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« In ogni caso chi ci sfiderà a duello non sopravviverà alla fine dell'estate »
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518/09/10: Solice e Guelfo parlano presso Santa Tina del Lazzaretto

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518/09/10: Solice e Guelfo parlano presso Santa Tina del Lazzaretto
Tipo:
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Disponibile dal:
16/06/2010
Modificato il:
16/06/2010
Dimensioni:
N/A
Content-type:
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Associato a:
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Dintorni di [[Ananion]]: nella notte tra il 10 e l'11 settembre [[anno 518|518]] Solice e Guelfo parlano degli ultimi avvenimenti e riflettono sul passato, sul presente e sul futuro.Dintorni di Ananion: nella notte tra il 10 e l'11 settembre 518 Solice e Guelfo parlano degli ultimi avvenimenti e riflettono sul passato, sul presente e sul futuro.

Testo della conversazione

Armando: I miei omaggi, Solice !
Armando: Il mio nome e' Armando e sono qui per servirla.
Armando: Ben arrivato Guelfo... ti stavamo aspettando.
  • Solice passa gran parte della giornata del 10 in preghiera, poi assiste insieme a Desiree l'operato del medico del lazzaretto e/o aiutare come può
  • Guelfo dorme profondamente per quasi tutta la giornata e buona parte della notte
  • Solice a fine giornata torna nella camerata dove riposa Guelfo e lì fa i turni (probabilmente insieme a Desiree)
  • Solice alterna fasi di lieve sonno e veglia sulla sedia dove si mette, ma fondamentalmente resta sveglia
  • Guelfo di tanto in tanto si ridesta, probabilmente a causa delle ferite
Solice: va un pò meglio?
  • Guelfo porta la mano alla medaglietta con le due figure abbracciate e accenna un sorriso
Guelfo: Credo di sì.
  • Solice ti parla praticamente al buio, ma la luna dell'11 settembre garantisce una minima visibilità
Solice: io e Desiree abbiamo osservato a lungo il medico di questo posto
Solice: la prima impressione... non è stata incoraggiante, lo ammetto
  • Solice sorride
Solice: ma poi abbiamo visto che ci sa fare: non è la prima volta che si è trovato di fronte a feriti molto gravi...
Guelfo: ...questo ricovero sembra adatto a ospitare parecchie persone...probabilmente ha avuto le sue belle gatte da pelare, in passato.
Solice: il sacerdote mi ha detto che ha avuto un ruolo centrale nel periodo della grande pestilenza
Solice: ... tu ne avevi sentito parlare? di quella pestilenza, intendo...
  • Guelfo stringe gli occhi
Guelfo: Poco dopo essere arrivato a Flavigny...mio padre...Dillon, una volta l'ho sentito discutere con un suo ospite di quella spaventosa malattia. Si temeva che si sarebbe diffusa anche ad Amer.
  • Solice ti annuisce
Solice: a Beid ci furono alcuni casi. Io ero molto piccola: non ero ancora al monastero... Ho pochi ricordi: la paura, le porte del palazzo sprangate, mio padre che tornava ogni giorno a casa... Era
l'inizio dell'estate, quello lo ricordo.
Solice: anche quella volta, gli Dei ci hanno salvati. Queste terre dove ci troviamo ora sono state meno fortunate... ma alla fine, anche qui, quella battaglia fu vinta, e il morbo venne debellato.
Guelfo: Deve essere stato orribile. Da noi si diceva che interi villaggi fossero stati spazzati via, e tanti erano i morti che in alcuni posti neppure ci si prendeva più la briga di
seppellirli...venivano ammassati in grossi cumuli e dati alle fiamme...
  • Guelfo rabbrividisce al pensiero di una simile catastrofe
Solice: eppure, alla fine, questi luoghi sono sopravvissuti. Molti sono morti, ma molti sono stati restituiti alla vita: queste terre sono forti, e hanno dimostrato che il male
Solice: per quanto potente, può essere sconfitto.
  • Guelfo ci pensa un po' su
Guelfo: Sì...probabilmente sì.
  • Solice esita un pò, poi continua a parlare.
Solice: ... non... sarei dovuta essere presente, questa mattina.
Solice: E non avrei dovuto avere il diritto di ascoltare le tue parole, le tue... confessioni, e propositi.
  • Guelfo guarda Solice attraverso la penombra
Guelfo: Senza di te, stamattina, non avrei potuto fare i conti con la Sorella Senza Nome.
Guelfo: Sei stata la mia voce, e io di questo ti ringrazio.
Guelfo: ...e poi...
Guelfo: alcune cose era bene che le sentissi tu stessa.
Solice: avrei dovuto capire prima, e meglio
Solice: come ti ha fatto sentire quello che è successo nei pressi della cappella su al passo.
Solice: forse è troppo tardi,
Solice: e rimpiango di non avertelo detto prima,
Solice: ma io sono davvero convinta che tu non abbia alcuna colpa, alcuna responsabilità, e che in nessun caso, in nessun modo, le tue azioni possono essere viste o giudicate diversamente da ciò che
erano
Solice: ovvero, il modo che hai... il modo che abbiamo, come gruppo, di comprendere quello che sta succedendo, di raggiungere la Verità.
  • Solice ti sembra molto convinta di quello che dice.
  • Guelfo scuote la testa, lentamente
Guelfo: Non doveva accadere...non ho fatto abbastanza per impedire che accadesse...
Guelfo: ...e se mi è stato concesso di essere qui, adesso... forse è proprio per impedire che accada nuovamente.
Solice: non sappiamo ancora nulla dei nostri nemici, e delle entità coinvolte in questo mistero
Solice: tutto ciò che sappiamo, tutte le informazioni su cui ora possiamo lavorare... e grazie alle quali possiamo mettere in guardia i sacerdoti che incontriamo, impedendo che accada nuovamente,
Armando: ... al Pino solitario!
Solice: lo dobbiamo al tuo impegno e ai tuoi tentativi. Tu hai un cuore nobile, Guelfo, e io sono certa che non c'è spirito, non c'è divinità delle Tenebre che potrà espropriare da questo fine ogni tua
azione
Solice: una volta giunti a Kastoria, andrò a cercare informazioni su ciò che tu e Julie avete scoperto: li leggeremo insieme, ce li faremo tradurre, se necessario li tradurrò io. E capiremo come
difenderci, come resistere, come continuare.
Guelfo: Forse è così...ma certamente queste forze maligne possono approfittare della nostra ignoranza, e pervertire il senso di quello che facciamo. E' essenziale non farci trovare nuovamente impreparati
.
  • Guelfo annuisce
Guelfo: C'è una cosa che vorrei chiederti, Solice.
  • Solice ti ascolta.
Guelfo: Raccontami di nuovo come è andata...quando quel mostro ha avuto la meglio su di me.
Armando: ... E mo' hai detto la stronzata!
  • Solice annuisce.
Solice: E' accaduto tutto molto velocemente. Lui... era velocissimo, innaturale
Solice: ricorderai che nessuno di noi è riuscito a colpirlo... la mia spada, in particolare, sembrava non poterlo neppure toccare, tanto riusciva a prevedere ogni mia mossa
Solice: ma si poteva capire, dai suoi movimenti e dai suoi occhi, che dopo aver distolto la sua attenzione da Julie la sua furia omicida non vedeva altri che te.
Guelfo: Sì.
Solice: ricordo i suoi artigli levarsi per quattro volte: sei stato colpito più volte... al torace, alle gambe
Solice: quattro, forse cinque volte
Solice: ricordo che non riuscivo a muovermi... paralizzata dalla paura, era come se potessi sentire quegli squarci dentro di me
Solice: e ogni volta, mentre li vedevo affondare... pensavo, speravo che sarebbe stato l'ultimo
Solice: pregavo che il successivo potesse mancarti, ma non era mai cosi... non ti ha mai mancato
  • Guelfo ricorda gli assalti furibondi della bestia, il calore bruciante dei suoi morsi, e per un attimo si rivede nella landa desolata della sua visione, sul punto di essere sbranato
Solice: ricordo
Solice: l'ultimo colpo, più di ogni altro
Solice: l'ultimo affondo
Solice: almeno quello speravo che non sarebbe andato a segno, perché ti aveva colpito già troppe volte, e c'era sangue ovunque
Solice: ...
  • Solice ti guarda, per assicurarsi che il ricordo non ti dia "troppo" fastidio.
  • Solice tirasomma
Armando: Complimenti, Solice ! Hai totalizzato 5 5 8 , per un totale di 18 !
Solice: (ti rendi conto che crea moltissimi problemi anche a lei comunque=
  • Guelfo tirasomma
Armando: Complimenti, Guelfo ! Hai totalizzato 9 9 2 , per un totale di 20 !
Solice: e poi... invece, ti ha raggiunto. E tu hai gridato di dolore... per poi cadere al suolo, sotto di lui
  • Guelfo si sforza di non lasciar trasparire il suo disagio, ma la fronte gli si imperla di sudore
Solice: un istante dopo, era svanito: scomparso, come una visione, come un sogno nell'istante che precede il risveglio
Solice: .... forse... in quel momento, credo di aver sperato
Solice: di veder scomparire anche tutto il resto... il sangue, le ferite
Solice: ma erano reali, invece: era tutto reale, era tutto vero
Solice: tu eri in terra, e sembravi
  • Solice inghiottisce e ti guarda
Solice: in quel momento, Sant'Agapitos ti ha salvato.
Solice: in un attimo eravamo tutti
Solice: intorno alla sua reliquia, pregando al cospetto di quella teca, al suo cospetto
Solice: nella speranza che potesse operare un miracolo, riportandoti a noi.
Solice: c'è stato
Solice: un lunghissimo momento di silenzio
Solice: poi... ti abbiamo sentito respirare, tossire
Solice: e ricordo le grida di Desiree
Solice: che dicevi che eri vivo, che eri ancora vivo...
Solice: che eri ... tornato in vita.
  • Guelfo china il capo
  • Solice è incerta su "come definire" il prodigio: capisci che è assolutamente certa che si sia trattata di un miracolo, stenta a definirne le modalità.
  • Solice omette, per quanto può , la sua esperienza personale, ma non tanto perchè vuole tenertene all'oscuro (ti ha raccontato della sua visione), quanto perché dal suo punto di vista è comunque
irrilevante nel contesto del miracolo
Solice: io penso
Solice: che quella bestia volesse la tua morte, o quella di julie
Solice: e che Sant'Agapithos lo abbia sconfitto, facendogli credere di aver compiuto la sua missione, facendo in modo
Solice: che potesse sprofondare nuovamente nell'abisso
Solice: per poi vanificare
Solice: il suo oscuro traguardo, il suo empio risultato.
Solice: ... io penso che abbiamo assistito a un miracolo: ed è quello che sento di dover riferire a Kastoria, in ginocchio davanti al Metropolita.
Guelfo: Quella bestia...credo che volesse portare Julie...o me...nel luogo oscuro da cui proveniva.
Solice: un miracolo di amore, di speranza, di vita... un dono del cielo.
  • Solice cerca di capire se "ti ha risposto",se era questo che volevi sentire
  • Guelfo vorrebbe è incerto sull'entità di quello che gli è capitato...se si sia salvato o meno per il rotto della cuffia, non dissimilmente da altre volte in passato...o se sia successo qualcosa di
diverso. Ti sembra che ci tenga a capire questo
  • Solice è al 100% convinta che si tratti di un autentico miracolo: dal suo discorso capisci che lei ti ha visto "morto", per alcuni istanti: che ha proprio "sentito" la tua morte.
Solice: (o "come morto": non è sicura di questo, non sa neppure lei se sei morto o stavi per, comunque stiamo li', e in ogni caso non era mai accaduto prima)
Solice: (in aggiunta a questo sai anche che ha avuto una visione che ti ha raccontato e che sicuramente potenzia tale convinzione)
  • Guelfo guarda nuovamente Solice
Guelfo: ...il debito che grava su di me è davvero così enorme?
  • Solice ti guarda a sua volta, poi scuote la testa.
Solice: Stamattina
Solice: quando la Madre delle Sorelle Senza Nome è giunta a trovarti, e le hai parlato
Solice: ... io sono convinta che tu ti sia mostrato degno di ricevere un simile dono.
Solice: hai dimostrato, almeno ai miei occhi, di meritare di essere salvato dall'ingiusta morte a cui la tenebra ti aveva condannato.
Guelfo: Quando è venuta quella donna, stamattina...
  • Solice lo dice senza esitare, lei è davvero rimasta molto ammirata da come hai risposto.
Guelfo: avevo davvero paura di non meritare quello che ho ricevuto...quello che ad altri non è stato concesso. E devo essere onesto con te...continuo a non sentirmi in pace.
Solice: ascoltami
Solice: gli Dei ti hanno inserito nel loro disegno: ti hanno assolto dalle tue azioni, perché hanno saputo leggere dentro di te ciò che tu stesso hai confermato quando hai potuto parlare nuovamente
Solice: il pentimento per i tuoi errori, la comprensione del tuo compito, l'impegno per il futuro
Solice: e ti hanno salvato dalla morte perché il tuo destino non è quello di soccombere di fronte alla tenebra, ma di sconfiggerla nel loro nome.
Solice: affronteremo altre prove,
Solice: forse persino più impegnative
  • Guelfo annuisce
Solice: quello sarà il nostro ringraziamento, il nostro debito: sono certa che nient'altro ti è richiesto.
Guelfo: Mi...mi darai una mano...a non sprecare questo dono?
Guelfo: Io non vedo le cose con la stessa chiarezza con cui le vedi tu...
  • Solice ti sorride
Solice: Non andrò da nessuna parte. E sarà un onore, per me, starti vicina.
  • Guelfo abbassa gli occhi sulla medaglietta con Dytros e Reyks
Solice: Questa esperienza ha aiutato anche me: mi ha fatto capire qual è il mio posto... quale sarà il mio posto, con una chiarezza che prima non avevo
  • Solice la guarda.
Guelfo: ...
Guelfo: E' strano...
Guelfo: quando ho pronunciato il mio primo voto, e tu l'hai ripetuto...
Guelfo: ...la tua voce ha tremato, quasi...
Guelfo: che stessi obbligando in qualche modo anche te.
  • Solice sembra sorpresa da questa tua frase.
Solice: (probabilmente non pensava che si fosse visto)
Solice: le tue rinunce... mi hanno colpita davvero molto.
Guelfo: Era da un po' che ci rimuginavo sopra...e, mi viene quasi da ridere, buona parte della colpa è di quel testone di Loic...
Solice: cosa intendi?
Guelfo: Contrariamente a quanto sono andato dicendo per tutti questi mesi, quel ragazzone non dice solo fesserie
Guelfo: e ogni tanto capita persino che si accorga di cose che a tutti gli altri sfuggono
Guelfo: L'eredità di Dillon per molti versi mi ha reso un uomo assai peggiore di quello che sarei dovuto essere.
Solice: ...
Solice: Sono certa che tu ci abbia pensato bene: ma ti ho conosciuto abbastanza, in questi mesi, per credere che
Solice: saresti stato un buon governante, giusto e attento.
  • Guelfo scuote il capo
Solice: ...
Guelfo: Sarei stato un uomo orgoglioso, sprezzante e avrei lasciato che l'ambizione mi offuscasse il giudizio. C'è una cosa che non ti ho mai detto, da quando ho la fortuna di combattere al tuo fianco.
Guelfo: Ti ammiro molto per come ti impegni a far sì che il tuo nome non abbia peso nelle scelte tue come in quelle di coloro che incrociano il tuo cammino.
Guelfo: E so per certo che io non ne sarei mai capace...malgrado ciò che avevo non è che un'ombra rispetto a ciò che hai tu.
Guelfo: Mi è stata data l'occasione di scegliere un cammino diverso, di non seguire più le orme di un uomo che per quanto di buon cuore è stato troppo fragile per servire fino in fondo la Causa per cui
aveva giurato
Solice: ... ti ringrazio per queste parole: è un bellissimo complimento, anche se non credo di meritarlo. Sospetto che il mio nome abbia avuto peso molte volte, nell'orientare le scelte delle persone
intorno a me.
Solice: Ti sarai accorto
Solice: non è certo un mistero
Solice: di quanto io valga poco, con la spada in mano
Solice: A Foucault
Solice: mi hanno insegnato che i nomi che portiamo non contano nulla, dentro la Chiesa
Solice: ... forse se fosse stato davvero così non ci saremmo mai conosciuti. Forse non ci sarei mai arrivata, a Chalard.
Guelfo: E se ci fossi arrivata non per il tuo nome...ma a dispetto di esso?
  • Solice sorride
Solice: chissà... in fondo, forse non è così importante saperlo davvero. Mi basta essere grata
Solice: di esserci arrivata.
Solice: Quanto a ciò che hai detto prima... Quello che emerge dalla descrizione che hai fatto di te stesso è il tuo carattere, la tua indole. Ma io sono certa che qualsiasi ambizione avrebbe incontrato,
presto o tardi, il giudizio che tante volte è emerso da qualsivoglia nebbia.
Solice: E sono certa che
Solice: qualsiasi cosa deciderai di fare della tua vita, ammesso che tu non l'abbia già decisa
Solice: emergerà comunque, allo stesso modo.
Guelfo: Conoscendomi, mi sono reso le cose più facili. Ma tu...qualunque sia la ragione per cui la mia scelta ti ha colpita...so che sei diversa, e assai più degna.
  • Solice scuote la testa
Solice: piu degna?
Solice: di cosa
Guelfo: Del nome che porti, degli onori e delle responsabilità che da esso discendono.
  • Solice si rabbuia molto.
  • Guelfo cerca di capire se ha detto inavvertitamente qualcosa di inopportuno
  • Guelfo tirasomma
Armando: Complimenti, Guelfo ! Hai totalizzato 7 6 6 , per un totale di 19 !
Guelfo: (57)
Solice: la mia situazione è... complicata. La cosa che più mi ha colpito, di tutti voi, è quanto siete
Solice: padroni di poter effettuare determinate scelte.
Solice: Non fraintendermi,
Solice: ... non sto parlando di una condizione dovuta alla nascita o alla famiglia, ma di una "forza" che ammiro.
Guelfo: Non...non credo di seguirti.
Solice: in quest'ultimo anno, vivendo insieme a voi, ho visto i miei doveri, le mie responsabilità moltiplicarsi. In certi casi, queste strade che si sono aperte
Solice: ne hanno incrociate altre, già tracciate
  • Solice fa una pausa, poi continua.
Solice: Questo... sarebbe dovuto essere l'ultimo anno.
Solice: Se non l'ho detto a nessuno... neppure a Padre Quart... non è stato per mantenere il segreto, o per ritardare l'addio, ma perché ho sempre sperato che sarebbe successo qualcosa, qualcosa che
Solice: avrebbe... collocato quelle strade nuovamente parallele.
Solice: un evento prodigioso... un miracolo.
  • Solice sospira
Guelfo: ...
Solice: ... non è andata esattamente così: il miracolo non le ha rese parallele, ma credo che
Solice: ne abbia scavate alcune
Solice: in misura maggiore, rispetto ad altre.
Solice: Ho paura... che finirò per non essere degna del nome che porto, degli onori e delle responsabilità che da esso discendono.
Guelfo: Quello che hai compiuto fino ad ora non fa che aggiungere lustro alla tua casa...
Solice: ascoltami
  • Solice ti interrompe
Solice: questa cosa, che sia giusto o che sia sbagliato
Solice: mi spaventa, mi attanaglia il cuore come il peggiore dei lupi
  • Guelfo aspetta che Solice abbia finito
Solice: non voglio che mi distolga in alcun modo dal compito che abbiamo qui, dai rischi concreti
Solice: che tutti noi corriamo.
Solice: per questo motivo, mi sono ripromessa di non pensarci: di avere fede, in attesa del nostro ritorno a casa.
  • Solice ti sorride, di un sorriso "ritrovato".
  • Guelfo solleva la medaglietta tra le dite
Guelfo: (ops dita)
Guelfo: Questa...credo che ci dia un utile insegnamento.
  • Solice la osserva
Guelfo: Anche quando ci sembra di essere schiacciati da un dilemma che non ha soluzione,
Guelfo: anche quando sembra impossibile capire quale sia la strada giusta, e trovare la forza di percorrerla
Guelfo: anche allora, è possibile venirne a capo.
Guelfo: Insieme.
  • Solice si alza e ti si avvicina, al lato del letto
Solice: come ho detto prima
Guelfo: Non ti mancherà mai il mio sostegno, qualunque cosa tu decida di fare...qualunque via tu decida di percorrere.
Guelfo: Non dimenticarlo.
Solice: ... non andrò da nessuna parte. E sarà un onore, per me,
Solice: starti vicina.
  • Solice ti prende nuovamente la mano e te la stringe
  • Guelfo ricambia la stretta, sorridendo sicuro
Solice: Ora riposa. Ti prometto che
Solice: nessuno verrà a disturbare il tuo sonno, stanotte.
  • Guelfo annuisce
  • Solice si siede nuovamente e aspetta che ti addormenti: poi, lentamente, si lascia scivolare nel sonno a sua volta.
Creata il 16/06/2010 da DarkAngel (1335 voci inserite). Ultima modifica il 16/06/2010.
1060 visite dal 16/06/2010, 02:50 (ultima visita il 11/04/2024, 17:58) - ID univoco: 2310 [copia negli appunti]