Non possiamo prenderlo, non possiamo ferirlo... ma possiamo fargli un bel dispetto, questo sì. Quando finalmente saremo tornati a casa.
Qui comincia l'avventura
di un messer senza paura
svelto abile e brutale
l'assassino imperiale.
Gil Palantir è il suo nome
ma chissà perchè e percome
se qualcuno lo conosce
si ritrova nelle angosce.
E' un bell'elfo tutto biondo
ma alle volte lo confondo
con un'elfa seducente
dal sorriso ambivalente.
Guai se ridi se lo vedi
perchè casca sempre in piedi
spara frecce col veleno
e scompare in un baleno.
Tibur è il più antico fiume
ma il peggiore malcostume
sguazza nella sua sorgente:
l'Heresioptis non fa niente.
Alte cariche imperiali
stanno in questi baccanali
con alcuni Dei pagani
e tanti tanti ciarlatani.
Gil Palantir l'assassino
li protegge per benino,
e il suo gioco preferito
è sparare a chi è sfinito.
Ecco Gil il gran cattivo
il migliore e più elusivo
elfo dell'Imperatore
che tra loro è intenditore.
Se Gil cade dalle scale
non si fa di certo male
perchè il ciuffo suo fluente
attutisce enormemente.
Quando Gil va al mercato
lascia tutto avvelenato
ammazzasette otto e nove
e giammai lui si commuove.
Perchè Gil non ha pietà,
non conosce la bontà
ha paura solamente
che si sappia che è un fetente.
Così dico chiaro e tondo
qua e là nel vasto mondo:
Gil Palantir, l'elfo biondo
ora certo è furibondo.
...ora sono troppo stanca, torno a dormire.
