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« La notte non è mai bene, carogna di un elfo! »
- Kos Tun -
 
Kailah Morstan
diario di viaggio
Kailah Morstan
 
creato il: 13/01/2012   messaggi totali: 84   commenti totali: 91
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2 novembre 517
Lunedì 17 Settembre 2018

La furia della Terra



L'elettricità satura l'aria della notte. Non riesco più a ricordare quando è stata l'ultima volta che ho dormito. O l'ultima volta che ho avuto una visione.
Fulmini squarciano il buio, addensandosi sull'isola avvolta dalla tenebra. Solo per un attimo si scorge il profilo della collina alberata, disegnato dal bagliore livido del lampo. Poi il rombo sotterraneo inizia a crescere, la terra è scossa da un fremore inarrestabile.

"Potrebbe essere Jurmungand?" ipotizza Colin. "Magari ce ne sono più di uno..."

No. Viene dall'isola.
Un altro fulmine per un istante la fa brillare di un innaturale bagliore. Si muove. L'isola si sta muovendo. L'acqua del lago viene risucchiata dalle profondità della collina, la grotta del Santuario crolla su sè stessa.

"Ci siamo" mormora Madre Magdalene con voce spezzata dal pianto.

Ed ecco che un'immensa epifania di Potere Magico si sprigiona dall'Isola. La scarica mi attraversa velocissima, colmandomi di ineffabile angoscia... ed in pochi istanti svanisce, lasciandomi incredula e palpitante.

Fuoco liquido.

Al posto del laghetto verdeggiante, sulle cui sponde soltanto poche ore fa abbiamo affrontato e sconfitto il maledetto Keynes, splende adesso un lago di fuoco che cola in fiammeggianti rivoli lungo i fianchi della collina.

Sembra un fiore che si schiude silenziosamente nella notte nera, mentre torrenti di fiamme scivolano allargandosi verso il fiume. Presto torna il frastuono, si solleva un fumo crepitante quando la lava raggiunge le acque scure del Traunne.

Increduli davanti ad un simile spettacolo, osserviamo tutti a bocca aperta la collina che si spacca, le mille esplosioni, i tremori, le volute irregolari del fumo che sale verso il cielo in burrasca. Gli abitanti di Caaron sono attoniti: quella è la loro casa. Alcuni piangono, ma la maggior parte di loro sono troppo sconvolti, riescono soltanto a fissare con gli occhi sbarrati l'orizzonte.

"Non sento più Claire"
Sembra la voce di Annie, ma non è possibile, solo pochi minuti fa giaceva priva di sensi.... invece eccola, in piedi, sorretta da Colin, la mia amica dalle infinite risorse. Incredibile Annie.
"E i due innalzati di Ghaan? Loro li senti?" le domanda subito Colin.
"Sì, loro sono ancora vivi, anche se non sono in grado di capire dove siano", risponde Annie, mentre con i suoi occhi acutissimi scruta l'orizzonte.

Il Santuario ha venduto cara la pelle, aveva ragione Madre Magdalene. Claire non si è arresa, ha combattuto la sua ultima battaglia, trascinando nelle fiamme innumerevoli orde di Risvegliati.
Mi passa davanti agli occhi il viso asciutto di Ilmar, la consapevolezza nel suo sguardo di essere sul punto di dare la vita per il Santuario, insieme ai suoi uomini. E nonostante sia un nemico, rivedo anche quel soldato di Ghaan sul ponte, che ci ha fatti passare sulla terraferma. "In bocca al lupo", disse. E Bohemond, riconoscendo nei suoi occhi il destino a cui andava incontro, gli ha risposto "vendi cara la pelle".

Vendi cara la pelle.


Quante persone sono morte stanotte? Quante stanno vivendo proprio adesso, in quell'inferno di fiamme e fumo, i loro ultimi terribili attimi di vita? Prego che Kayah li accolga tutti, perdoni i loro peccati, doni loro la pace. Come pure prego che possano trovare pace le innumerevoli anime di tutti quei poveri morti che camminano, animati dal contagio demoniaco. Un tempo anche loro erano persone... spero che il fuoco purificatore di Pyros cancelli le tracce dell'abominio dai loro corpi, e che possano anche loro ritrovare la quiete eterna.

Il frastuono confuso dell'esplosione per un attimo assume sembianza di un lamento di donna, mentre le volute di fumo disegnano un volto nel cielo nero.
Madre Magdalene, con voce commossa, racconta la storia del sacrificio di Ilmatar, che si immola nelle fiamme per salvare il suo popolo. Il viso diafano che vediamo nel cielo è il quello di Ilmatar... o di Claire? Da dove ha origine lo spaventoso miracolo a cui stiamo assistendo?

Deglutisco, col cuore stretto dall'angoscia e dallo stupore. Mi allontano qualche passo dalla gente di Caaron e dalla dolce Madre Magdalene, non resisto più a partecipare della loro costernazione, ho bisogno di respirare più liberamente.

Ma ecco, davanti a me c'è qualcuno che con fanciullesco entusiasmo si gode il prodigio: in piedi tra i suoi compagni, il Principe Aiden osserva la furia della natura, l'isola spaccata dalle fiamme, le scariche elettriche, l'incendio e la devastazione. Mi avvicino al suo gruppetto, scambio qualche saluto, incrocio qualche sguardo. Sono tutti entusiasti, eccitati. Felici di essere ancora vivi e di poter assistere a uno spettacolo simile, senza esserne vittima.
Il Principe mi fa spazio accanto a lui, rivolgendomi un grande sorriso: gli brillano gli occhi, tanta l'emozione di quest'avventura straordinaria. Oh, ne avrà tante da raccontare, quando tornerà a casa!

Invidio molto agli Elsenoriti questa leggerezza, il fatalismo spavaldo e ottimista con cui affrontano le più assurde prove che il destino mette loro davanti al cammino. Mi piace come siano liberi dai pensieri e dalla paura, come sappiano prendere la vita come se fosse un enorme gioco meraviglioso, e non la nostra dura realtà.

Chissà.
Magari quando sarò tornata a Uryen, agli Dei piacendo, saprò fare tesoro dell'amicizia con Aiden e i suoi compagni, ed imparerò anche io a vivere con un po' più di leggerezza e di ottimismo. Sto già migliorando.

Il Santuario di Caaron esplode
scritto da Kailah , 14:52 | permalink | markup wiki | commenti (0)