Titolo:
Cavaliere di Anthien
Cavaliere di Anthien nato nel 488. Le informazioni su di lui sono piuttosto poche, ma è piuttosto conosciuto in certi contesti ad
Anthien per via del suo passato come soldato di ventura. Viene nominato cavaliere nel 514 dall'anziano barone
Benedict Keitel assieme all'amico sir
Leon Perineau come ricompensa per una importante missione conseguita i cui dettagli non sono noti; non tutti ad
Anthien hanno una buona opinione di lui per via della sua indole pungente e provocatoria. Abile con la spada e con la lancia, ha combattuto e vinto due duelli da quando è stato nominato cavaliere, il primo contro
Balon Ashcoat, ufficiale dell'esercito di
Anthien e il secondo contro sir
Reynar Hostel, cavaliere di
Sarthe. Sir Reynar è deceduto pochi giorni dopo lo scontro per le ferite riportate, mentre Balon Ashcoat è sopravvissuto.
Sir Steven ha un fratello minore,
Marc, che vive nella stessa casa di
Anthien, non distante dalla
Chiesa della Concordia.
Carattere
Sir Steven DeRavin è molto ordinato e, di solito, di poche parole. Non sono in molti a sapere quello che pensa, e in pochi conoscono le sue amicizie e le sue frequentazioni. Nonostante sia di bell'aspetto, rifugge solitamente la compagnia femminile e passa il suo tempo da solo o con altri cavalieri, dei quali spesso ascolta i discorsi senza intervenire. Possiede uno spiccato senso dell'umorismo ed ha dimostrato più volte una notevole attitudine provocatoria: non di rado riesce a indisporre non poco l'interlocutore, pur senza mai cadere nell'insulto o nell'offesa.
Breve esperienza tra i Maestri del Vento
Nel corso del 516 Sir Steven riceve l'invito, da parte di Lord
Wilhelm Keitel, di entrare a far parte del gruppo di cavalieri scelti noti come
Maestri del Vento.
Sir Steve inizialmente è favorevole e, per l'occasione, acquista un pregevole cavallo bianco di nome
Hordak. Tuttavia pochi giorni gli sono sufficienti per capire che non è possibile conciliare il suo giuramento davanti al Barone con il servizio presso suo fratello, che gli è apertamente rivale. Abbandona quindi i
Maestri del Vento.
Il torneo del 517
La
compagnia di Caen fa la conoscenza di sir Steven DeRavin nel maggio 517, quando scende a
Beid per partecipare al torneo organizzato in occasione delle nozze di
Ryan Kenson: in quell'occasione fa la conoscenza di
Solice, con la quale ha modo di scambiare qualche parola. Pochi giorni dopo assiste alla sua caduta dalla
Torre delle Termiti e la raccoglie da terra per riportarla a palazzo di sua iniziativa e senza attendere i soccorsi: questa sua azione manda su tutte le furie i parenti della ragazza e provoca nel giro di pochi giorni la sua dipartita da
Beid e il suo ritorno a
Anthien.
Curiosità
- Steven DeRavin è protagonista di un'ottima prestazione al torneo di Beid anche grazie alla "presa del lancillotto", un espediente che sfrutta a proprio vantaggio il punto di forza dell'avversario esercitando una pressione dello scudo sul braccio capace di far perdere tanto la presa sulle redini quanto l'equilibrio. La tecnica viene spiegata durante una sua conversazione con Solice nel corso dei festeggiamenti del 13 maggio 517.
Sir Steven aiuta la Rosa Bianca
Nell'estate del 517 Sir Steven DeRavin viene contattato ad
Anthien da
Solice Kenson che gli chiede aiuto nell'ambito degli eventi narrati nella cronaca
L'operazione Notte e Nebbia.
Il suo aiuto è essenziale per permettere a Padre
Lorenzo Quart di liberare
Erwin dalla
Torre Maxima.
In seguito Sir Steven, impegnato nella scorta da
Krandamer del suo signore Lord
Anthony Keitel, partecipa insieme ad
Eric e
Loic Navar, ad alcuni mercenari e al suo buon compagno Sir
Leon Perineau, ad un sanguinoso scontro con i
Maestri del Vento, che vengono annientati.
Nelle settimane successive Sir Steven segue da vicino lo sviluppo degli avvenimenti di
Anthien che portano alla messa al bando di Lord
Albert Keitel. Visita le
Parole d'Oro e si cura della sicurezza del Barone e di suo figlio Lord Anthony. Sembra anche che mantenga una corrispondenza con Padre Quart, che evidentemente gli ha rivelato alcuni segreti collegati alla
Rosa Bianca.