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- Guelfo da Flavigny -
 
Vodan Thorn
Tempi Cupi
Vodan Thorn
Mai fidarsi di un cuoco magro.
creato il: 08/02/2013   messaggi totali: 23   commenti totali: 28
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Giovedì 25 Febbraio 2016

Arcas Nàr



Stanotte per me non c'è verso di dormire. Le urla di dolore di Arthur ignorano il silenzio offerto dalla coltre di nebbia che ci circonda e si ostinano a risuonarmi dentro, mentre le immagini della sua morte atroce scorrono per l'ennesima volta davanti ai miei occhi. A Nuova Lagos correva la voce che gli Elsenoriti mangiassero gli insetti; qualcuno si spingeva addirittura oltre, sostenendo che mangiassero anche le persone. Un giorno chiesi a Branna se era vero: Arcas nàr, mi rispose. La fame non conosce vergogna. Non potevo immaginare cosa avrebbero significato per me quelle due parole di lì a poco, prima nella stiva di una nave distrutta e poi dentro le vecchie prigioni.

Da queste parti la situazione è degenerata fino a raggiungere una sorta di perverso e grottesco equilibrio: le persone mangiano gli insetti, gli insetti mangiano le persone. Niente di troppo strano, in fondo: è così anche con gli animali, alla fine penso che sia una banale questione di dimensioni e di fame. Quando ho visto Lucano e Cador venire sbranati dalle locuste non ho battuto ciglio: una parte di me era persino contenta, visto che presto o tardi avremmo dovuto ucciderli in ogni caso.

Con Arthur è stato diverso: forse perché dopo di lui sarebbe toccato a me, se Ash non fosse riuscito ad impedirlo. O magari per via della presenza di scarafaggi ancora più grossi, come la bambina bionda che osservava la scena con sguardo compiaciuto o il balordo che ha preso a far da maestro ad Ash. Gente di merda, tanto quanto chi ha consentito loro di prendere il potere. Carnage, Masnadieri, Procacciatori, SenzaOmbra... c'è differenza? Probabilmente no. Ciascuno ha armi, uomini, mezzi e cavalli che mette al servizio dell'altro in cambio di denaro, favori o altra merce di scambio. La cosa risulta evidente fin dalla prima occhiata, ma ci siamo anche imbattuti in carte e racconti che lo provano al di là di ogni ragionevole dubbio: dai riferimenti che puntano ad Alec e ai suoi uomini alle guardie del corpo di Carnage, dall'ignominia di Arrok alle scorribande di Trevor e Leith.

C'è chi, magari in buona fede, può scambiare questa serie di accordi incrociati per una spregiudicata ma necessaria strategia di sopravvivenza: un modo come un altro per restare vivi in questo lurido bordello a cielo aperto, dove gli scarafaggi sono grandi come vacche e agli uomini non resta che farsi piccoli come formiche o strisciare come vermi. Arcas nàr. Forse è questo che pensa Colin, quando dice che Alec in fondo è soltanto un povero stronzo, oppure quando sottolinea che abbiamo sconfitto queste persone fingendo di essere amici loro. A tal proposito, mi chiedo cosa avrebbe pensato se quell'idiota di Procacciatore, anziché travestirsi da donna, si fosse nascosto come si deve, costringendomi ad agire: probabilmente non avrebbe più riso alle mie battute.

Fortunatamente, chi ci ha mandato ad ammazzare questa gente la vede in modo molto diverso. Infiltrarsi, colpire, tornare. Questo ci hanno detto di fare, probabilmente a conti fatti era l'unico modo per riuscirci. Sono soddisfatto di come abbiamo condotto questa operazione: tutti i miei avversari sono caduti con l'arma in pugno, liberi di scegliere se morire sul campo o a seguito di una resa. Tutto considerato, è molto più di quanto non abbiano offerto alle loro vittime.

Non restano che due cose da fare, prima di tornare a casa.

La prima si chiama Kelly. Non ho visto da nessuna parte gli uomini di cui mi ha parlato e questo è un male, perché quello che mi ha dato è un messaggio che mi sarebbe piaciuto consegnare. Ma oggi abbiamo trovato la sua spada e qualcosa mi dice che non è una coincidenza. Per questo, prima di sterminare quel che resta dei SenzaOmbra e dei Procacciatori, sarà il caso di far loro qualche domanda. Sui SenzaOmbra posso stare tranquillo, visto che non sopravviveranno all'interrogatorio in ogni caso: per i Procacciatori la faccenda è diversa... Se gli raccontiamo troppo, potrebbero provare a fotterci urlando qualcosa di fronte ai soldati di Ghaan.

La seconda si chiama Ardee. Finora con lei ho sempre agito d'istinto ed è andata bene: non sospetta niente, ci aiuta, ci dice quello che pensa: prima o poi capirà tutto e si prenderà a schiaffi, ma quel giorno sembra essere ancora lontano. Adesso l'istinto che ho è quello di salire in camera sua e fare quello che andrebbe fatto prima che sia troppo tardi, vista l'aria che tira. Magari neanche lei riesce a dormire. I miei compagni si fiderebbero ugualmente, sapendo che ci vado a letto? Probabilmente si, ma meglio non correre rischi. Eppure sarebbe bello riuscire a strapparla via da Ghaan: la vedrei bene a Uryen, darebbe del filo da torcere persino ad Ali Shark... Se non fosse che la sbatterebbero in cella e butterebbero via la chiave.

Branna, Dina, Ardee... Prima o poi devo cominciare a farmi piacere qualcuna che non abbia come obiettivo quello di uccidere me e tutti i miei amici.

... Com'è che si chiamava la Kraighar femmina?

Ardee Drachen - Immagine (Blog)
scritto da Vodan Thorn , 04:20 | permalink | markup wiki | commenti (6)