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Kailah Morstan
diario di viaggio
Kailah Morstan
 
creato il: 13/01/2012   messaggi totali: 84   commenti totali: 91
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Scritto il 01/03/2012 · 4 di 84 (mostra altri)
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28 febbraio 516
Giovedì 1 Marzo 2012

battaglia alla Chela...

Da piccola non ascoltavo volentieri le storie di guerra che raccontava lo zio Karol. Le trovavo noiose, ripetitive, farcite di una retorica piuttosto insipida.
I miei fratelli si appassionavano e inscenavano le più gloriose battaglie nei loro giochi, mentre io stavo lì, un po' annoiata, solo perchè fuori pioveva e non c'era niente di più interessante da fare.
Se lo Zio Karol mi vedesse ora, stesa mezza morta su un pagliericcio di fortuna accanto alle macchine da assedio, chissà cosa penserebbe. Se sapesse come ci sono finita, mi chiedo se sarebbe fiero di me o se piuttosto si vergognerebbe dei tanti discorsi esaltati e astratti con cui per anni e anni ha rimpinzato la fantasia di figli e nipoti.
Da un lato, certo, è immensamente stupido rischiare di morire per un vessillo del tutto estraneo. Dall'altro però un po' lo capisco, lo zio Karol. Esiste qualcosa di glorioso, di esaltante, nel comportarsi in maniera così avventata. Fingere che quel vessillo sia il "nostro" vessillo, decidere di volerci credere, di sentirsi, per un attimo, rappresentati da un pezzo di stoffa.
La bandiera non conta niente, fino a quando non rischi di morire per recuperarla. In quel momento, di colpo, diventa importantissima. Ed è per questo che ho consumato le mie ultime energie per darle vita, magicamente. L'ultima scintilla incantata del mio vessillo di guerra.

In verità c'è dell'altro, e non sarei onesta se fingessi di non dargli peso.
La bandiera di Uryen è il vessillo del Margravio. Forse, se sapesse, mio padre si renderebbe conto di quanto sia stata profonda l'ingiustizia che mi ha imposto quando mi ha obbligata a compiacere il suo ospite.
Il nuovo ordine del Corno del Tramonto non passa solo per i letti sfatti dei figli viziosi di qualche Burgravio. Il nuovo ordine del Corno del Tramonto passa per i campi di battaglia, per le brughiere sferzate dal vento e dalla neve, per i combattimenti e le ribellioni da sedare.
Sbaglia mio padre quando ritiene che io possa essere utile al nuovo ordine soltanto come strumento per arruffianarsi i potenti. Io voglio che questa terra trovi la sua strada, sono disposta a rischiare molto affinchè questo accada, ma non sono più disposta a mettere sul piatto della bilancia la mia dignità.

Certo... adesso ho paura, il dolore alla tempia è micidiale e solo gli Dei sanno quanto ci vorrà prima che io mi riprenda. Eppure se ripenso a come mi sentivo dopo aver ubbidito a mio padre, se ricordo l'umiliazione e la ripugnanza e l'assurda situazione a cui mi costrinse, sto persino meglio adesso.
Sono tutta rotta, ma nel cuore mi sento salda. E tra le due cicatrici, quella alla tempia si rimarginerà per prima, più a fondo, e non dovrò vergognarmi davanti a nessuno, quando mi chiederanno come me la sono fatta.




scritto da Kailah , 00:11 | permalink | markup wiki | commenti (0)
Scritto il 01/03/2012 · 4 di 84 (mostra altri)
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