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Il fondo del barile
Emanuelle Beart
 
creato il: 07/04/2007   messaggi totali: 36   commenti totali: 30
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16 Marzo 517
Lunedì 15 Dicembre 2014

La prova



Molti belano come pecore. Triste. Ma alcuni ringhiano, e lui è tra questi. Il primo a sfidarmi scocca le sue frecce, è veloce, preciso. Mi distrae...un "Gaunt" ne approfitta. Ci vuole più del solito ad averne ragione, ed altri due si stanno facendo vicini. Troppo.

Mi sono abituato ai nuovi colori del mondo, e da tempo le ombre della notte hanno smesso di confondermi ("se i tuoi occhi ti rendono cieco, strappali via"). Vedo l'anima abbandonare, respiro dopo respiro, il petto dei vivi. La paura, l'incertezza, l'odio dei miei avversari li fanno avvampare come fiaccole nella tenebra. Probabilmente è così che loro ci vedono. I Morti invece sono come pozzi neri in cui persino la luce della luna non osa riflettersi, ma la loro implacabile brama li tradisce: la sento come se fosse la mia, e non possono cogliermi di sorpresa. Scaravento il Gaunt dalla rupe, gli altri si tengono alla larga, aspettando un'occasione più favorevole.

Sono creature pazienti, al contrario di me. La verità è che non sono pronto, non ancora. Troppo goffo, troppo lento per domare i Morti, e Feidelm ha mandato buoni soldati. E' stato un errore cedere alla fretta, quanto lavoro verrà sprecato stanotte. Tanto vale mettere i Greyhavenesi alla prova.

E così faccio. Mostro a chi mi ha sfidato per primo quanto ancora gli resta da imparare, ma non sono qui per lui. Lascio che arretri oltre le macerie della sua postazione. Le frecce mi cadono intorno, è il momento di far visita alla torre. La mia furia è un vento impetuoso, e prima che gli arceri possano incoccare nuovamente eccomi ad un passo da loro, il maglio che freme impaziente nel mio pugno. Vi credete al sicuro, uomini di Greyhaven? Nessuno lo è, neppure io. Mai.

Ecco un altro che trova il cuore per opporsi a Tarkhun, portatore di sterminio. Per cosa vuoi morire, soldato? Per la bandiera del tuo dominus, o per quella del Margravio? Per tua moglie, per i tuoi figli, per l'angolo di foresta che tu chiami casa? Sciocco. Amedran non si è mai curata del nome degli uomini, non ha mai avuto misericordia dei lori affetti. Vuoi forse dimostrarmi il tuo coraggio? Preferisci essere schiacciato da un nemico che non hai speranza di sconfiggere pur di non cedere il passo? O credi davvero di poter tenere testa ad un Kraighar di Uthun? Quali che siano le tue ragioni, sarai esaudito. Misuro il valore di quest'uomo, lo trovo carente. Gli concedo una morte da guerriero, ed ecco, lui la riceve con fierezza: possa il suo spirito vagare a lungo per i sentieri desolati, e far strage di chi gli si parerà innanzi!

Più in basso, al cancello, una giovane donna cerca disperatamente di porre riparo alla mia breccia. Percepisco il suo terrore, eppure persiste, e i Morti si attardano ancora lungo il sentiero. Dovrei fermarla. Le balzo davanti e la osservo da vicino. Chi mai potrebbe gloriarsi di aver abbattuto una così misera preda? Lascio che si specchi in quelli che un tempo sono stati i miei occhi, di modo che capisca che la sua unica speranza è fuggire lontano, senza mai voltarsi indietro...in questa guerra non c'è posto per lei.

Alle sue spalle un uomo sta intonando una supplica ai suoi Dei, ed altri lo seguono. Perchè si ostinano? Perchè non si arrendono all'inevitabilità della loro sconfitta? Sollevo lo sguardo, ed è come se il peso di ogni incertezza, di ogni fallimento, di ogni sofferenza patita in questi anni di addestramento mi piombasse sulle spalle. Non sarete mai ciò che io sono diventato, vermi! Se solo aveste affrontato un decimo delle privazioni a cui mi sono sottoposto, se solo aveste conosciuto una frazione delle difficoltà che io ho superato, se solo...

Il prete è magro, il volto scavato brilla ai miei occhi come un fuoco fatuo. Un debole. Eppure...è come se in questo momento sostenesse lo stesso insopportabile fardello che grava su di me, e la sua schiena rimane dritta laddove la mia sembra sul punto di schiantarsi. Canta con voce dolce e potente al tempo stesso, una voce antica che credevo di aver dimenticato, e mi dice che è giunto il momento di fermarsi a riposare, che non c'è sofferenza che la quiete di Kayah non possa lenire, che finalmente la mia lotta può concludersi.

"MAI!"

Il ruggito del Maestro mi investe come un oceano in tempesta, e spazza via le lusinghe di questo servo degli Dei; lo Yog dell'Abbandono rende il mio cuore impenetrabile alle seduzioni della Madre dei Deboli, nella saggezza degli antichi insegnamenti ritrovo la mia forza.

"Spezza le tue catene e fatti libero, ma ricorda: l'uomo spezza le proprie catene solo per forgiarne di nuove. Molti avversari sbarreranno il suo passo, eppure egli dovrà guardarsi da un solo Nemico. Sotto molti stendardi egli marcerà, eppure ad un solo Padrone dovrà rimanere fedele.

Ti ho aggiogato per far sì che ti potessi affrancare,
ti ho reso Signore perchè imparassi l'obbedienza.

Ti ho dato una Causa perchè la insozzassi col tuo tradimento,
Ti ho dato una Patria perchè tu potessi conoscere l'amarezza dell'esilio.

Ti ho dato dei fratelli perchè più penosa fosse la tua solitudine,
ti ho dato un nome e un volto perchè tu li lasciassi sprofondare nell'oblio.

Ti sei inginocchiato sotto il mio stendardo per poter innalzare il tuo,
sei stato il mio Allievo per diventare Maestro di te stesso.

Di chi ti farai schiavo? Su chi sarai Signore? Ti darai un'altra causa, un'altra patria, altri fratelli? Quale nome sceglierai per te stesso? Quale volto mostrerai ai tuoi avversari? Che colori porterà il tuo stendardo? Quali precetti guideranno il tuo agire?

Questo è lo Yog dell'Abbandono: Spezza le tue catene e coloro che le hanno forgiate. Se sei tu il fabbro delle tue catene, spezza te stesso."

L'impresa non può attendere oltre. E' la mia punizione, il mio riscatto, il mio destino. Lascio che i Morti marcino su Muddan verso una sicura disfatta. Ci saranno altre battaglie, mi dico, alzando il pugno verso chi mi ha sfidato per primo. Dalla palizzata lui ricambia il mio saluto. Presto misurerò il tuo valore, e tu il mio...e se ti sarai battuto bene strapperò la lingua del tuo prete per fartene dono, così che le sue menzogne non abbiano più a sviarti.
scritto da Tarkhun , 00:12 | permalink | markup wiki | commenti (1)