
Ci sono altri 275 utenti online in questo momento
Forum di Myst
- 12/10, 14:51: [Coppia] Mirai Raaken e Stern Rock (13.6%)
- 04/10, 21:08: [Coppia] Garruk Jagger e Kailah Morstan (68.3%)
- 27/06, 16:32: [Coppia] Garruk Jagger e Mirai Raaken (0%)
- 01/04, 08:27: [Coppia] Aidrich Ramsey e Yara Raleigh (22.2%)
- 07/01, 21:36: [Coppia] Kailah Morstan e Garruk Jagger (68.3%)
- 04/01, 04:51: [Coppia] Meera Wake e Engelhaft Todenehmer...
13 Maggio 518
Domenica 8 Giugno 2025
Az Naz
"NON E' MAI SUCCESSO!"
Ok, il piano non era un granché, e va bene che quando ci si lancia una missione suicida si deve essere di bocca buona. "La solita variazione sul tema della carica frontale, insomma..." aveva ridacchiato Engelhaft scuotendo la testa solo qualche momento fa, del tipo che inevitabilmente partoriamo dopo discussioni interminabili quanto inconcludenti.
Verrebbe quasi da ridere se non ci fosse da piangere. Nere nubi si sono addensate obbedendo al richiamo mistico di Morna, e il ringhio sommesso del cielo si fa sentire sopra di noi mentre le prime gocce, fredde e pesanti, ci cadono intorno. Neppure il tempo di fare un passo verso la Rocca di Tramontana che uno strepito assordante ci rimbomba nella testa. Restiamo tutti spaesati a guardarci intorno con certe facce da allocco, poi realizziamo: è la voce di Vela, al tempo stesso imperiosa e disperata, che ci arriva da un futuro che non avrà mai luogo. La soldatessa (o soldataccia, come preferisce dire lei) di Acab è crollata a terra, e quando l'aiutiamo a rialzarsi notiamo tutti il rivolo di sangue che le cola dal naso, segno che la controparte del suo oscuro patto ha incassato il primo acconto.
Come ampiamente prevedibile ci hanno fatto il culo a strisce, insomma.
Vela ci mette qualche minuto a riprenderesi, poi ci racconta con voce affannata cosa ha funzionato del piano (poco) e cosa è andato storto (molto, e molto presto). Abbiamo perso troppo tempo a mettere fuori uso il laboratorio al pian terreno, ci siamo fatti inchiodare nel corridoio dai Custodi dell'Asilo, abbiamo riportato troppe ferite, ci abbiamo messo un'eternità ad abbattere il portone della corte che avrebbe dovuto condurci alle scale per i piani superiori...poi sono arrivati i Pupilli ed è stato un massacro.
Già, i Pupilli. E dire che mi ero convinto di essere pressoché invincibile dopo aver superato l'ordalia a cui Vesa mi aveva sottoposto nel giorno Sacro a Dytros. L'aver avuto ragione all'ultimo secondo del terrificante Guardiano scheletrico del tempio di Marduk non ha fatto poi che ingigantire la mia sicurezza.
Sicurezza che mai fu peggio riposta, ahimé. Quando ci siamo trovati affrontare a cuor leggero (e in letterali braghe di tela, a volerla dire tutta) la squadra di "Re David" per soccorrere Billy Guay e i suoi, ho capito quasi subito che i piccoli mostri allevati da Orstein Bach e da Bondred non avevano niente da invidiare ai temibili Innalzati di Ghaan per forza e ferocia, anzi: seppure armato di Jaegerin ho dovuto sudare parecchio per mettere fuori combattimento un nanerottolo di dodici anni scarsi, ed è un mezzo miracolo (uno dei tanti che abbiamo inanellato per arrivare fino a qui oggi) che in quel frangente siamo riusciti a guadagnarci la ritirata. Si trattava solo della seconda generazione di Pupilli, peraltro, ancora acerbi e male addestrati...ora che siamo nei dintorni della Rocca dobbiamo vedercela con i loro fratelli maggiori, ragazzini di neanche quindici anni in grado di fare a fette anche i guerrieri più esperti, come abbiamo potuto appurare sulla nostra stessa pelle solo qualche momento fa.
"La prossima volta non sarai così fortunato, lo sai?" mi ha detto tra i denti Alfiere prima che la malìa di Morna gli facesse dimenticare di essere stato ad un passo dall'annientarci tutti. Lo so bene, marmocchio, le mie ridicole velleità da ammazzamostri si sono infrante contro la soverchiante potenza delle vostre facoltà demoniache...è sconfortante ammetterlo ma nulla di ciò che ho affrontato fin qui mi ha preparato a sostenere ad armi pari uno scontro con quelli della tua schiatta. Che rabbia mi fate. Pur capaci di gesta sovrumane non siete che piccoli orrori sanguinari, prigionieri dalle menzogne dei vostri aguzzini e della forza malefica del Sangue che vi ha infettati. Con l'ottusa ingenuità dei vostri pochi anni vi siete davvero convinti di essere diventati i salvatori divini di queste terre sventurate; ciechi alle atrocità che voi stessi avete subito assieme ai cari da cui siete stati strappati, neppure vi accorgete di essere soltanto misere pedine manovrate da uomini senza un briciolo di scrupolo, poco importa se gli stessi nomi di battaglia che vi hanno affibiato tradiscono spudoratamente i loro disegni su di voi.
Mi chiedo se al posto vostro il coglioncello attaccabrighe fresco di voti che ero alla vostra età sarebbe capace di maggiore lucidità...ma chi voglio prendere in giro, si abbandonerebbe all'oscuro destino che vi hanno imposto con la stessa crudele esaltazione che oggi vi si legge negli occhi. Va detto però che tra voi c'è persino chi, come Regina, è riuscito ad intravedere l'orrenda realtà di ciò che è stato fatto a sé e ai propri compagni, e pur nel rispetto delle consegne ricevute comprende la necessità che questo abominio abbia fine. Non posso odiarvi per ciò in cui siete stati trasformati, insomma, e non posso avere la meglio su di voi con la forza delle armi né offrirvi alcuna speranza di salvezza: tutto ciò che posso fare è assistere impotente allo scempio che di voi è stato fatto, e tutt'al più dare la vita nel tentativo di impedire che esso sia perpretrato nuovamente a danno di altri innocenti.
Il resoconto della nostra ipotetica disfatta, per quanto amaro, offre qualche consolazione: da quel che la soldatessa (pardon, soldataccia) dell'Armata del Corno ha potuto vedere Kalya Niadh non è stata catturata e presumibilmente ha potuto porre fine alla sciagurata esistenza di Orstein Bach; il fatto che non siano accorsi ulteriori rinforzi dalla Rocca fa ben sperare sull'efficacia dell'azione diversiva di Garruk; Annie è riuscita ad utilizzare con successo dei Risvegliati per attirare due Pupilli, eliminarne uno e darsi alla fuga; Morna è sì apparentemente caduta per mano di Alfiere e Regina, ma la sua presunta morte ha tutta l'aria di essere solo un sofisticato inganno.
Sia come sia è chiaro a tutti che abbiamo poco tempo e stavolta dobbiamo riuscire ad usarlo molto meglio. Ne discutiamo brevemente ed ecco che un nuovo piano comincia a prendere forma. "A me sembra sempre una mezza specie di carica frontale..." sospira Engelhaft mettendosi una mano sul viso. Gli risponde Sven: "Beh dai, è più una manovra a tenaglia..." Kailah ed io annuiamo, più per farci coraggio che altro. "Se proprio ci dice male Vela può sempre riavvolgere il tempo...potremmo raccogliere informazioni ancora più importanti per il nostro definitivo successo" borbotta pensosamente Colin. "Mi restano solo due tentativi, e mi costeranno sempre più caro...sempre che viva abbastanza da poterli innescare" mormora lei, visibilmente provata.
Non mi faccio molte illusioni sul contributo che potrò dare: sono stanco, ferito e le vicissitudini che ci hanno portati qui di sicuro non mi aiuteranno ad attirare su di noi lo sguardo benevolo di Dytros. La buona notizia è che il successo di questa impresa non si regge sulle mie spalle: comunque vada non serve che sia la lama di Jaegerin a conquistarci la vittoria.
E' un po' come nelle storie del Cacciatore Senza Nome che si raccontano ad Angvard, del resto: quasi sempre all'Eroe mancano i numeri per poter sbrogliare da solo la matassa e l'incombenza ricade ora sui compagni che il destino ha messo sul suo cammino, ora su mirabolanti artefatti o su misteriosi poteri conquistati superando le avventure più improbabili, talvolta su queste tre cose insieme. La mia particina da semi-protagonista in questo runo ad ogni buon conto posso dire di averla già interpretata tenendo testa al mostruoso Guardiano di Marduk: proprio come ci aveva detto Judoc mesi or sono all'ombra della Torre di Honder, l'aver trionfato sull'antico guerriero ci ha guadagnato il diritto di accedere ai tesori iniziatici che esso custodiva propiziando così il recupero del Gaol-Scathàn e il risveglio di Mornachdath de Daanain, entrambi cruciali per il successo della la folle spedizione in cui ci siamo imbarcati. Tenere impegnato il nemico per il maggior tempo possibile, questo è il minimo che Sven, Engelhaft ed io dobbiamo portare a casa. Con molta rapidità e una dose abbondante di fortuna potremmo perfino conquistare i piani superiori dell'Asilo in modo da coprire più efficacemente l'azione della nostra squadra speciale di infiltrazione... di più proprio non si può sperare. Quanto a Colin, il suo contributo sarà determinante nell'individuare le attrezzature da distruggere nel selezionare le prove dei crimini che siamo venuti ad interrompere certo, ma anche a smascherare. Le probabilità di uscirne vivi restano ad ogni modo tragicamente scarse, per evaporare completamente se anche questa volta non dovessimo riuscire a completare i nostri obiettivi e a dileguarci prima del ritorno dei Pupilli. Quanto al dopo... meglio non pensarci troppo, l'unico dopo che in questo momento mi sembra vagamente alla nostra portata è il riuscire a non crepare invano.
Ora è tutto nelle mani di Kalya Niadh, inafferrabile e letale Signora delle Ombre; di Morna, profetessa-strega portatrice di concordia, capace di magie inconcepibili in quest'epoca così lontana da quella che le diede i natali; di Kailah, armata dei suoi incantesimi e del potere spaventoso dello Specchio; di Vela, che in virtù dell'accordo stretto con un Abitatore del mondo-tra-i-mondi ha acquisito potestà sul Destino stesso; di Garruk, infine, che con l'ultimo disperato azzardo presenterà a Gadman Scherer il conto del suo tradimento. I nostri nemici si ritengono a buon diritto imbattibili, i pezzi sulla scacchiera che così meticolosamente hanno schierato sono per noi una difesa impenetrabile e minacciano un contrattacco devastante...non abbiamo speranze a prescindere da quante volte questa partita sarà giocata. Lo scapestrato di Achenar che è in me agli scacchi che tanto devono piacere ad Orstein Bach preferisce il "poque", il gioco degli inganni giunto nel Ducato di Amer con le carovane dei mercanti dell'Est che tra loro lo chiamano con l'esoterico nome di "Az Naz". E se i nostri nemici credono di poterci sbarrare il passo con Torri, Alfieri e Cavalieri, l'unica possibilità che ci resta è cambiare il gioco sotto il loro naso: sarà una mano di carte a decretare il vincitore... e con quattro Regine e un Asso di Bastoni non siamo messi affatto male.