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Amer (Comunità Druidica)

[luogo]
luogo
Tipo:
terre selvagge
Dettagli:
inesplorato/a
Popolazione:
sconosciuta
Giovane druido ameritaNel cuore più aspro ed inospitale delle colline Falayse, a nord del fiume Dymiras, si trova una piccola comunità druidica, conosciuta come "L'Artiglio".
Si tratta di una comunità molto chiusa e temuta, con minimi contatti con l'esterno. Sul conto dei druidi che la popolano circolano le dicerie e le
superstizioni più disparate, nè loro fanno alcunchè per rendersi più simpatici.
Dal punto di vista formale la zona rientra nella Baronia di Nekkar, ma di fatto è abbandonata a sè stessa e l'autorità baronale non si spinge tra le colline dell'Artiglio.

Bestie feroci e gallerie tra le rocce

Le colline dell'Artiglio sono molto temute da chi osi attraversarne gli aspri territori, fuggiaschi o cacciatori di frodo, cercatori di tesori o briganti che siano: lupi, orsi, cinghiali e altre bestie feroci popolano la zona, e sembrano ancora più determinati dei Druidi dell'Artiglio a difenderla dagli intrusi.
Nella parte più meridionale dell'Artiglio il territorio è particolarmente roccioso e i Druidi conoscono molte gallerie sotterranee e passaggi scavati nella pietra, che danno a volte l'impressione che siano in grado di apparire e svanire nel nulla.

La campagna di conquista di Sir Gabriel Horne

Nel corso dei secoli più volte nobili e cavalieri di ventura hanno tentato di conquistare le zone occupate dalla comunità druidica, per insediarcisi e fondare o espandere proprie signorie, con il consenso delle autorità di Amer.
Nessuna delle spedizioni è stata coronata da successo, anche se in un paio di casi, nel corso del 300, i coloni hanno provato ad insediarsi per qualche mese ai margini più abitabili dell'Artiglio, prima di desistere.
L'ultimo tentativo di conquista dell'area avvenne nel 428, per mano di Sir Gabriel Horne, Dominus di Constance, alla testa di un drappello di cinquanta uomini.
La sua spedizione procedette senza quasi intoppi per alcuni giorni all'interno delle colline, risalendo il fiume Solitude verso le leggendarie rovine dell'avamposto di Vlach-Shan.
Ormai in vista dei primi ruderi, al calar della notte, Sir Gabriel ordinò ai suoi uomini di accamparsi. Era scuro il cielo quando improvvisamente molte luci si accesero intorno al campo, ed un vecchio zoppicante si fece avanti verso i soldati per parlamentare. "Abbandonate questo sacro luogo o perirete!" minacciò Sir Gabriel col suo dito adunco.
Il cavaliere rise di un simile avvertimento e scacciò il vecchio in malo modo. Ma subito una pioggia di dardi avvelenati si abbattè sull'accampamento, e prima che Sir Gabriel riuscisse a reagire i druidi si erano dileguati.
Iniziò così un'estenuante campagna di tre settimane, tra villaggi druidici incendiati ed attacchi improvvisi dei druidi ai danni dei soldati, con dardi e lance avvelenate. Molti caddero da entrambe le parti, ma i più addestrati soldati di Sir Gabriel riuscirono infine ad avere la meglio sui selvaggi abitanti dell'Artiglio.
Le sorti della campagna mutarono drasticamente quando ormai Sir Gabriel e una ventina di suoi uomini erano riusciti a raggiungere quello che si ritiene fosse il Sacrario della comunità dell'Artiglio, un grande albero di canfora ai piedi di uno sperone di roccia. Fu lì che improvvisamente, benchè fosse maggio, il cielo si fece nero e minaccioso, ed un fulmine colpì in pieno il cavaliere, lasciandolo in fin di vita.
Fu ordinata la ritirata e Sir Gabriel ricondotto a Constance moribondo.
Dopo di lui nessuno ha più osato in seguito attaccare la comunità druidica dell'Artiglio.

Il Sacrario della Canfora Morente

Per quanto le informazioni siano frammentarie, ed i Druidi dell'Artiglio custodiscano il loro territorio senza permettere a nessuno di avvicinarsi, sopravvivono alcune leggende riguardo l'antico Sacrario che ne costituisce il cuore più profondo.
Lo chiamano il Sacrario della Canfora Morente, e sembra che si tratti di un enorme albero di Canfora malato e corrotto da innumerevoli generazioni.

La leggenda dello sperone conteso

Si raccontava un tempo che anticamente, quando le terre oggi occupate dal Ducato di Amer erano divise in città stato in guerra tra loro, la zona centrale delle Falayse ospitasse torri e avamposti militari, e fosse teatro di spaventose battaglie tra gli eserciti di Amilanta e Rigel, acerrime nemiche.
Tra le leggende, ormai per lo più dimenticate, si tramanda la storia dello "sperone conteso", il Vlach-Shan.
Impossibile dire se originariamente si trattasse di un avamposto di Amilanthia o di Rigel, o una piccola cittadella indipendente in seguito assorbita da una delle due più potenti rivali. Certo è che il Vlach-Shan era una fortezza arroccata su uno sperone isolato tra le colline Falayse, nella zona oggi occupata dalla Comunità dell'Artiglio.
Contesa per secoli, fu teatro di sanguinose battaglie, una delle quali, secondo la leggenda, si svolse nella piccola valle ai piedi della fortezza. Al centro della valle sembra crescesse un grande albero di canfora, che per giorni assorbì il sangue dei tanti cadaveri insepolti, finchè le sue foglie si fecero rosse e la sua resina scarlatta.
Alcuni dicono che il Sacrario della Canfora Morente sorga proprio in quella piccola valle, ai piedi dei ruderi del Vlach-Shan.

L'alluvione del 516

Nell'autunno dell'anno 516 i membri della Compagnia di Caen si trovano in viaggio nella zona collinare delle Falayse, dove hanno uno scontro con alcuni briganti. Nel corso delle operazioni finiscono per interagire con un bambino appartenente alla Comunità Druidica, con il quale il Paladino Abel Balomir ha un violento alterco riguardo la sepoltura dei cadaveri dei briganti.
L'alterco sfocia in uno scontro fisico, e culmina con un'improvvisa tempesta e piena del fiume, fulmini tuoni e lampi, che mettono in seria difficoltà gli avventurieri.
I fatti sono narrati nella cronaca I luoghi impuri.
Creata il 13/05/2008 da Annika (2242 voci inserite). Ultima modifica il 30/06/2011.
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