Prima di affrontare il Sette di Picche (confido che la conversazione con Jack non impedisca il prossimo, fondamentale contatto. D'altronde sono stato al suo gioco anche quando non ce ne sarebbe stato più bisogno, e di più non avrei davvero potuto fare) devo sgomberare la mente dai molti pensieri che mi distraggono. Penso alla mia povera Desiree, alle prove fisiche e spirituali che sta affrontando. Farò quanto in mio potere per trovare una cura al suo male, dovessi passare i prossimi venti anni sepolto tra i tomi di Negromanzia di Luran!
Penso a Julie, alla maledizione che forse pende su di lei, alla necessità di parlare ancora del suo caso con il Jack di Cuori. Ora che conosco le circostanze della sua esposizione a quel simbolo perverso, potrò ricevere da lui risposte più accurate, e prego gli Dei, meno cupe.
Ma, stranamente, non riesco a togliermi dalla testa la fanciulla che mi ha sostituito al tavolo da gioco. Il suo viso ha una bellezza aspra, pericolosa, eppure quando mi ha abbracciato ho letto nei suoi occhi l'allegria sincera e travolgente di una bambina. Come non lasciarle il suo premio, come non sperare che la fortuna le sorrida ancora, come non voler essere lì, domani sera, ad assistere di nuovo al formidabile spettacolo della sua gioia? Spero solo di avere occasione di parlarle prima della partita, voglio metterla a parte delle scaltrezze che per me avevo elaborato e, sopra ogni cosa, voglio conoscere il suo nome.
Andiamo Guelfo, non è il momento di perdersi in queste sciocchezze! Presto il Sette di Picche userà su di me le sue seduzioni, mi blandirà con promesse di conoscenza e potere, ricorrerà ad ogni astuzia per farmi cadere in trappola. Dovrò difendermi. In preda al dubbio ricorderò Dillon e Abel, le due persone che più mi hanno insegnato. Penserò al giuramento che ho pronunciato al cospetto di Padre Quart, e a quello altrettanto stringente che due volte mi chiama alla vendetta. Non deluderò mia sorella, gli amici di Caen, i nuovi e fidati compagni della Rosa. Eppure... se ancora non dovesse essere abbastanza, se la mia volontà fosse ancora sul punto di soccombere, ecco sì, penserò a lei. Perchè puoi starne certa, mia misteriosa amica, per nulla al mondo rinuncerei all'occasione di rivederti ancora.
