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21 marzo 517
Venerdì 9 Gennaio 2015
Il profumo della magia
Probabilmente è stata un'imprudenza tentare di percepire un'eventuale manifestazione di potere magico, mentre Colin era prigioniero del suo strano sogno.
Adesso io non ho nessun elemento in più sul conto dell'entità che lo perseguita, ma questa entità sa qualcosa in più su di me.
Sa che ho un buon "profumo".
Chissà qual è il profumo della magia. Chissà se, quando avrò imparato a padroneggiare l'incantesimo che sto lentamente studiando, sarò anche io in grado di sentirlo.
Quello che so, e che posso dire con una ragionevole certezza, è che le creature oscure hanno fame di questo potere, di questa energia magica che fluisce dentro alcuni di noi.
Più persone mi hanno messa in guardia davanti a questo pericolo, suggerendomi di non dare corda a eventuali tentativi di contatto da parte di entità sospette: quel che è accaduto a Mirai è un buon esempio di ciò che bisogna ad ogni costo evitare. Ma Colin è una persona particolare: probabilmente il suo distacco, che a volte sembra un po' bizzarro, può proteggerlo almeno in parte da simili seduzioni.
Padre Engelhaft dice che Colin e io siamo quelli più in pericolo, visto che non siamo sostenuti da una fede sufficientemente solida. Non so bene cosa intenda lui per fede solida, ma a quanto pare il nostro compagno è un membro dell'Inquisizione, quindi chi meglio di lui può discernere chi sia un vero e saldo credente e chi no?
Mi sono sempre ritenuta una persona abbastanza devota, tutto sommato, ma in effetti è probabile che la mia sia una fede superficiale, abitudinaria, poco sentita. Ma sono stata educata nel rispetto della religione. Lo stesso nome che porto è stato scelto in onore di Kayah, Dea della Magia, forse per proteggermi dai pericoli generati dalla pesante eredità di mio nonno.
Certo che la mia fede vacilla, davanti al Kraighar che riesce a farsi attraversare dai fendenti di spada senza venirne scalfito, che scruta il mondo attraverso occhi pallidi e innaturali. Che riesce a muoversi tanto velocemente da non essere percepito allo sguardo. La mia fede vacilla perchè sono una persona normale, ed è per questo che esistono i preti, per aiutare noi persone normali a sostenere simili esperienze senza lasciarci abbattere.
Ho molta fiducia in Padre Engtelhaft, ed è una vera fortuna che sia qui con noi in questi giorni. Lui però non deve pretendere che siamo tutti saldi nella fede come lui. Il suo dovere è quello di prendersi sulle spalle parte della nostra angoscia, e aiutarci a proseguire sotto il peso di questo fardello.
Noi siamo il fiume posto a sigillo di questa orribile infezione, abbiamo il dovere di arginarne l'avanzata verso sud, a qualsiasi costo. Ciascuno deve contribuire coi propri talenti, con le proprie particolari capacità. Se siamo qui nel Cariceto non è solo per spaccare crani di Risvegliati, ma per capire cosa sta succedendo e fermare le persone che di proposito alimentano il contagio.
In questo senso può essere importante scoprire a chi appartenga la voce che sussurra nottetempo nei sogni di Colin.
Dev'essere un'entità di una certa potenza, visto che è riuscita a mantenere Colin nel suo torpore onirico nonostante i miei tentativi di svegliarlo magicamente.
E' pericoloso continuare a dare spago a questa entità, anche perchè è proprio ciò che essa vuole. Nello stesso tempo però è possibile che ciò ci dia modo di capire meglio chi c'è dietro a questo scempio, quali ne siano le motivazioni, i nascondigli, i punti deboli.
Riuscirà Colin a sostenere una simile sfida? Riuscirò io ad aiutarlo e proteggerlo, come è mio dovere fare?
Riuscirà Engelhaft a proteggere entrambi dalle incrinature nella nostra fede?
Dobbiamo rimanere uniti tra di noi, aiutandoci ciascuno per quello che sa fare meglio.
Poi c'è un'altra cosa che mi angoscia, ma che mi spinge a correre di nuovo a Lamaynn: ho paura che lì ci siano ancora delle persone in vita, tenute prigioniere.
Sospetto che sia così per via del ragazzetto morto da poco che abbiamo trovato con gli occhi strappati nel capanno. Non ne comprendo la dinamica, ma credo che in qualche modo il Kraighar utilizzi una vittima da seviziare, da accecare magari, per riuscire lui stesso a vedere. Lui che ha quegli occhi così terribili, strani e, apparentemente, ciechi.
Se così fosse, se questa mia tremenda intuizione fosse in qualche misura fondata, vorrebbe dire che da qualche parte quel mostro ha una scorta di persone in vita. Un po' come la sua riserva personale di Risvegliati che tiene nelle carbonaie.
Per i Risvegliati non c'è niente da fare, a parte ovviamente distruggerli. Ma se ci fosse qualcuno ancora vivo, prigioniero, destinato a una sorte orribile, dobbiamo fare il possibile per liberarlo. Erano settimane e settimane che non arrivavano notizie da Lamaynn, ma quel ragazzino del capanno era morto da poche ore. Dove stava, fino ad allora? Era solo? Chi gli ha portato da mangiare e da bere per tutto questo tempo?
Sono domande che esigono una risposta.
Tra poco ci metteremo in marcia verso la zona delle cave: spero che si riesca a esplorare l'area con un po' di calma, questa volta. In precedenza le nostre indagini sono state frettolose, ma sono convinta che lì ci siano ancora delle tracce, degli indizi che possano dare qualche informazione utile sui nostri nemici.
Il Cairn è lontano un paio di chilometri: se non c'è il Kraighar a evocarli col suo corno, forse i morti del tumulo non accorreranno ad attaccarci. Con un po' di fortuna riusciremo a fare quel che siamo venuti a fare senza bisogno di scappare via a gambe levate.
Certo, c'è il timore che Colin in questo momento "attiri" i Risvegliati, o che in qualche modo possa essere percepito e localizzato dall'entità che è in contatto con lui. A pensarci, avremmo potuto sperimentare questa sua condizione provando a stanare il Risvegliato che abbiamo tumulato appena fuori Muddan, dopo avere invano provato con Vodan a farlo uscire dalla tana.
Se veramente Colin attira i Risvegliati, come sostiene Medusele, lui può spingerlo a uscire dal suo riparo e permetterci di abbatterlo. Magari possiamo fare questo esperimento di ritorno dal viaggio a Lamaynn, ammesso che per allora i nostri dubbi non siano già stati fugati.
Colin "attira" i Risvegliati, io "ho un buon profumo". Annie non è venuta con noi in questa missione, ma per quel che mi è parso di capire Colin ritiene che la nostra compagna possa emanare qualcosa, un "odore" forse, che la rende poco interessante per i Risvegliati.
Quanti odori, quanti profumi.
E intanto non riesco a togliermi dalla mente il profumo del ginepro essiccato. Erano anni che non mi sentivo così.
Così come?
Non lo so. Così.
Ma non è il momento per distrarci, dobbiamo restare concentrati. Dopo l'attacco del Kraighar a Muddan ero rimasta annebbiata per alcuni giorni, probabilmente a causa del fatto che avevo abusato troppo delle mie modeste capacità magiche. Finalmente il senso di stordimento è svanito, sono di nuovo lucida.
A parte l'altra inquietudine, che non mi molla da un paio di giorni. Ma chissà, forse è persino buon segno, è segno che sono ancora "viva". E finchè non mi indebolisce o non fa vacillare la mano del mio arco, non devo preoccuparmene. Anzi, paradossalmente è uno sprone a far meglio, a mettercela tutta.
In marcia, forza.
Abbiamo una lunga giornata davanti.