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Kailah Morstan
diario di viaggio
Kailah Morstan
 
creato il: 13/01/2012   messaggi totali: 84   commenti totali: 91
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29 marzo 517
Martedì 17 Marzo 2015

Lunghissimi momenti



"Kailah, Annie, a destra. Vodan, tu a sinistra!"
Annuisco, ingoio il battito agitato del cuore, socchiudo gli occhi alla ricerca di movimenti nella boscaglia mentre col braccio tendo la corda dell'arco.
Alle mie spalle il Sergente Rock continua a impartire ordini ai compagni. Non perde tempo, ci scuote. Siamo tutti frastornati, ancora increduli di quel che abbiamo visto, ma non possiamo permetterci di esitare.

Abbiamo dei feriti.
Riconosco il borbottio di Engelhaft, che cerca di tranquillizzare gli animi spaventati. "Dobbiamo aspettare le prossime ore, intanto ti pulisco la ferita..."
Le prossime ore.
Il sole scende verso l'orizzonte, siamo fermi sul crinale del Cairn, apparentemente intorno a noi tutto tace.

Quanto è durato?
Solo pochi istanti, ma sono parsi interminabili, sfuggenti, confusi. Ci sono piombati addosso in uno schieramento ordinato, sfruttando le pendici della collina, muovendosi come un sol'uomo.
Hanno colpito con decisione, precisi, efficienti.
E subito dopo si sono ritirati, impedendoci di contrattaccare.

Calma, Kailah, non è ancora finita. Guardati intorno con attenzione, potrebbero tornare in qualsiasi momento.

"... morso... non lascia scampo".
E' la voce di Ian, pacata, trattenuta. Engelhaft mormora una benedizione, prova a rincuorarlo. Baaz sta parlando con Kurt, credo che anche lui sia stato ferito, anche se non ho capito bene quel che è successo in quella parte dello schieramento. E' stato tutto troppo veloce.

Mentre scruto la boscaglia cerco di riordinare le idee.
Questi Risvegliati sono diversi da quelli che abbiamo incontrato fino ad ora. Dobbiamo informare Luger, Barun, in generale bisogna che i nostri siano preparati a questo tipo di nemici, non dobbiamo permettergli di prenderci ancora di sorpresa.

Questi Risvegliati si comportano come creature intelligenti, sono coordinati tra loro, il loro modo sincronizzato di muoversi e di attaccare ricorda insetti dotati di un'unica mente. O soldati molto bravi e abituati a combattere insieme.
Sanno sfruttare i vantaggi offerti dall'ambiente circostante, concentrano i loro attacchi sugli avversari più in difficoltà, appena rischiano di venire colpiti preferiscono ritirarsi.

Anche fisicamente la loro origine umana è lontana. Alcuni hanno sviluppato artigli affilatissimi, ben diversi dalle mani di un tempo. La loro pelle è dura, offre una protezione simile a una leggera armatura. Hanno articolazioni snodate, che permettono balzi fulminei, acrobatici.

Poco distante da me, a terra, ne vedo uno, uno dei pochi che siamo riusciti ad abbattere.
Immagino che Colin avrà di che divertirsi, a studiarlo: il suo lavoro sono convinta che si dimostrerà prezioso, perchè questi mostri dobbiamo sconfiggerli prima di tutto con la conoscenza.

Il braccio teso inizia a essere stanco, allento l'arco per qualche istante, rilasso il muscolo affaticato. Ho poche frecce. Devo restare in guardia, non devo sprecarne.

Poi c'è l'Abnormis.
Non è grosso come la Bestia del Ponte, o come la Bestia dei Mirtilli. E' agilissimo, però, fulmineo, dinoccolato, salta come un grillo e ferisce con artigli smisurati.
Credo che interagisca in qualche modo con il Potere Magico, anche se voglio chiedere a Magnus, appena possibile, se ha avuto anche lui la stessa sensazione. A me sembrava che quella creatura predasse il mio Potere, risucchiandomelo via poco a poco, fino a che lo ha rilasciato lanciando quel grido annichilente, grazie al quale si è potuto ritirare coi suoi scherani.

Al momento della sua fuga sono sicurissima di averlo colpito in pieno alla testa con una freccia: un gran bel colpo, ma non ho fatto in tempo a gioirne, perchè quell'essere non ha neanche rallentato il passo.
Immediatamente dopo sia Vodan che io gli abbiamo sparato ancora, e il modo in cui ha evitato i nostri colpi mi ha fatto pensare al Kraighar, a come le frecce gli passassero attraverso.

Stando così le cose, non sarà semplice tirarlo giù.

Sul viso dell'Abnormis era scarabocchiata una maschera biancastra, che ormai abbiamo imparato ad associare al culto di Morgoblath. La torre, l'artiglio, la maschera bianca. I simboli del Dio dei Veleni ci circondano, in questo bosco maledetto, tornano in mille forme, in tante diverse manifestazioni.

I minuti passano, alle mie spalle i nostri si sono ricomposti, i feriti sono stati medicati. Tra poco i nostri superiori ci diranno cosa si fa adesso.
Inseguiremo i Mostri nella fortezza di morte in cui si sono nascosti? Li andremo a stanare nelle profondità buie del Cairn, per stretti corridoi e ripidi passaggi inclinati?
Oppure torneremo giù a Lamaynn in attesa della sera, in attesa di conoscere il destino dei nostri feriti?

Lo ammetto, sono sfinita. Non penso che riuscirei ad accendere nemmeno una candela, in queste condizioni. Il braccio mi trema per lo sforzo, mi sento svuotata di ogni energia.
Ma se dobbiamo proseguire, proseguiremo.
scritto da Kailah , 18:23 | permalink | markup wiki | commenti (0)