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14 aprile 517
Martedì 5 Maggio 2015
Studio e riflessioni...
Il 14 aprile Magnus inizia a riprendere i sensi, molto lentamente. In attesa che le sue condizioni migliorino, i nostri si dedicano a riflessioni e speculazioni varie.
Colin chiede a Kailah di sperimentare l'eventuale interazione tra la magia e la sostanza nerastra che ha ribattezzato "miele nero". La ragazza fa un esperimento e come risultato ottiene scintille e un frammento di visione della sua prigione onirica. Un secondo tentativo, senza il "miele nero" vicino, porta lo stesso risultato.
Magnus si risveglia e racconta le torture che ha subito mentre era svenuto. Spiega di aver parlato a lungo con la Vipera, la quale gli ha letto nella mente le istruzioni per creare l'alambicco e gli altri intrugli che stava ricercando.
Magnus ha molta fretta di tornare a Feidelm, dove vuole riorganizzarsi per decidere una linea di azione.
Il 17 aprile il gruppo riparte verso sud, direzione Feidelm.
Prima notte al Crach Tor, dove viene visitato il superstite dell'attacco dei Kraighar di un mese prima. L'indomani sosta a Maben, dove Vodan chiede e ottiene di potersi confrontare in duello con il prigioniero dell'Armata del Warg, Mortimer, che aveva catturato prima di partire per il Cariceto.
Lo scontro avviene in modo relativamente amichevole e, a causa di una serie di singolari coincidenze, Vodan risulta sconfitto: l'arma del Kraighar, che lui impugna nella mano sinistra come daga, si frappone alla spada che lui stesso impugna nella destra, proteggendo il suo nemico (3-3-3 di Vodan).
Arrivati a Feidelm, Magnus ospita tutti al castello con lui e permette a Colin di armeggiare con il materiale che ha recuperato, il Risvegliato nella cassa, l'alambicco e gli altri intrugli.
Spiega poi che ha un mezzo contatto, in città, che non conosce personalmente ma con cui più volte ha interagito, che potrebbe rivelarsi incredibilmente un tramite per scoprire il nascondiglio della Vipera, visto che era coinvolto nei traffici di contrabbando di materiale proebito, ma che apparentemente sembra lui stesso inorridire davanti agli orrori che si vede passare sotto mano, e forse sarebbe disposto a collaborare.
Colin chiede a Kailah di sperimentare l'eventuale interazione tra la magia e la sostanza nerastra che ha ribattezzato "miele nero". La ragazza fa un esperimento e come risultato ottiene scintille e un frammento di visione della sua prigione onirica. Un secondo tentativo, senza il "miele nero" vicino, porta lo stesso risultato.
Magnus si risveglia e racconta le torture che ha subito mentre era svenuto. Spiega di aver parlato a lungo con la Vipera, la quale gli ha letto nella mente le istruzioni per creare l'alambicco e gli altri intrugli che stava ricercando.
Magnus ha molta fretta di tornare a Feidelm, dove vuole riorganizzarsi per decidere una linea di azione.
Il 17 aprile il gruppo riparte verso sud, direzione Feidelm.
Prima notte al Crach Tor, dove viene visitato il superstite dell'attacco dei Kraighar di un mese prima. L'indomani sosta a Maben, dove Vodan chiede e ottiene di potersi confrontare in duello con il prigioniero dell'Armata del Warg, Mortimer, che aveva catturato prima di partire per il Cariceto.
Lo scontro avviene in modo relativamente amichevole e, a causa di una serie di singolari coincidenze, Vodan risulta sconfitto: l'arma del Kraighar, che lui impugna nella mano sinistra come daga, si frappone alla spada che lui stesso impugna nella destra, proteggendo il suo nemico (3-3-3 di Vodan).
Arrivati a Feidelm, Magnus ospita tutti al castello con lui e permette a Colin di armeggiare con il materiale che ha recuperato, il Risvegliato nella cassa, l'alambicco e gli altri intrugli.
Spiega poi che ha un mezzo contatto, in città, che non conosce personalmente ma con cui più volte ha interagito, che potrebbe rivelarsi incredibilmente un tramite per scoprire il nascondiglio della Vipera, visto che era coinvolto nei traffici di contrabbando di materiale proebito, ma che apparentemente sembra lui stesso inorridire davanti agli orrori che si vede passare sotto mano, e forse sarebbe disposto a collaborare.