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Kailah Morstan
diario di viaggio
Kailah Morstan
 
creato il: 13/01/2012   messaggi totali: 84   commenti totali: 91
274823 visite dal 13/01/2012 (ultima visita il 29/03/2024, 13:11)
2 maggio 516
Lunedì 29 Ottobre 2012

Buon equipaggiamento e buona mira

Nel bene e nel male, un buon equipaggiamento può fare la differenza.

L'ho imparato a mie spese durante la battaglia della Chela, dove per poco non sono finita ammazzata a causa di un elmetto troppo leggero. Hai voglia a dire che l'elmetto di cuoio è più comodo, che il metallo pesa e fa venire il mal di testa. Altro che mal di testa, quando ti arriva una freccia in fronte.
Sono cose che si imparano con l'esperienza, se hai la fortuna, come l'ho avuta io, di poterlo raccontare.

Anche il fatto di portare uno zaino pieno di attrezzi da falegname, chiodi da roccia e altra roba del genere è una scocciatura. Un po' per il peso, un po' perchè bisogna rinunciare ad altre cose confortevoli, come un cambio d'abito, uno specchio, semplici oggetti che rendono la vita più piacevole.
Eppure gli attrezzi non sono mai abbastanza, le frecce non sono mai abbastanza, le torce non sono mai abbastanza.

Mentre i miei compagni esplorano quella grotta fetentissima, rischiarata dal malsano chiarore di lumaconi succhiatori di cadaveri, io me ne sto qui sul predellino, in alto, a osservare il sole che tramonta. Per lo meno l'aria è fresca e piacevole.

Per ora qua sotto è tutto tranquillo.

Non so quanto durerà la preghiera di Padre Alyster (che brutto nome, poveraccio, ma non è colpa sua). Spero che duri poco tempo, perchè col calare delle tenebre non sarà uno scherzo attraversare il vecchio cimitero.

Ogni fruscio tra gli alberi, in basso, mi allarma. Non riesco a smettere di immaginare prima uno, poi due, poi venti "risvegliati" che emergono dalla boscaglia per assediarci, protendendo le loro manacce putride verso l'alto, verso di noi.

Ho una dozzina di frecce ancora, qualcuno lo riuscirei a gestire. Ma la sera avanza.
Quanta luce riesco a produrre con le mani? E quanto tempo dura? Non ho mai provato a raggiungere i miei limiti, ma preferirei non doverlo fare in una situazione di vita o di morte.

Quanto a passare la notte quassù, circondati da quei mostri, non è neanche questa una prospettiva allettante. A parte la puzza incredibile, anche quei lumaconi potrebbero diventare un problema: chi li conosce? E se fossero velenosi, o in qualche modo aggressivi?

Alyster, sbrigati.
L'unica cosa da fare è filarsela alla svelta.

Antico cimitero di Cantor
scritto da Kailah , 11:25 | permalink | markup wiki | commenti (2)
 
28 aprile 516
Mercoledì 17 Ottobre 2012

Lo sbaglio

Questa sono io, adesso.
Indosso un'armatura sforacchiata, ma ancora valida. Ho un arco, armi, alcune cicatrici. La cicatrice più vistosa ce l'ho sulla fronte, uno sgarro che rimarrà sempre a ricordarmi quanto sia importante indossare un buon elmetto nelle situazioni di pericolo.
Sono un soldato semplice dell'esercito regolare di Uryen. I miei superiori mi trattano con rude schiettezza e con rispetto, esattamente come trattano tutti gli altri.
Rischio la pelle quasi ogni giorno e faccio del mio meglio per contrastare la minaccia tremenda che incombe su queste terre. Ho anche confessato al Sergente Rock il fatto di saper usare un pochino la magia e per il momento lui mi autorizza a farlo. In prospettiva dovrò parlarne con il Capitano Barun e formalizzare bene questa cosa.
Non mi lamento.

In questi ultimi due giorni, a causa di Messer Guy Ashley, ho riflettuto su tante cose.

Dove sarei adesso, se quel giorno di tanti anni fa, a Burglitz, non avessi commesso "lo sbaglio" che mi ha fatto precipitare nel disonore?
Riesco a vedermi, con gli occhi della fantasia, con indosso bei vestiti, in un palazzetto dignitoso da qualche parte tra Ammerung e Fiedelm. Non ho cicatrici, ma magari ho qualche marmocchio moccioloso aggrappato alla sottana. E soprattutto ho un marito che non ho scelto, che esercita la sua potestà su di me e sulla mia vita. Uno come Guy Ashley, magari.

Uno dei momenti più umilianti della mia vita è stato quando abbiamo ricevuto la visita di Lord Alyster Forge alla Rocca di Bronne e sono stata obbligata a compiacerlo. Ma un matrimonio non desiderato non è forse la stessa cosa moltiplicata all'infinito? E' la stessa orribile e triste cosa, solo ammantata di ipocrisia e falsa rispettabilità.

Adesso osservo i capricci irritanti di Guy Ashley e sorrido. Perchè quella non è la mia vita, non è più la mia vita.
Io sto qui sulla frontiera a proteggere gli ignari che popolano le terre più a sud. Proteggo le mie sorelle, sposate onorevolmente con sconosciuti di rango, sottomesse ai loro mariti. E tutti, se sapessero, direbbero che è quella la strada giusta da percorrere, e compatirebbero me, la figlia rovinata.

Io però benedico il mio sbaglio. Non per l'effimero divertimento di quei momenti, nè per la lezione e le delusioni successive.
Benedico il mio sbaglio perchè grazie ad esso si è rotta la rete di fili d'oro che mi imprigionava in un mondo di falsità. Il mondo di mio padre, di Alyster Forge e di tutti i Guy Ashley più o meno isterici in circolazione.


Il mondo vero è questo. Fa schifo magari, ma è reale. Ed io sono proprio qui.


scritto da Kailah , 12:14 | permalink | markup wiki | commenti (0)