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Forum di Myst

 
« Mi conoscono come magistrato, ma ormai ho appeso la toga al chiodo »
- Sven Herzog -
 
Il Valvassore
Guelfo da Flavigny
 
creato il: 20/05/2005   messaggi totali: 60   commenti totali: 79
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28 Maggio 519
Giovedì 27 Ottobre 2011

La resa dei conti

Forra Rossa. Mi adagio su uno dei pagliericci che il camerlengo, buon diavolo, ha fatto predisporre per noi. Incrocio le mani dietro la nuca e mi rilasso un po'. Non ho sonno. Prendo a scrutare il soffitto della cella alla ricerca di una chiazza di muffa che mi ricordi qualcosa di familiare: un volto, un attrezzo, una bestia... Quante interminabili ore ho trascorso così, nelle segrete di Kharas, a setacciare con gli occhi quei pochi centimetri di pietra umida e nera che mi facevano da cielo, sempre in bilico tra noia e terrore, sobbalzando al minimo rumore che preannunciasse il ritorno dei miei aguzzini. Mi dico che quei giorni miserabili sono finiti, che le tante pene sopportate avranno presto la giusta ricompensa. Il sole morente accende le pareti della cella e regala alle mia fantasticheria nuove immagini con cui giocare, icone bizzarre e grottesche che mi paiono affrescate sul sudiciume dalla mano malferma di un pittore demente.

Giunge la notte, e con essa le tenebre. Una falce di Luna rossastra si affaccia tra le grate. Mi parla con la voce velenosa di Micol Semeyr.

Ancora una volta ti illudi, Guelfo. Come ti senti ora che di Albert Keitel resta solo una testa spiccata? Daeron Vipern... Amber Rose Heins... Davvero la loro morte potrebbe mai compensare quello che è stato fatto a Nailah? E se anche gli Dei ti concedessero di fare giustizia di tutti gli empi di questo mondo, se con le loro carcasse potessi innalzare montagne, se raccogliessi tutto il loro sangue fetido in un lago, e se da questo facessi sgorgare un fiume vermiglio più vasto e impetuoso del Dymiras... saresti forse meno infelice, meno perduto, meno colpevole? E' per questo che ti mancava il coraggio di guardare Jacob negli occhi, mentre mendicavi il suo perdono? E' per questo che non hai ancora visitato quella tomba? Adesso, come allora, eccoti a marcire in una fetida prigione, e lei rimasta sola nel gelo della notte ad implorare il tuo ritorno... ha chiamato il tuo nome fino all'ultimo, prima a squarcia gola, e poi sempre più a fatica, con voce sempre più fievole, finchè il crudele stiletto di Bredion Menosse si è abbattuto su di lei per l'ultima volta! E' per questo che ti sei messo in testa di indossare l'abito di Kayah, pensi davvero che quel nero lugubre da becchini possa nascondere la tua vergogna, placare il tuo rimorso?

Ride sarcastica.

Vesti buone per un morto, mio piccolo Guelfo, ma tu sei vivo, insopprimibilmente vivo! Neppure la più atroce delle Negromanzie ha potuto fermare il cuore che ti batte nel petto, il NOSTRO cuore, che per pochi istanti...e persino quando giacevi esanime tra le foglie imputridite, io sì che ero desta! Sono accorsi a decine a vegliarti dagli angoli più oscuri della foresta, dovevi proprio vederli! Danzavano di ombra in ombra come le serpi di un ammaliatore, per poi starsene acquattati intorno a noi, a fissarci in silenzio, sempre più impazienti...per secoli hanno dovuto attendere che qualcuno tornasse a risvegliarli... con che cuore avremmo potuto ignorare la loro muta supplica! E così nel castello usurpato da quel Toran, a San Corot, ad Arta... sei troppo stupido, troppo cocciuto per capire che è proprio questo il Dono che Kayah ci ha concesso! Vuoi davvero ripudiarlo? E per cosa? Una vita miserabile da monaco, a marcire in una cella proprio come questa, a consumarti in un vano digiuno, a salmodiare insensatezze nella speranza che ti riescano a far dimenticare chi siamo veramente io e te, e scaccino il rimpianto delle imprese immense che avremmo potuto compiere insieme? Ti ostini a fuggirmi, Guelfo mio, ma sono io che ti ho preservato dalla morte per tutto questo tempo, io che ti rendo impervio ai pericoli più spaventosi! E come mi ringrazi? Ti incaponisci a fare lo spadaccino, e adesso persino il prete, pur di non prendermi in sposa.


Si fa seria; dalle sue labbra sparisce ogni ombra di sorriso, gli occhi le scintillano di rabbia.

Sai che ho ragione. La spada ti è di intralcio. La tonaca ti sarà di intralcio. Nailah ti era di intralcio...ma questo lo avevi già capito da solo, no? Non ignoravi certo che poteva capitarle qualcosa presto o tardi, e cosa hai fatto? Niente di niente, l'hai lasciata al suo destino per correre ad inseguire le tue nemesi, da bravo soldatino tutto preso a giocare alla sua guerra. Ti ho lasciato fare, è un gioco che in fondo diverte anche me...del resto coi nemici che ti sei scelto si finisce sempre per trovare qualcosa di intrigante sul cammino. Ma devo dirti la verità, Guelfo...mi sto stancando delle tue intemperanze. Se ti fossi dedicato seriamente a me in questi anni non avresti bisogno di elemosinare l'aiuto dei tuoi compagni, ne' tantomeno quello di Quart, di Erwin, o di chissà quale altro pezzente in gonnella, per fare giustizia di chi ti ha fatto torto... te ne sei stato lì, buono buono, ad ingoiare rospo su rospo, mentre questi idioti ti dicevano dove andare, cosa fare, per poi voltare le spalle ad ogni tua richiesta. Ti hanno usato, ci hanno usati, da quando hai messo piede a Chalard per la prima volta, e tu glielo hai consentito. Ti hanno portato via tutto, un pezzetto alla volta, e quando non è rimasto più nulla ti hanno abbandonato a Kharas, dove la tua fedeltà alla loro maledetta causa è stata ripagata a suon di calci, sputi e frustate. Forse hai dimenticato lo sdegno con cui il Barone ti ha apostrofato a Chalard, e tu lì a capo chino, cagnolino obbediente, ad accettare in silenzio che ti stringessero l'ennesima catena attorno al collo. Io no, Guelfo, io non lo dimentico e non di sicuro lo accetto. Non lascerò che tu ti faccia castrare da quegli ingrati, non starò a guardare mentre rinunci alla tua grandezza, mentre rinunci a me!

Sospira. D'un tratto sembra cader preda di una strana tristezza, come se avesse già capito che difficilmente potrei darle ascolto. La voce le si incrina.

Ci tieni tanto a veder morto Daeron Vipern? E sia, faremo sì che muoia... E quell'Amber Rose che odi così tanto, con un po' di fortuna...riusciremo a prenderla viva. Poi sarà il turno di Lady Nadia, e a quel punto dovrai finalmente capire che solo io posso darti ciò che vuoi veramente, che solo io ti amo davvero.


Apro gli occhi. L'alba sta scacciando le ultime tenebre di questa notte. Mi domando cosa ne sarà di me e dei miei compagni, ora che siamo giunti alla resa dei conti.
scritto da Guelfo da Flavigny , 00:57 | permalink | markup wiki | commenti (0)