ascolta con attenzione
Guelfo: Il pensiero che me l'abbiano ammazzata a quel modo non mi da tregua.
Erwin: ...
Guelfo: Il pensiero che fino all'ultimo abbia sperato e pregato che arrivassi a difenderla, come tante volte le avevo giurato
  • Guelfo sospira
  • Erwin annuisce
Guelfo: Secondo te cosa dovrei fare adesso?
Erwin: Se vuoi che ti dica quello che penso,
  • Erwin ti guarda seriamente
  • Guelfo annuisce
Erwin: io credo che passerà molto tempo prima che tu possa liberarti da certi fantasmi.
Erwin: La Rosa Bianca non è... una rosa di quelle a stelo lungo, isolata, facile a tagliare. E' un rampicante
Erwin: che ti si attorciglia intorno all'anima e stringe, stringe
Erwin: ... stringe.
Erwin: Le sue spine ti feriscono, eppure non è semplice liberarsi.
Erwin: Non è semplice liberarsi
Erwin: perchè
Erwin: noi sappiamo di essere nel giusto.
Erwin: E con questa consapevolezza è impossibile far finta di nulla, ignorare la via luminosa, tornarsene in una qualsiasi "casa" a vivere la propria vita.
Guelfo: Già . Persino Dillon ha provato a districarsi, arrivando persino a macchiarsi del peggiore tradimento...
Erwin: Dillon ha pagato amaramente i suoi errori, la sua ingenuità.
Erwin: Quel che nessuno ci insegna,
Erwin: e che nessuno ci può insegnare
Erwin: è come cancellare i propri sentimenti umani, i propri affetti.
Erwin: La perdita di Graham non è stata meno dolorosa di un vero lutto.
Erwin: Non ha più avuto nemmeno un ricordo caro da idealizzare, ma solo rimorso, vergogna.
Guelfo: Già .
Guelfo: Se c'è una cosa di cui gli dovrei esser grato...
Guelfo: ...è l'aver saputo crescermi in un uomo molto diverso da com'è stato lui...e dire che a seguire le mie inclinazioni sarei potuto diventare assai peggiore
Guelfo: ...ma non posso non chiedermi che scopo potrà  mai avere questa nostra lotta
Guelfo: quanta gente dovremo seppellire, quanto amaro dovremo masticare
Erwin: La seconda e la terza domanda sono senza risposta. La tua prima domanda invece... ce l'ha.
Erwin: Che scopo ha questa lotta.
  • Erwin ti guarda seriamente
  • Guelfo ascolta
Erwin: La nostra lotta è la lotta di un raggio di luce che deve farsi strada tra le tenebre.
Erwin: Il Male non è qualcosa di astratto,
Erwin: di vago
Erwin: di opinabile.
Erwin: Il Male esiste, è qui su questa terra, ed opera nelle azioni di individui ben precisi.
Erwin: Molte brave persone possono vivere onestamente la propria vita, nella pace e nella quiete, senza avere la consapevolezza di ciò che di maligno opera magari non distante da loro.
Erwin: Le loro anime sono pulite, innocenti.
Erwin: Ma chi
Erwin: come noi
Erwin: ha la sorte di poter stendere lo sguardo su questo Male, percepirlo, conoscerlo
Erwin: non può scegliere la vita tranquilla senza doversi rassegnare ad una costante inquietudine
Erwin: ad un senso di predestinazione mancata
Erwin: alla consapevolezza di star mancando alla propria missione.
Erwin: Noi abbiamo i mezzi per combattere questo male, e in parte per concedere alle anime semplici ed oneste di continuare a vivere una vita dignitosa.
Erwin: Quella vita che a noi non è toccata.
Guelfo: Ci vuole una forza che un uomo, per quanto coraggioso, non avrà  mai...
Erwin: Non da solo, no.
Guelfo: finora mi sono dedicato a questa vita un po' per spacconeria, un po' per incoscienza...non credo di essermi mai reso conto di quale fosse davvero il prezzo che ci viene chiesto
Erwin: E adesso che lo sai?
Erwin: Cosa farai?
Guelfo: e ora che lo so...non penso di potercela fare, non da solo. Perchè la vendetta che potrei esigere non è niente rispetto al potere del nemico, alla sua malvagità .
Guelfo: Ho bisogno di altra forza, per andare fino in fondo...anche perchè non ho dove tornare, non pià¹.
Erwin: Non sei da solo, nessuno di noi è solo.
Erwin: Adesso senti tutti i rami intorno a te che sono stati tagliati, tranciati, sei stato privato di tutto.
Guelfo: Sono solo un uomo, Erwin...gli Dei mi hanno sostenuto molte volte, e di questo sarò sempre grato Loro...
Erwin: Gli Dei faranno crescere ancora quei rami, Guelfo.
Erwin: Dopo l'inverno, torneranno a crescere e germogliare. Lo so che adesso le mie parole possono sembrarti consolatorie, ma sono convinto che sarà così.
  • Guelfo scuote la testa
Guelfo: Non voglio che crescano ancora, Erwin. Non accadrà .
Erwin: Non sei tu, è la tua amarezza a parlare al tuo posto...
Guelfo: Non metterò mai pi๠un innocente nella situazione di dover pagare con la vita le mie scelte.
Erwin: ... affidati agli Dei, in questo.
  • Guelfo annuisce
Guelfo: Ho deciso di prendere il Nero di Kayah. Non ho altro modo di proseguire su questo cammino...ho molte colpe da espiare, e sono debole, troppo debole e stanco, per affrontare i giorni che mi restano senza che gli Dei guidino i miei passi.
  • Erwin resta fermo a osservarti qualche istante, sorpreso
Guelfo: Quel poco che resta di me, lo affido a loro.
Erwin: ...
Erwin: Guelfo.
  • Erwin si passa una mano sul viso per riordinare le idee, poi ti guarda ancora.
Erwin: Non credo, in tutta onestà, che questo sia il momento giusto per prendere una decisione simile.
Erwin: Prendere i voti non
Erwin: .... non significa trovare nella Chiesa un riparo, una guida univoca, non significa addormentare la propria anima addolorata
Erwin: e rimetterla nelle mani di una Dea lontana da te.
Erwin: Se ti senti stanco, debole, se ti senti spogliato di te stesso,
Erwin: non devi lasciarti attirare dal desiderio di chiudere gli occhi e farti passivo strumento divino.
Erwin: Al contrario.
Erwin: La vocazione nasce nella vita, nella lucidità, nella voglia di farsi strumento attivo e
Erwin: positivo,
Erwin: la vocazione non dev'essere la fuga dal dolore
Erwin: non è mai una fuga.
  • Erwin ti guarda
Guelfo: Non c'è posto su questa terra dove io possa trovare scampo dal lutto che stringe il mio cuore, Padre. Non intendo fuggire...al contrario, intendo combattere fino alla fine
Erwin: Ci sono molte vie per combattere, molti modi cari agli Dei.
Guelfo: ...e mi rendo conto come in molte occasioni, le armi che ho adoperato hanno danneggiato la Causa pi๠di quanto l'abbiano aiutata.
Erwin: parli della magia?
  • Erwin ti interrompe con questa domanda.
Guelfo: Già ...non mi resta niente di pi๠caro, il ricordo vivente degli insegnamenti di Lord Dillon...eppure troppe volte mi si è ritorta contro, troppe volte ha scatenato le forze oscure di cui sono servitori i nostri nemici...vi è stato raccontato cosa è accaduto a Delos.
  • Erwin annuisce
  • Guelfo passeggia nervosamente
Erwin: Ma quante volte con il tuo "dono" sei riuscito a proteggere la vita dei tuoi compagni?
Erwin: Quante volte hai impedito ai nemici di compiere il male?
Erwin: La magia è un dono, il dono di Kayah.
Erwin: Non è un caso che ti sia stato affidato questo dono, io credo.
  • Guelfo alza le spalle
Guelfo: Ho visto con i miei occhi, ho sperimentato sulla mia carne, che questo dono può volgersi assai facilmente al male, non importa quali siano le intenzioni con cui vi si ricorre.
Erwin: ... mi chiedo
Erwin: quali abissi di dolore e di privazione ti vorrai imporre, prima di accettare il fatto che gli Dei ti accolgono così come sei, così come ti hanno creato.
Erwin: Cerchi una purificazione da tutto, da ogni cosa
Erwin: per rinascere.
  • Erwin ti guarda affettuosamente, con comprensione.
Erwin: Non è stata
Erwin: colpa
Erwin: tua.
Erwin: La colpa è dell'assassino, e di chi gli ha armato la mano.
Erwin: Non devi mai confondere la vittima con il carnefice, e tu sei stato
Erwin: una vittima.
Erwin: Quanto e più di Nailah, che adesso riposa nella pace di Kayah
Erwin: e prega per te, che sei rimasto su questa terra, in questa vita, a lottare per lei e per tutti gli altri innocenti come lei.
Guelfo: Voglio impugnare delle armi che rappresentino davvero ciò che ho deciso di portare a termini, i sacrifici che ho fatto, i patimenti che ho subito, gli amici che ho perduto. Mi dici che non è colpa mia...ma no, io credo che sia stata colpa mia. Ho avuto la presunzione di credere di poter combattere questa guerra a modo mio, questa è la mia vera colpa.
  • Erwin scuote il capo
Guelfo: Non sei d'accordo con le mie conclusioni, vedo.
Erwin: Non è questo il punto.
Erwin: Se vorrai decidere di prendere i voti
Erwin: sarò il primo a pregare per te ed incoraggiarti in questo percorso.
Erwin: Ma in questo momento leggo in te sentimenti forti e amari molto diversi dalla semplice fede
Erwin: ed ho paura
Erwin: per te,
Erwin: ho paura che tu faccia scelte dettate dall'angoscia, e non dalla speranza.
Erwin: Sono convinto che qualsiasi strada tu decida di percorrere, saprai essere un valido strumento della volontà divina.
Erwin: E mi chiedo...
Erwin: anzi,
Erwin: ti chiedo e ti invito a chiedere a te stesso
Erwin: mille e duemila volte
Erwin: "perche'?".
Guelfo: "Perchè?"
  • Erwin annuisce
Erwin: Perchè voglio prendere i voti?
  • Guelfo appare stupito
Erwin: E ad ogni risposta, chiediti ancora il perchè.
Erwin: E poi il perchè.
Guelfo: "Perchè...mi chiedi."
Erwin: Non cercare risposte, per adesso.
Erwin: Limitati a cercare domande.
Guelfo: Vuoi sapere perchè!? Te lo dico subito...
Erwin: no
  • Guelfo appare molto concitato
  • Erwin al contrario cerca di invitare Guelfo alla calma e all'introspezione.
Erwin: Le risposte sono delle gabbie
Erwin: da cui è meglio cercare di fuggire.
Erwin: Interrogati, lascia aperta ogni domanda, non ti accontentare.
Guelfo: Che cos'altro vogliono gli Dei da me? Tre volte mi richiamano dalla tomba, tre volte non mi concedono riposo, tre volte mi scaraventano di nuovo nella mischia, mentre il mondo mi crolla sotto ai piedi, e il suolo è imbrattato del sangue delle persone che amo!
Erwin: E quindi prendi i voti di Kayah?
  • Erwin scuote il capo
Erwin: Datti tempo.
Guelfo: Sì, perchè se non lo facessi, non mi resterebbero che giorni di odio e pazzia, non mi resterebbe che stanare coloro che mi hanno fatto questo e sbranarli come una bestia, e quando anche avessi finito con loro passerei ai loro figli! Non lo capisci, Erwin?
Guelfo: Che razza di vita mi aspetta...
Erwin: E' per questo che ti dico di prendere tempo. Forse
Erwin: il fatto che tu debba necessariamente rimanere qui, in attesa, nel monastero
Erwin: non sarà un male.
Erwin: Avrai il tempo per fare luce dentro di te, per formulare le domande che davvero contano, per decidere guidato dallo spirito giusto, e non dall'urgenza della disperazione.
  • Guelfo riprende fiato
Guelfo: Aspetterò...allora. Non che possa decidere altrimenti...ma mi chiedo quali dovrebbero essere le ragioni per le quali la mia scelta sarebbe pi๠giusta di come lo sarebbe oggi.
  • Erwin annuisce
Erwin: Nella preghiera e nella meditazione in solitudine troverai conforto e luce per rischiarare il tuo animo.
Guelfo: E sia...farò come dici.
Erwin: Pregherò molto per te, Guelfo. Confido che gli Dei ti daranno pace e, quando ti sarai liberato di ogni risposta, saranno loro a fare luce sui dubbi che ti perseguitano e a indicarti la strada giusta.
Guelfo: Lo spero, Padre. Lo spero davvero tanto.
  • Erwin ti sorride per farti coraggio.
Erwin: Abbi fede, sarà così.
Creata il 30/08/2011 da Annika (2242 voci inserite). Ultima modifica il 30/08/2011.
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