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« Sono attirati dalla carne viva. Ci fosse un cadavere, un braccio, non so, la gamba di Rock... »
- Colin Tarr -
 
Kailah Morstan
diario di viaggio
Kailah Morstan
 
creato il: 13/01/2012   messaggi totali: 85   commenti totali: 91
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10 settembre 517
Domenica 14 Maggio 2017

Gli ultimi giorni normali



"Non so se sei pazza o coraggiosa, Annie, però mi piaci".

Mi pare di sentirlo ora, Boar. Pazza o coraggiosa, Annie, pazza o coraggiosa... però mi piaci.
Lei se ne va senza fiatare, lui ci rimane un po' così. "S'è offesa? Voglio dire... era un complimento..."

Holov, un anno fa.

Brian scoppia a ridere. "Lo sai cosa significa Boar, in elfico?".
In disparte, poi, Boar mi chiede consiglio su come comportarsi con Annie. "Troppi mesi buttati a fare il soldato... non ci so più fare con le ragazze... penserà che sono uno scemo, o che ce l'ho con lei..."
"Prova a parlarle quando sarete da soli", gli dico io.

Non potevo sapere che quel momento non sarebbe mai più arrivato.

Di lì a poco Annie viene risucchiata nell'assurdo massacro di Holov, di lei si perde ogni traccia. Come di Mirai, d'altronde. Annie scompare, Boar inghiotte il dolore e continua a combattere insieme a noi.

Fino a quella notte.

Ho già visto un'ustione spaventosa come quella che devasta oggi il volto di Annie. L'ho vista molto bene, perchè sono stata io a provocarla.
Ho versato una fialetta di Planem sulla gamba del mio amico, là dove un Risvegliato l'aveva morso, e morso, e morso ancora. Ho versato il Planem, ho aspettato che si spargesse sulla ferita... ed ho pronunciato le rune.

La gamba di Boar è avvampata. E' indescrivibile la puzza che si sprigiona da una gamba avvolta di Planem. La fiammata è stata veloce, ho fatto il possibile per circoscriverla e cauterizzare solo dove necessario, e Boar ha stretto i denti: che dolore terribile deve aver provato. Un dolore inutile, un vano tentativo di evitare l'inevitabile.
Alla fine mi ha persino ringraziato, prima di allontanarsi con il Sergente Mikhall verso il buio.

Gli ultimi giorni normali sono stati ad Holov, poco più di un anno fa.
D'accordo, c'era già la guerra, i Risvegliati, i soldati di Ghaan e i primi Kreepar. C'era Mirai, ma era ancora in bilico tra rimanere umana e abbandonarsi del tutto all'entità demoniaca che in seguito l'ha risucchiata.
Non era un mondo facile, ma era un mondo che credevamo di riuscire a comprendere.

Poi Annie viene fatta prigioniera, Boar muore, Brian prende i voti da Paladino. Mirai gioca con i miei ricordi, confondendoli e creandone di nuovi, di mai accaduti.

Infine torna Annie, liberata in uno scambio di prigionieri, e diventa davvero difficile trovare un senso a tutto.
Annie viene accolta in maniera tutt'altro che festosa. Molti sospettano di lei, il suo aspetto strano suscita preoccupazione, i sintomi sempre più gravi di una mutazione in atto appassionano i medici e allontanano gran parte dei commilitoni.

"Sangue di Demone", ecco l'ultima teoria: Annie sarebbe contaminata dal sangue di un demone. Cosa questo significhi è difficile a dirlo, ma l'espressione è altisonante e mette paura. Anche Judoc, questa specie di mago druido elsenorita, insiste a parlare di Sangue di Demone.

Mi tolgo l'elmo, ho bisogno di respirare.

Sul metallo è visibile il graffio lasciato dall'artiglio dell'Hunter. C'è mancato poco. Quella creatura velocissima è saltata sul carretto e mi ha attaccato, me la sono trovata davanti senza quasi accorgermene. I miei compagni erano occupati coi ventordici Risvegliati che arrivavano da dietro, con gli altri da davanti, con gli altri due Hunter dal fianco. Il Principe Elsenorita mi ha dato una mano, o meglio, ha staccato una mano all'Hunter, rendendolo un avversario più gestibile. Dovrò ringraziarlo.

Ma adesso è occupato, sta di vedetta con le due scimitarre in mano, sorveglia la nebbia insieme ai compagni. Fa bene: in qualsiasi momento potrebbe saltarci addosso qualche altro mostro. Che strano tipo. Sentendosi osservato si volta, mi vede e fa un gesto che vorrebbe forse essere rassicurante. Anche lui però sembra turbato.

Abbiamo visto un Wyrm.

Ci è passato sopra a tanto così, raggiante nel suo blu vivace, immenso, con ali così ampie da lambire i fianchi del fossato. Una creatura meravigliosa uscita dalle leggende. Questi non sono più giorni normali: viviamo nel Khal Valàn, ormai.

Non esistono più giorni normali.

Alzo gli occhi verso la striscia di cielo che indica la strada, una linea azzurra tra la nebbia velenosa a sinistra e la roccia aspra a destra. L'ombra del ponte di pietra ci sovrasta, spezza l'azzurro, promette che non è ancora finita.

Colin ed Engelhaft si affaccendano intorno al corpo esanime di Annie. Ha il viso sfigurato dall'esplosione, parte della mandibola è scarnificata, tra i brandelli di pelle sembra quasi che si possa intravedere l'osso. I capelli sono bruciati, il collo devastato. Ha gli occhi chiusi, respira appena.
Eppure Annie è speciale, se 'c'è qualcuno in grado di sopravvivere a tutto questo è lei.

"Non so se sei pazza o coraggiosa, Annie, però mi piaci". Potrei dirlo anche io.

Il Sangue di Demone può trasformare il suo corpo, renderlo più forte, può iniettare i suoi occhi di sangue e frastagliarle l'iride, può darle la capacità di vedere al buio e attraverso la nebbia velenosa. Il corpo di Annie sta mutando, ma la mente e il cuore sono sempre quelle di una caparbia ragazza di Mar, la mia amica pazza e coraggiosa. Annie, che si imbarazza se parliamo di ragazzi, che fa l'offesa così facilmente e pensa di tanto in tanto a Moffy, nella sua stanzetta di Uryen.

"Che fai, Kailah, rimettiti l'elmo".

Logan lo dice quasi con dolcezza. In piedi, alle mie spalle, scruta verso la nebbia che trasuda dalla fortezza dei Paladini Risvegliati. Nell'innaturale silenzio il suo respiro è regolare. Devo mettere l'elmo, restare all'erta.

Annie ha abbattuto l'Abnormis e il Wyrm ha spazzato via ventordici Risvegliati e passa, ma siamo ancora a pochi metri dalla nebbia dove si è nascosto lo Strillone con chissà quante altre creature mostruose che non vedono l'ora di saltarci addosso. E siamo bloccati qui, con Annie in queste condizioni non è possibile muoversi, dobbiamo fare quadrato intorno a lei e ai medici che cercano di salvarla.

Infilo l'elmo, che scivola sui capelli. La treccia si impiglia nel laccio, la libero: è più corta adesso, più leggera, grazie a Giada.
"Perchè non ti fai pettinare anche tu? Diamo una sistemata a quei capelli, Annie"
Ma Giada adesso è rannicchiata a terra, abbraccia le ginocchia con le braccia, non l'ho mai vista così fragile. Era a un passo da me, a un passo da quell'Hunter.
"Non ci penso nemmeno!". Annie rideva, scontrosa e divertita. "Dai, prova almeno a scioglierli...."

Giorni normali.... torneranno giorni normali?
Allaccio la fibbia dell'elmo, controllo che stia ben salda sotto la mascella. La luce diminuisce, non vedo più il cielo sopra di me, il mondo si riduce ad una striscia grigia tra due pareti di metallo.

L'ombra del ponte è ancora davanti a noi. Annie a terra combatte per la vita. E tutto intorno mostri.

Wyrm (Zio Giovanni) - immagine
scritto da Kailah , 21:57 | permalink | markup wiki | commenti (5)