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Il fondo del barile
Emanuelle Beart
 
creato il: 07/04/2007   messaggi totali: 36   commenti totali: 30
150658 visite dal 31/07/2007 (ultima visita il 25/04/2024, 15:22)
10 novembre 518
Sabato 12 Febbraio 2011

Confusione e dubbi

Se il Santuario è di una dea della natura selvaggia, dell'istinto e del piacere, perché il 1 di novembre? Quando mai poi le feste del Signore dei Corvi hanno portato bene agli Evocatori? Non mi sono mai fidata di certe storie. Il Dio Antico, infuriato, non può essere veramente benevolo verso i nostri tentativi. Prova invidia e odio per noi. E fastidio. Ne sono sicura. Il 6 di gennaio avremmo avuto la protezione di Lei. Tutto sarebbe stato più semplice. Tutto avrebbe avuto successo. E Lei avremmo richiamato per prima, con sicurezza, su questa Sarakon ingrigita e ignorante......
Ma Sand non poteva aspettare. Diceva che io non comprendevo. Lui anziano, io giovane e inesperta. Questa collazione io l'ho fatta al meglio. Tra i Luoghi Impuri e le Antiche Religioni. Ma, insisto, bisognava rispettare le feste della Dea che è non è lecito nominare. Lui aveva fretta, una fretta del diavolo, una fretta pazza, perché c'erano cose più grandi di noi all'opera. Impossessarsi del Santuario prima degli altri e fare tutto quello che serviva. Accelerare le pratiche di Bertrand. Stringere ogni tempo.
E non sono stata brava forse? Capire i Luoghi Impuri è forse facile? Discernere l'esegesi degli scolii nel commentario? Imparare a memoria e mettere in pratica senza errori? "Basta la minima imprecisione..." recitava quella chiosa, malevola.
Maestro mio, forse ci siamo sottovalutati a vicenda.... A te chi ci fosse dietro allo Schermo forse non interessava nulla: uno degli Antichi vale l'altro. Eppure non è così. L'ho sempre pensato e sentito. La Grande Dea si poteva piegare con gli artifizi dell'Evocazione, sedurla e farsi sedurre. Lei e le sue pàredre. Ma quell'oscuro Demone che ci tormentava........no. Era in agguato, aspettava l'occasione propizia e noi gliela abbiamo data. "Va' avanti", avresti detto. "Non ti spaventare come una bambina. Ogni meta è quella vittoriosa. La palingenesi è domani. I deboli saranno rovesciati. I forti, finalmente, vinceranno". Ed io, Maestro Sand, io, sono veramente tra i forti?
"La benedizione di un immenso Yoki", come tu la chiamavi, con ammirazione e (lo so) con invidia, mi sarebbe bastata per sopravvivere e per trionfare il giorno della palingenesi? Sfidando e piegando quel Demone violento e inquieto, ne ho dubitato. Forse, Maestro Sand, è perché tu con Costoro non ti sei mai veramente confrontato? Una filosofia senza esperienza quante probabilità ha di essere fallace? Lui diceva di essere il Signore di questa Terra, di poterla calcare con i suoi piedi di bronzo. Lui sì che aveva un immenso Yoki. E mi disprezzava, come tu Maestro Sand disprezzi, disprezzavi, i deboli. Lui che era immensamente più forte di te, di me, di noi.
Oggi Lui mi ha legata a sé, mi fa dimenticare le feste della Grande Dea, mi desidera, perché desidera la chiave che ho, la chiave che aprirà la sua porta. Mi ha graziata. Mi ha beneficata. Mi ha salvata da morte sicura. Perché mi vuole viva. Lui sa che in questo tempo, per lui un attimo della Sua esistenza immortale, io, io sola forse, ho la chiave. Perché Lui vuole tornare. Ma a fare che? Questo non mi è dato saperlo. E troppa potenza mi incute timore. Questo grande e feroce potere attenua la forza della sua blandizie...fino al nulla. Oltre le Sue stesse aspettative, sa incutere solo paura.
E, poi, quanto male. Quanto orrore. Perché? Ragazze innocenti e morti estratti dalle tombe. Se ha un senso, tutto è lecito. Ma ha un senso? E poi? Se non avesse senso? Se non avesse avuto senso? Avremmo richiamato Lui, il Signore di quella terra, come si chiamava. Il Grande Fabbro. Avrebbe calcato la terra. Evocato da un sacrificio. E che sacrificio.... "Quando giungerai al lembo estremo della tua pazienza e della tua arte involuta, della mia arte involuta; quando dalle infinite trasparenze del velo scorgerai le fattezze dell'Ombra, un'ultima impurità ti squarcerà quella debole placenta e il feto della tua creazione investirà il mondo inferiore. Sangue consacrato inumidirà il ritorto tessuto. L'Occhio Malevolo si volgerà verso il tuo Luogo. Gratitudine e benevolenza....". Con la nota dell'anonimo commentatore: "un consacrato alla Luce; un sacerdote o un paladino. Ma beneficato dalla Fede. Non una veste senza sostanza. Con questo inumidirai il Luogo, sì da renderlo impuro". "Là dove c'è forza dell'evocando e sostanza del contaminabile", ancora Bertrand con la sua prosa sorprendente. La forza della Dea e la sostanza di Pyros, il contaminabile. Il Santuario di Oulpianòs e l'opera benemerita dei Turniani con i loro templi dappertutto. Così adatti per quello che dovevo fare io.....
Ma il consacrato.....
Rimasti soli, chi poteva essere? Quella ragazza.... Non meritava di morire. No. Ma che potevamo fare? A quel punto. Se si è salvata e sono in fondo contenta, questo che vuol dire? Non lo so. Non lo so. Mi sento tanto sola.

Roland, dove sei? Con quel tuo buon senso, solo offuscato dall'amore. Dove sei? Mi manchi. Forse solo tu potresti ora riportarmi sulla retta via. Retta via. Che cos'è? Se la sarà cavata la mia ingenua controfigura? O Dei. Che faccio? Invoco gli Dei? Povera me. Da chi andrò?
Le Locuste mi aspettano...... Ereditare il ruolo di Marc Sand. Il mio sogno. Ma ha senso? Ha avuto senso? Non lo so. Non lo so.
Roland, dove sei? Ci sarai ancora?
Non lo so....
scritto da Micol Semeyr , 20:16 | permalink | markup wiki | commenti (0)