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518/08/30: Guelfo e Julie parlano presso la cappella del passo

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518/08/30: Guelfo e Julie parlano presso la cappella del passo
Tipo:
log
Disponibile dal:
20/05/2010
Modificato il:
20/05/2010
Dimensioni:
N/A
Content-type:
application/octet-stream
Associato a:
1 voci
Sera del 30 agosto 518: dopo le tristi scoperte sulla profanazione della cappella sul Passo di Kieblach e sul corpo sotterrato nel tumulo senza nome, Julie e Guelfo parlano un po' delle loro preoccupazioni.Sera del 30 agosto 518: dopo le tristi scoperte sulla profanazione della cappella sul Passo di Kieblach e sul corpo sotterrato nel tumulo senza nome, Julie e Guelfo parlano un po' delle loro preoccupazioni.

Testo della conversazione

Armando: I miei omaggi, Annika !
Armando: Il mio nome e' Armando e sono qui per servirla.
Annika: E' la sera del 30 agosto 518
Annika: la funzione di Solice nella cappella è terminata e sono da poco arrivate le terribili notizie di Ab Kar Nun riguardo il corpo sepolto sotto il tumulo di pietre.
Annika: ...
  • Annika is now known as Julie
  • Julie esce dal casottino a respirare una boccata d'aria.
  • Guelfo ha un'aria cupa e provata
Julie: ...
  • Julie ti si avvicina
Julie: ehi
Guelfo: Ehi.
Julie: ...
  • Julie sospira
Julie: che casino...
Guelfo: Già. Davvero un bel casino.
Julie: ... mi dispiace per... aver perso il controllo, oggi...
  • Julie guarda la cappella poco distante, buia
Guelfo: Non è certo colpa tua...
Guelfo: ... se c'è qualcuno che deve delle scuse, quello sono io.
Julie: tu?
  • Guelfo lancia un'occhiata nervosa all'edificio alle sue spalle
Julie: ...
Guelfo: Hai semplicemente reagito al disastro che ho involontariamente provocato...non è la prima volta. Devi avere una peculiare sensibilità al rilascio dello Yoki.
Julie: Il disastro non l'hai provocato tu. L'hanno provocato... "loro". I nostri nemici.
Julie: Gli assassini di quella povera ragazzina e di chissà quanta altra gente innocente.
  • Guelfo scuote la testa lentamente
Guelfo: Vorrei poter dire il contrario, ma, per quanto inavvertitamente, ho contribuito alla profanazione di questo tempio.
Guelfo: Questo mi da parecchio da pensare...
Julie: Però... se non fosse accaduto non avremmo mai capito che cosa era successo. E questo tempio sarebbe rimasto contaminato per sempre. La verità non sarebbe mai emersa.
Julie: I nostri nemici sicuramente non hanno fatto tanto per poi lasciare le cose a metà
Julie: in attesa che un mago di passaggio lanciasse casualmente qui un incantesimo.
Guelfo: Neppure io lo credo, Julie. Ciò che ho fatto con il mio malaugurato esperimento è stato di riverberare il sacrilegio compiuto mesi fa dal nemico...
  • Julie annuisce
Julie: ma questo ha permesso a Solice di celebrare il rituale di purificazione, e a noi di scoprire dove fosse sepolta la povera Marie.
Julie: Forse è stato un male... provvidenziale, in un certo senso.
Guelfo: Onestamente non so dire quanto in questo caso il bene possa aver bilanciato il male, certo è che se c'è stato qualcosa di provvidenziale, si è trattato proprio e solo dell'intervento di Solice. S
  • Guelfo si prepara la pipa
  • Julie osserva la fiammella che si accende, stringendosi nella mantella
Julie: Solice, già
Julie: credo che stanotte questa povare cappella sfortunata riposi meglio delle notti passate
Julie: di tutte le notti degli ultimi due mesi.
Julie: E così forse anche la povera Marie, che gli Dei l'abbiano in gloria.
Guelfo: Vogliano gli Dei che sia così.
  • Guelfo tira una profonda boccata, e lascia sbuffar via il fumo lentamente
  • Julie sospira, in silenzio qualche minuto
Julie: ... tu cosa pensi che stiano facendo i nostri nemici?
  • Guelfo fa una smorfia di disappunto
Guelfo: Vorrei poter pensare qualcosa al riguardo...vorrei che Bertrand mi avesse messo a parte del prosieguo di questi riti oscuri...vorrei che Abel non lo avesse zittito con tanta veemenza, vorrei che quel demonologo non si fosse fatto scrupoli su come quelle conoscenze avrebbero corrotto la mia anima...
Julie: ....
Guelfo: ...alla luce di quanto ho fatto oggi, si è rivelata una preoccupazione vana.
Guelfo: Sai Julie...
Julie: ...
  • Julie ascolta
Guelfo: per molto tempo ho pensato, a dispetto delle apparenze, di aver molto più in comune con Solice, con Abel, con Lucius...che con gli stregoni che gli Dei hanno messo sul nostro cammino.
Guelfo: Ho immaginato che il mio Dono fosse un'arma messami nel pugno dagli Dei perchè la usassi per abbattere i Loro nemici e fare la Loro volontà.
Julie: ....
Guelfo: E forte di questa convinzione ho sopportato la diffidenza e la paura di chi la ritiene uno strumento diabolico.
  • Julie ti guarda molto seriamente
Guelfo: Chi aveva ragione, e chi aveva torto?
Julie: Io credo Guelfo che tu non debba
Julie: oggi
Guelfo: La verità è che il fuoco che mi scorre dentro non è il fuoco di Pyros.
Julie: il fuoco è fuoco... e sei tu che decidi come usarlo
Julie: tu hai un dono
Julie: ... ed è un dono degli Dei.
Julie: Come le braccia fortissime di Eric e Loic
Julie: come la fede di Solice, di Abel, di Lucius
Julie: ... è un dono.
Armando: Ciao Solice, ben arrivata!
Guelfo: Lo credi davvero? Come è possibile allora che proprio la più elementare manifestazione del mio "Dono" possa essere al tempo oltraggiare un luogo santo al punto da renderlo "impuro", da mutarlo in offerta sacrilega alle forze demoniache?
Julie: Sì, lo credo. Il tuo potere di per sè non aveva alcun modo di rendere "impura" questa cappella. Sono stati i rituali compiuti da Marc Sand, o da quella Micol Semeyr a contaminarla.
Julie: Se inizi a pensare di avere TU la colpa per una cosa che hanno fatto loro, secondo me ti sbagli di grosso.
Julie: Sarebbe come se io adesso iniziassi a strapparmi i capelli perchè ho vomitato in chiesa
Julie: Non è una cosa bella da fare. Ma... perchè è successo? Perchè ero ubriaca forse? O perchè stavo male di mio? No.
Julie: Ed è lo stesso discorso.
  • Guelfo accenna un sorriso
Guelfo: Vorrei che lo fosse... ma in questi due anni ho avuto fin troppe evidenze del contrario.
Julie: A che cosa ti riferisci?
Guelfo: Stamattina, mentre il potere dell'incantesimo mi attirava irresistibilmente verso quella nube di miasmi, mi sono reso subito conto di aver sperimentato qualcosa di simile in almeno altre due occasioni, e in entrambi casi si trattava di luoghi corrotti da influenze maligne.
  • Julie annuisce
Julie: Sì ma in nessuno di quei casi il problema eri tu, sbaglio?
Guelfo: Ne sei così sicura? Il Potere che fluisce in quelli come me è in grado di attirare le forze oscure, di risvegliarle, di rinvigorirle...ed è ciò che è successo allora come oggi.
Julie: ...
Guelfo: In fondo non è quello che fanno, da sempre, i nostri nemici?
Julie: No però.
Julie: Loro usano la magia per fare il male... tu quante volte l'hai usata per fare il bene?
Julie: quante volte grazie ad essa abbiamo evitato che accadessero cose terribili, quante volte ha salvato la vita di persone in pericolo?
Julie: Moltissime volte, Guelfo, moltissime.
Guelfo: Può anche essere vero. Mi ricordo cosa mi disse la discepola del Monaco, Jarel, durante il suo interrogatorio.
Julie: ... che ti disse?
Guelfo: "Tu non sei un mago." Lo disse con una sicurezza sprezzante che non ammetteva repliche. E probabilmente aveva ragione. Aveva compreso, a differenza di me, la natura del Dono, e aveva scelto di assecondarla, fino alla fine. E molti altri tra quelli che abbiamo affrontato e sconfitto, come lei, si sono votati alla malvagità non necessariamente per calcolo...quanto piuttosto
Guelfo: perchè questa è la natura della Forza li animava.
  • Julie ti osserva seriamente
Julie: e tu pensi che avesse ragione?
Julie: Non ci credo.
Julie: Pensi davvero di essere votato alla malvagità, tu?
Guelfo: No. Non io. Ma la "Cosa" che ho dentro...sì.
Julie: ...
Julie: Guelfo...
Julie: se le cose stessero come dici, se il potere che hai fosse necessariamente votato al male... non pensi che gente come padre quart, ad esempio, preferirebbero fare a meno del tuo sostegno?
Julie: Pensa a Lord Dillon, che era amico di Padre Grimaud...
Julie: e ai tantissimi altri maghi che da sempre collaborano con la Chiesa.
Julie: Forse... anzi sicuramente il tuo potere è una cosa ... diciamo così, "pericolosa".
Julie: Ma io sono convinta
Julie: ti giuro
Julie: convinta sul serio
Julie: che chi è onesto nel cuore, chi ha davvero voglia di fare il bene
Julie: può dominare il potere che ha dentro, e impiegarlo per fare le cose giuste, la volontà degli Dei.
Guelfo: Probabilmente su questo hai ragione...malgrado la sua natura, il Potere può essere soggiogato e diretto da chi ne fa uso, e gli uomini di Chiesa che ci guidano lo sanno. Quello che davvero mi spaventa è cosa accade quando se ne perde il controllo e, tu lo sai bene, presto o tardi questo è inevitabile che accada.
Julie: ...
Julie: per questo non sei solo... nessuno di noi è solo.
Julie: Anche Loic a volte perde il controllo, ed è di solito la presenza di Solice ad aiutarlo a tornare in sè.
Guelfo: Nel nostro caso invece, quando il mio Potere va fuori controllo, per qualche strana ragione finisci per andarci di mezzo pure tu.
  • Guelfo abbozza un sorriso
  • Julie ti tocca il braccio con la mano, ricambiando il sorriso
Julie: siamo tutti legati, in questa storia
  • Guelfo annuisce
Julie: Adesso che sappiamo di essere sulla strada giusta, dobbiamo davvero mettercela tutta per fermare i nostri nemici.
Julie: Se cercavamo le loro tracce beh, purtroppo le abbiamo trovate.
Guelfo: Li troveremo e gliela faremo pagare davvero cara, hai la mia parola.
Creata il 20/05/2010 da Annika (2242 voci inserite). Ultima modifica il 20/05/2010.
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