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Solice Kenson
Cronache della Campagna di Caen
Solice Kenson
"Voi avete coraggio e siete molto convincente: ma non appena sarete chiamata a combattere, al primo combattimento che possa realmente definirsi tale, voi morirete. E non parlo di scontri confusi o ingarbugliati, dove nessuno capisce fino in fondo quello che sta facendo o magari ha meno voglia di uccidervi che di portare la pelle a casa. Parlo di uno scontro vero, in cui affronterete una persona con le vostre sole forze. Beh, è giunto il momento che qualcuno che vi vuole bene vi dica che queste forze non basteranno proprio contro nessuno".
creato il: 20/05/2005   messaggi totali: 91   commenti totali: 32
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Scritto il 11/06/2010 · 84 di 91 (mostra altri)
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10 settembre 518
Venerdì 11 Giugno 2010

Futuri diafani

Trattengo il fiato, incapace di formulare altre parole. Reclino il viso, inchinandomi al cospetto della reverenda madre delle Sorelle Senza Nome che si accinge a congedarsi da noi. Il mio sguardo segue dal basso i contorni della sua sagoma che incede lentamente verso la porta dove la attende padre Orthagoras.

Silenzio.

Mi concentro, cercando di mettere a fuoco il tuo respiro. Anche tu trattieni il fiato, forse. Ma la tua mano stringe ancora la mia ed è calda, forte... vitale. Ce l'hai fatta, amico mio: hai affrontato la prova più difficile della tua vita superandola con la sola forza della fede.

Respiro, lasciando che la tensione esca finalmente dai polmoni. Hai gli occhi chiusi: va bene così. Dormi, riposa: Reyks ti restituirà presto le forze. Ti lascio la mano, mi alzo in piedi cercando di non svegliarti. Poi il pensiero torna indietro a pochi istanti fa, all'onore che mi hai concesso consentendomi di essere presente a sentire le tue confessioni, propositi e rinunce. E' la seconda volta che riesci a farmi piangere, sai? Senza saperlo, abbiamo rinunciato entrambi alla stessa cosa. E solo gli Dei sanno quanto è stato, quanto sarà difficile per entrambi. Non immagini neppure quanto mi terrorizzi il pensiero di dover tornare a Beid, la reazione che avrà mio padre quando gli dirò che non tornerò indietro come gli avevo promesso... e che nessun altro, all'infuori di Pyros, mi prenderà mai come sua sposa.

Mi allontano, facendo attenzione a non fare rumore: raggiungo la porta, la chiudo. Vado a pregare, ma tornerò presto.

Questa esperienza cambierà per sempre il nostro futuro: ma mentre ripetevo la tua rinuncia ho capito che lo cambierà allo stesso modo, e che la nuova direzione è quella giusta. Non ci resta che seguirla... ovunque ci porterà.
scritto da Solice Foucault , 17:08 | permalink | markup wiki | commenti (0)
Scritto il 11/06/2010 · 84 di 91 (mostra altri)
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