Quando compariranno abbastanza Nani da fare una statistica ci preoccuperemo di loro... ma nel frattempo questi Umani come li vogliamo sistemare?
Sono davvero così stravaganti?


Che cosa si potrebbe fare per renderli un pochino più omogenei?
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Annika ha scritto:Se da una parte i Nani rischiano, secondo alcuni, di essere troppo legati alle loro tradizioni, ed in questo senso forse un po' stereotipati, gli Umani rischierebbero al contrario di essere troppo strampalati ed incoerenti tra di loro.
Quando compariranno abbastanza Nani da fare una statistica ci preoccuperemo di loro... ma nel frattempo questi Umani come li vogliamo sistemare?
Sono davvero così stravaganti?
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Che cosa si potrebbe fare per renderli un pochino più omogenei?
DarkAngel ha scritto:Annika ha scritto:Se da una parte i Nani rischiano, secondo alcuni, di essere troppo legati alle loro tradizioni, ed in questo senso forse un po' stereotipati, gli Umani rischierebbero al contrario di essere troppo strampalati ed incoerenti tra di loro.
Quando compariranno abbastanza Nani da fare una statistica ci preoccuperemo di loro... ma nel frattempo questi Umani come li vogliamo sistemare?
Sono davvero così stravaganti?
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Che cosa si potrebbe fare per renderli un pochino più omogenei?
... dobbiamo lavorare per differenziare internamente queste comunità che abbiamo creato, in modo da evitare un ragionamento necessariamente di questo tipo (cerco di spiegarmi):
Voglio fare il figlio di puttana... la scelta "migliore" e' farlo di Benson.
Voglio fare il pirata... la scelta "migliore" e' farlo di Elsenor.
[...]
Nell'altro thread è stata detta una cosa che considero molto sbagliata, ovvero che e' giusto che il PG di Stefano a Greyhaven venga ammazzato di botte anche se non fa niente di male: ASSOLUTAMENTE NO! Cosi' facendo non soltanto le divisioni tra le comunità diventano atroci e "etniche", ma soprattutto non si fa nessuna differenziazione tra due fondamentali tipi di PG: il "marco polo" pronto a sposare le tradizioni del paese ospite ed a apprendere i lati positivi di qualsiasi cultura visitata, e quello che viaggia col suo bagaglio di convinzioni inossidabili, pretendendo di comportarsi ovunque come se fosse ancora a casa sua.
Le mie ambientazioni preferite sono da sempre quelle in cui posso fare diverse "tipologie" di qualsiasi PG mi piaccia creare, senza che ce ne sia una chiaramente "migliore" o "peggiore"
Nell'altro thread è stata detta una cosa che considero molto sbagliata, ovvero che e' giusto che il PG di Stefano a Greyhaven venga ammazzato di botte anche se non fa niente di male: ASSOLUTAMENTE NO!
Arvalalphe ha scritto:DarkAngel ha scritto:Nell'altro thread è stata detta una cosa che considero molto sbagliata, ovvero che e' giusto che il PG di Stefano a Greyhaven venga ammazzato di botte anche se non fa niente di male: ASSOLUTAMENTE NO! Cosi' facendo non soltanto le divisioni tra le comunità diventano atroci e "etniche", ma soprattutto non si fa nessuna differenziazione tra due fondamentali tipi di PG: il "marco polo" pronto a sposare le tradizioni del paese ospite ed a apprendere i lati positivi di qualsiasi cultura visitata, e quello che viaggia col suo bagaglio di convinzioni inossidabili, pretendendo di comportarsi ovunque come se fosse ancora a casa sua.
La questione mi sembra che sia riconducibile ai fenomeni sociali di massa che si possono osservare in tutti quei luoghi ove ci siano piu' popolazioni nello stesso territorio.
Arvalalphe ha scritto:Sono d'accordo con il fatto che bisogna evitare di dire "Benson -> bastardo", "Elsenor -> pirata". E' brutto e poco divertente, resta pero' che nella concezione di un popolo di stampo medioevale uno straniero proveniente da un regno considerato all'altro capo del mondo (se davvero esiste) e' un oggetto di racconti davanti al caminetto per mettere paura al bambino
Arvalalphe ha scritto: Intendo dire che se si decide che le leggende parlano di Nani che vengono forgiati
dalla roccia della montagna, non sara' certo bello fare il personaggio (nano) che non tenga conto
delle sue origini. In questo senso il nano artigiano combattente radicato nella terra e' di gran
lunga piu' realistico del nano mago - ballerino - compositore.
Annika ha scritto:Se definiamo con una certa precisione le caratteristiche sociali, culturali e ambientali "medie" dei diversi popoli e dei diversi territori, questo non significa che tutto ciò che esce da questi parametri non vada bene, o che sia irrealistico, ma soltanto che è qualcosa che si deve confrontare (in un modo o nell'altro) con il contesto preesistente.
Secondo me per ogni innovazione che portiamo all'ambientazione dobbiamo spendere qualche parola a regolarci sul come dev'essere gestita altrimenti viene uno schifo proprio... e' proprio questo cio' che chiedo di fare ora. E servira' un po' piu' di qualche parola, visto che abbiamo un po' di cose da recuperare.
un domani verra' un PG da abbul, un dopodomani da zedghast, e sara' sempre piu' difficile mettersi d'accordo su come masterizzare le reazioni della gente, le vicende, le situazioni: gia' adesso a me alcune cose non sono piaciute, come il fatto che un "deliota" venga considerato come un giapponese in molti posti, o come il fatto che a volte il PG di Stefano viene notato e a volte sembra tranquillamente uno del posto...
Ricapitolando:
- sono d'accordissimo che in linea generale se scoppia il casino tutti pensano all'estraneo
- sono d'accordissimo che l'estraneo debba essere visto e giudicato con parametri diversi
- sono d'accordissimo che l'estraneo debba faticare il quadruplo per realizzare gli stessi risultati, e spesso non possa neppure aspirare a raggiungerli
MA
- mi sembra assurdo che il comportamento dell'estraneo sia irrilevante: anzi, su questo mi posso sbilanciare, E' assurdo ed è ampiamente dimostrato e dimostrabile il contrario.
- mi sembra assurdo che le razioni suscitate siano le stesse per chiunque, o anche solo tendano ad essere le stesse per chiunque.
- mi sembra assurdo che i contrasti siano cosi' marcati, che in un mondo dove esistano Elfi e Nani e Orchi e Bensoniani e Delioti e Elsenoriti le popolazioni siano cosi' idiote e cieche da mettere tutti sullo stesso piano, tutti davanti al fuoco a spaventare i bambini in un assurdo teatrino di babau che mette alla pari (o comunque ci prova) l'arabo che sputa sulla croce e il francese che ti vende i tessuti.
Wayward Son ha scritto:E' tutto chiarissimo e condivisibile. L'unico punto è l'ultimo, dove ci andrei più cauta. Il mondo di Elfi, nani, orchi e ballerine è lo stesso di Italiani, Normanni, turchi, africani e comunisti. Niente di meno.
Wayward Son ha scritto:Tutto giusto.
Io però non parlo slo di pregiudizio nel senso dispreggiativo del termine.
il Nano, per tradizione coraggioso ed eorico, per dire, verrà visto come tale, anche se è costanzo e mafioso.
Com l'elfo viene visto come qualcuno di antico e saggio.
Come ti aspetti che il vecchio sia saggio o rincoglionito perso, a seconda del tuo pregiudizio.
DarkAngel ha scritto:vabbe' che simili pregiudizi esistano e' normale, esistono persino ai giorni nostri. Non credo pero' che sia cosi' fantastico per l'ambientazione accentuarli piu' di tanto, non perche' voglio fare la societa' illuminata ma perche' un minimo "aperta" all'esotico e al curioso deve essere. Altrimenti si cade nell'eccesso opposto, quello del Deliota-giapponese che lascia sottointendere che un Deliota a Greyhaven è una novità assoluta, che i bambini non l'abbiano mai visto e si sporgano dalle finestre come se passasse un elefante.
E non mi piace per un motivo che corro a dire, perche' poi uno si abitua a pensare che la società sia una massa amorfa e poco particolareggiata di gente tutta uguale, che un deliota o un nano o un elsenorita costituisca di per se una minaccia all'ordine pubblico e al quieto vivere, e quando capiterà che ci saranno 2 delioti in un gruppo si comincerà a storcere il naso e a dire "eeeh ma che cosa surreale DUE DELIOTI in uno stesso gruppo", idem 2 elsenoriti, 2 nani, etc.etc.: probabilmente in tutto questo l'elsenorita, o il nano, o l'elfo ci guadagna pure, non discuto, ma di certo ci perde la società che si strabilia troppo.
[...]
Riassumendo:
- no al pregiudizio indiscriminato e uguale per tutti.
- si a una serie di pregiudizi (non necessariamente dispregiativi), magari variabili a seconda del tipo di individuo che si deve relazionare col "diverso", delle sue esperienze e dei suoi riferimenti sociali.
Anonymous ha scritto:Sono "abbastanza" d'accordo, tutto sommato penso che sia l'impostazione che viene decisa
a dover instradare le reazioni. Partendo da questo punto a me personalmente una visione del
mondo dove non ci sono razzismi o ce ne sono in forma molto mitigata non fa proprio impazzire...
Anonymous ha scritto:Quanto agli umani: partendo da una forgia primordiale (perche' non credo che sia il caso di ideare
una origine differente degli uomini suddivisa per popoli...) essi vengono "modellati" da fattori
ambientali, piuttosto che culturali ecc.
Anonymous ha scritto: li rende uno dei popoli piu' liberi di qualunque ambientazione (questo e' un mio punto di vista, condivisibile o meno).
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