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- Sven Herzog -
 
Julie la Piattola
Julie Modane
 
creato il: 20/05/2005   messaggi totali: 139   commenti totali: 110
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7 maggio 518
Martedì 17 Novembre 2009

Da Bob il Triste

"Qual è la mia stanza?"
"Allora, prendi quella porta, troverai una botola e delle scale che scendono, e lì di sotto..."
Mi stavo iniziando seriamente a preoccupare, quando Bob il triste e suo cugino sono scoppiati a ridere e, tra le risate, mi hanno indicato la mia vera stanza, questa dove mi trovo ora, al piano di sopra della locanda del paese. Una stanza normalissima, con una finestra sulla piazzetta. La gente qui mi sembra allegra e cordiale, a dispetto dei soprannomi!
Sono arrivata a Loraine stamattina, dopo un buon viaggio in compagnia di Lucius e di due pie donne che si sono tanto preoccupate per me. Anche troppo forse... ma a fin di bene, le brave Rosanne e Maria. Loic sarebbe contento di sapere che c'erano loro a vigilare su di me e sulla mia virtù!

Che solitudine però adesso... Mi sono sentita proprio sola, sola solissimissima, mentre vedevo la carovana che si allontanava lungo la strada, lasciandomi qui a Loraine. Saluti, baci e abbracci, e improvvisamente mi sono ritrovata nella solitudine più totale, senza conoscere nessuno, senza neppure saper bene cosa fare.

La prima emozione è stata lo smarrimento. Mi sono detta "oddei, e adesso?"...
Poi ho provato un certo fastidio, a causa di un chiacchierone locale che è venuto subito ad attaccare bottone, senza nemmeno darmi il tempo di respirare e di guardarmi intorno in pace. Dopodichè, quando finalmente ho incontrato il mio contatto nella locanda, ho scoperto di chi si trattasse e ottenuto le informazioni sulla missione, ho inziato a metabolizzare questa cosa incredibile e fantastica:

sono sola, e sto facendo una missione per la Rosa Bianca.
Io, l'inutile, innocua Julie... la "ragazzina" a cui nessuno darebbe grande credito... proprio io sto qui per un incarico importante senza cugini, senza compagni, senza nessuno. Senza nemmeno Lucius. E con tutto il bene che gli voglio..... wow, mi piace essere così sola.

Il mio contatto, Net, è stato rapido, professionale. Mi ha dato le prime indicazioni, e domani ci rivedremo perchè così mi mostrerà la casa dell'agguato.
E' molto cambiato, da un anno a questa parte. Barba lunga, aspetto dimesso... ma ha lo stesso sguardo di allora, la stessa determinatezza, lo stesso coraggio e la stessa disperazione. Mi ha fatto pensare a Valerie, e al prezzo che hanno certe scelte. Nei suoi occhi c'è tutto il peso di quel dolore, il prezzo pagato.

E intanto Lucius torna a Rigel, dove incontrerà suo fratello. Lucas, segnato anche lui dalla stessa tragedia. Chissà cosa è rimasto nei suoi occhi, quale traccia indelebile. Valerie era il Coraggio... e andare avanti dopo che il coraggio si è tolto la vita... beh, richiede molto, molto coraggio.

Anche io avrò bisogno di coraggio, nei prossimi giorni.
Non ho un incarico difficile o particolarmente rischioso, tutt'altro. Ma ho una responsabilità, c'è gente che conta sul mio aiuto, e voglio ad ogni costo far bene.
Per adesso mi godo la solitudine. Una condizione che non provavo da molto tempo e che mi mette addosso una grande energia e voglia di fare. Mentre camminavo tutta sola per Loraine, guardandomi intorno, studiando le strade.... sentivo il silenzio intorno a me, la "libertà". Potrei scomparire nel nulla e nessuno mi troverebbe più. Nessuno mi sorveglia, nessuno mi vede, nessuno mi controlla. Sono io, e io soltanto: Julie.


scritto da Julie , 11:54 | permalink | markup wiki | commenti (0)