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16 maggio 518
Giovedì 2 Ottobre 2025
Tutto, per tutto, per tutto
Paghiamo il prezzo delle nostre scelte, lasciamo che lo paghino i nostri compagni, sopportiamo ancora più rimorsi e rimpianti.
Avanziamo tra reclute sfortunate e sanguinanti dopo aver fatto un patto con il Vampiro Bondred, l'assassino di Vodan, ladro del suo volto e di qualcosa di indefinibile della sua voce. Ci siamo accordati con l'individuo più spregevole che abbiamo mai incontrato, a detta di Morna, proprio quando questi sarebbe debole, a rischio di morte. E invece no, senza neanche pensarci troppo gli abbiamo dato quel che gli serve per restare in vita e continuare a perpetrare lo scandalo della sua innaturale esistenza.
I Pupilli stanno adesso facendo strage dei nostri compagni, al Palazzo del Burgravio, o almeno così ci è stato detto. Mentre noi sgattaioliamo nel sangue di guardie civiche inconsapevoli verso Dossler.
Ne vale la pena, deve valerne la pena.
Colin diceva fermiamoci, proviamo a salvarli tutti, i Pupilli. Facciamo almeno qualcosa di buono, qualcosa che conforti la nostra coscienza intorpidita. Sarebbe giusto, magari un giorno sarà possibile, più probabilmente no. Andandocene, ho paura che li condanniamo a seguire la crudele sorte che il Burgravio vorrà loro riservare. Eppure dobbiamo andarcene, accontentandoci di custodire la piccola Freya al sicuro nello specchio.
Non sono le nostre vite a valere così tanto. E' quello che custodiamo, che deve arrivare ad ogni costo in mani sicure.
Quanti amici sono morti per permetterci di recuperare le prove degli abominii di Orstein Bach? Quanti ancora ne moriranno mentre le portiamo fino a Dossler?
Fermarci adesso è impensabile. Significherebbe rischiare di perdere tutti i risultati che abbiamo ottenuto. Non possiamo neanche permetterci di rallentare, bisogna solo correre fino a Dossler, bisogna far sì che Engelhaft e le prove arrivino a Dossler.
E se qualcuno di noi dovesse rimanere indietro - lo dico mentre il sangue mi cola giù dal fianco attraverso l'armatura a causa della brutta freccia che ho preso - ma se qualcuno dovesse rimanere indietro io credo che dovremo ingoiare un altro enorme dolore e lasciarlo indietro.
Come si fa? Non lo so, non ci voglio pensare, eppure il cervello gira velocissimamente, non ci sta buono, non mi dà pace. E se dovessi essere io a non farcela, a non tenere il passo a causa delle ferite, dovrò affidare a Morna lo specchio con la sorellina di Vodan dentro. Lei ha il potere di tirarla fuori di lì, di prendersene cura.
Sarà la stanchezza, sarà il digiuno, sarà quel senso di vuoto che avverto per qualche giorno dopo aver abusato del mio potenziale magico... ma non riesco a essere ottimista. Ho con me la fiala del Sangue degli Antecessori che mi potrebbe liberare dalla maledizione del Demone della Torre, eppure mi sembra così remoto quel momento, così lontana quella improbabile salvezza.
Quanto a Uryen, solo un esito potrebbe salvarla, ovvero che torni ad essere Treize, e che Logan diventi il Barone che questa povera gente merita. Ma quante carte, quanti giuristi, quanti Inquisitori e quanti imbroglioni azzeccagarbugli si frappongono tra le prove che stringiamo in pugno, e questo auspicabile finale?
Andiamo avanti, andiamo avanti verso il "cordone", trasciniamoci verso Sud con tutta la velocità di cui siamo capaci. Che gli Dei ci assistano, è ancora lunga la strada per Dossler.
Avanziamo tra reclute sfortunate e sanguinanti dopo aver fatto un patto con il Vampiro Bondred, l'assassino di Vodan, ladro del suo volto e di qualcosa di indefinibile della sua voce. Ci siamo accordati con l'individuo più spregevole che abbiamo mai incontrato, a detta di Morna, proprio quando questi sarebbe debole, a rischio di morte. E invece no, senza neanche pensarci troppo gli abbiamo dato quel che gli serve per restare in vita e continuare a perpetrare lo scandalo della sua innaturale esistenza.
I Pupilli stanno adesso facendo strage dei nostri compagni, al Palazzo del Burgravio, o almeno così ci è stato detto. Mentre noi sgattaioliamo nel sangue di guardie civiche inconsapevoli verso Dossler.
Ne vale la pena, deve valerne la pena.
Colin diceva fermiamoci, proviamo a salvarli tutti, i Pupilli. Facciamo almeno qualcosa di buono, qualcosa che conforti la nostra coscienza intorpidita. Sarebbe giusto, magari un giorno sarà possibile, più probabilmente no. Andandocene, ho paura che li condanniamo a seguire la crudele sorte che il Burgravio vorrà loro riservare. Eppure dobbiamo andarcene, accontentandoci di custodire la piccola Freya al sicuro nello specchio.
Non sono le nostre vite a valere così tanto. E' quello che custodiamo, che deve arrivare ad ogni costo in mani sicure.
Quanti amici sono morti per permetterci di recuperare le prove degli abominii di Orstein Bach? Quanti ancora ne moriranno mentre le portiamo fino a Dossler?
Fermarci adesso è impensabile. Significherebbe rischiare di perdere tutti i risultati che abbiamo ottenuto. Non possiamo neanche permetterci di rallentare, bisogna solo correre fino a Dossler, bisogna far sì che Engelhaft e le prove arrivino a Dossler.
E se qualcuno di noi dovesse rimanere indietro - lo dico mentre il sangue mi cola giù dal fianco attraverso l'armatura a causa della brutta freccia che ho preso - ma se qualcuno dovesse rimanere indietro io credo che dovremo ingoiare un altro enorme dolore e lasciarlo indietro.
Come si fa? Non lo so, non ci voglio pensare, eppure il cervello gira velocissimamente, non ci sta buono, non mi dà pace. E se dovessi essere io a non farcela, a non tenere il passo a causa delle ferite, dovrò affidare a Morna lo specchio con la sorellina di Vodan dentro. Lei ha il potere di tirarla fuori di lì, di prendersene cura.
Sarà la stanchezza, sarà il digiuno, sarà quel senso di vuoto che avverto per qualche giorno dopo aver abusato del mio potenziale magico... ma non riesco a essere ottimista. Ho con me la fiala del Sangue degli Antecessori che mi potrebbe liberare dalla maledizione del Demone della Torre, eppure mi sembra così remoto quel momento, così lontana quella improbabile salvezza.
Quanto a Uryen, solo un esito potrebbe salvarla, ovvero che torni ad essere Treize, e che Logan diventi il Barone che questa povera gente merita. Ma quante carte, quanti giuristi, quanti Inquisitori e quanti imbroglioni azzeccagarbugli si frappongono tra le prove che stringiamo in pugno, e questo auspicabile finale?
Andiamo avanti, andiamo avanti verso il "cordone", trasciniamoci verso Sud con tutta la velocità di cui siamo capaci. Che gli Dei ci assistano, è ancora lunga la strada per Dossler.
13 maggio 518
Venerdì 6 Giugno 2025
Fuga dall'Asilo
Stringo in pugno la spada di Vodan. Ho le mani sudate, il fiato corto, la solita nausea che mi viene quando esagero con la magia. Oh mamma… devo respirare… devo calmarmi…
Ma ecco che siamo ai piedi delle scale, e siamo tutti vivi. Tutti vivi! Chi l'avrebbe detto?
Siano ringraziati gli Dei!
"Tocca andarsene, veloci!" ci ricorda Bohemond, non abbiamo tempo da perdere. Regina e quell'altro potrebbero arrivare da un momento all'altro.
Viene spalancata la porta e la tempesta di Morna ci sbatte addosso con violenza, pioggia, vento, tuoni e fulmini, avanziamo in fretta a testa bassa.
Si sente un gemito, c'è quel povero disgraziato che ho defenestrato dal balcone, è ancora vivo e si lamenta. Bohemond in due passi lo raggiunge e pone fine alle sue sofferenze.
Non dice niente, avanziamo, oltrepassiamo i cancelli della Rocca.
Il mio zaino pesa e tintinna, pieno di roba che ho arraffato di sopra: documenti, denaro (ebbene sì, un sacco di soldi!), gemme e gingilli magici… e soprattutto il mio lasciapassare verso il futuro, lo schifoso sangue degli antecessori che tanto fa gola al Demone amico mio.
Demone amico mio…
Quando avrò tempo di ripensarci, un giorno davanti al camino circondata dai nipotini che giocano a nascondino con lo specchietto magico, potrò raccontargli di quando ho avuto non uno, ma ben DUE Demoni che mi parlavano dentro la testa contemporaneamente.
Per una che ha sempre cercato di evitare contatti con quel genere di creature, beh, alla faccia della coerenza! Ma anche la coerenza è sopravvalutata.
Quanto spinge questo vento, che fatica camminare così… questa terribile tempesta ci protegge, è il nostro mantello di invisibilità. E che mantello!
Infilo la spada di Vodan nel fodero e penso a come ho infilato la sua sorellina nello specchietto.
Chissà se è vero che Vodan è morto, speriamo di no, speriamo che ci sia qualche altra spiegazione… in ogni caso almeno la bambina è al sicuro, e con calma in qualche maniera Morna riuscirà a aiutarla. Magari sarà pure un po' mostruosa, ma il fatto che brandisse la spada di suo fratello significa che qualcosa della sua vecchia anima sta ancora dentro di lei, qualcosa a cui Morna saprà appellarsi per curarla.
Chi invece non potrà essere curato nè salvato è, aimè, il giovane figlio di Seamus Trent. E' una brutta cosa quella che ho fatto, ne sono consapevole… molto molto brutta. I suoi lamenti terribili verranno a perseguitarmi in sogno, e me lo merito. Ma che potevo fare? Niente lacrime di coccodrillo, era una situazione estrema e ho fatto delle scelte dolorose, dovrò tenermi qualche rimorso. In due non c'entravano nello specchio e, in fondo, sono contenta che quella che porto al sicuro è la sorellina di Vodan. Almeno questo glie lo devo, al mio vecchio amico.
Parlando di vecchi amici… Garruk? Che fine ha fatto? Non lo vedo… forse sta già da Morna, forse questa pioggia ce lo nasconde e sta avanzando a poca distanza da noi… chissà se è riuscito a far secco Gadman Sherer, secondo me sì.
Abbiamo fatto un buon lavoro, mi cedono le gambe per la fatica, ma siamo riusciti a fare cose da pazzi, in quella Torre. Abbiamo tante di quelle prove delle nefandezze assurde di Orstein Bach, che sfido io il Granduca, e anche l'Imperatore di Delos, a venirci a dire qualcosa.
Avanti, ancora qualche decina di metri, Morna dovrebbe stare da queste parti…
Di sicuro la prova più grossa di tutte sta ancora lì nella Torre, ed è quella specie di bozzolo schifoso e famelico, e chiunque lo veda (e sopravviva per raccontarlo) non può aver dubbi su chi siano i buoni e i cattivi, in questa storia. Andrà gestito anche quel problema, prima o poi… non è che si possa semplicemente chiudere la porta e lasciare che il mostro resti lì a bivaccare per i fatti suoi. Per fortuna però non saremo noi a dover risolvere la faccenda, ci sarà qualche super Inquisitore capo di Engelhaft che saprà come ripulire la Torre.
Morna… eccola! Che sollievo! Via da qui, voglio asciugarmi, ho sete, e adesso che finalmente l'energia dell'azione sta scemando, ecco che mi sento addosso tutta la stanchezza di questa infinita giornata così strana che non so più neanche se è mattino, se è pomeriggio o notte, se è oggi, se è domani, non so più nulla, voglio solo sedermi e riposare!
Ma ecco che siamo ai piedi delle scale, e siamo tutti vivi. Tutti vivi! Chi l'avrebbe detto?
Siano ringraziati gli Dei!
"Tocca andarsene, veloci!" ci ricorda Bohemond, non abbiamo tempo da perdere. Regina e quell'altro potrebbero arrivare da un momento all'altro.
Viene spalancata la porta e la tempesta di Morna ci sbatte addosso con violenza, pioggia, vento, tuoni e fulmini, avanziamo in fretta a testa bassa.
Si sente un gemito, c'è quel povero disgraziato che ho defenestrato dal balcone, è ancora vivo e si lamenta. Bohemond in due passi lo raggiunge e pone fine alle sue sofferenze.
Non dice niente, avanziamo, oltrepassiamo i cancelli della Rocca.
Il mio zaino pesa e tintinna, pieno di roba che ho arraffato di sopra: documenti, denaro (ebbene sì, un sacco di soldi!), gemme e gingilli magici… e soprattutto il mio lasciapassare verso il futuro, lo schifoso sangue degli antecessori che tanto fa gola al Demone amico mio.
Demone amico mio…
Quando avrò tempo di ripensarci, un giorno davanti al camino circondata dai nipotini che giocano a nascondino con lo specchietto magico, potrò raccontargli di quando ho avuto non uno, ma ben DUE Demoni che mi parlavano dentro la testa contemporaneamente.
Per una che ha sempre cercato di evitare contatti con quel genere di creature, beh, alla faccia della coerenza! Ma anche la coerenza è sopravvalutata.
Quanto spinge questo vento, che fatica camminare così… questa terribile tempesta ci protegge, è il nostro mantello di invisibilità. E che mantello!
Infilo la spada di Vodan nel fodero e penso a come ho infilato la sua sorellina nello specchietto.
Chissà se è vero che Vodan è morto, speriamo di no, speriamo che ci sia qualche altra spiegazione… in ogni caso almeno la bambina è al sicuro, e con calma in qualche maniera Morna riuscirà a aiutarla. Magari sarà pure un po' mostruosa, ma il fatto che brandisse la spada di suo fratello significa che qualcosa della sua vecchia anima sta ancora dentro di lei, qualcosa a cui Morna saprà appellarsi per curarla.
Chi invece non potrà essere curato nè salvato è, aimè, il giovane figlio di Seamus Trent. E' una brutta cosa quella che ho fatto, ne sono consapevole… molto molto brutta. I suoi lamenti terribili verranno a perseguitarmi in sogno, e me lo merito. Ma che potevo fare? Niente lacrime di coccodrillo, era una situazione estrema e ho fatto delle scelte dolorose, dovrò tenermi qualche rimorso. In due non c'entravano nello specchio e, in fondo, sono contenta che quella che porto al sicuro è la sorellina di Vodan. Almeno questo glie lo devo, al mio vecchio amico.
Parlando di vecchi amici… Garruk? Che fine ha fatto? Non lo vedo… forse sta già da Morna, forse questa pioggia ce lo nasconde e sta avanzando a poca distanza da noi… chissà se è riuscito a far secco Gadman Sherer, secondo me sì.
Abbiamo fatto un buon lavoro, mi cedono le gambe per la fatica, ma siamo riusciti a fare cose da pazzi, in quella Torre. Abbiamo tante di quelle prove delle nefandezze assurde di Orstein Bach, che sfido io il Granduca, e anche l'Imperatore di Delos, a venirci a dire qualcosa.
Avanti, ancora qualche decina di metri, Morna dovrebbe stare da queste parti…
Di sicuro la prova più grossa di tutte sta ancora lì nella Torre, ed è quella specie di bozzolo schifoso e famelico, e chiunque lo veda (e sopravviva per raccontarlo) non può aver dubbi su chi siano i buoni e i cattivi, in questa storia. Andrà gestito anche quel problema, prima o poi… non è che si possa semplicemente chiudere la porta e lasciare che il mostro resti lì a bivaccare per i fatti suoi. Per fortuna però non saremo noi a dover risolvere la faccenda, ci sarà qualche super Inquisitore capo di Engelhaft che saprà come ripulire la Torre.
Morna… eccola! Che sollievo! Via da qui, voglio asciugarmi, ho sete, e adesso che finalmente l'energia dell'azione sta scemando, ecco che mi sento addosso tutta la stanchezza di questa infinita giornata così strana che non so più neanche se è mattino, se è pomeriggio o notte, se è oggi, se è domani, non so più nulla, voglio solo sedermi e riposare!





















