Un'infanzia tormentata
La nascita della piccola Anna il 12 ottobre del 484 P.F. non porta la gioia sperata all'interno dell'Impero e della famiglia imperiale. L'Imperatrice
Eudocia aveva affrontato infatto una difficile gestazione e un difficile parto; sembrava dunque improbabile che, almeno nel breve periodo, potesse affrontare una nuova gravidanza e il maschio sperato come erede dell'Impero non era nato.
Immediatamente gli ambienti di corte cominciarono a far pressione sull'
Imperatore affinché ripudiasse
Eudocia e assicurasse un erede maschio allo Stato. Contestualmente avversione e ostilità si addensarono nei confronti della piccola Anna. Nobili e funzionari vicini ai
Dunchas temevano infatti che, crescendo come unica Porfirogenita, la Principessa potesse trasformarsi in un elemento destabilizzante per la Dinastia. Al contrario grandi e plateali attestazioni di ossequio e fedeltà giungevano alla Porfirogenita dagli Strateghi dei Temi dell'Ovest, che sempre avevano tenuto per i
Brienni e si erano sentiti umiliati dai
Dunchas al termine della guerra civile del 452-454 P.F.
La situazione a corte era dunque difficile, la piccola era tenuta sotto stretta osservazione, circondata da guardie segrete e da eunuchi, affinché non le venisse fatto alcun male e l'
Imperatore Michaìl II non se ne separava mai in nessuna occasione. Al tempo stesso egli rifiutava qualunque proposta che tendesse al ripudio della moglie, ormai incapace di avere altri figli.
Il destino della Porfirogenita
Quando, nel 500 P.F.,
Michaìl II si spense ed
Eudocia fu costretta a ritirarsi in un monastero, Anna aveva soltanto sedici anni ed era sostanzialmente nelle mani del nuovo
Imperatore, quel
Constandìnos I, zio del padre, che, da
Sebastocratore, aveva fatto di tutto per propiziare il ripudio della madre.
Constandìnos I manifestò però grande lungimiranza e adoperò la scomoda posizione di Anna per ottenerne una serie di vantaggi, cercando di accontentare tutti. Ritenne che il miglior sostegno alla politica filogreyhavenese che intendeva promuovere potesse venirgli da un matrimonio tra le due casate regnanti a
Delos e
Greyhaven. Concedendo la Porfirogenita avrebbe offerto il miglior "pezzo" della casata imperiale, senza che la corte o ambienti antigreyhavenesi potessero risentirsi, poiché in tal modo l'erede femmina del ramo di
Ghiannis I avrebbe abbandonato definitivamente l'Impero e avrebbe sostanzialmente rinunciato alle sue prerogative. D'altro canto non avrebbe consegnato troppo potere nelle mani del
Granduca, che sapeva non disponibile a concedere un parente strettissimo, perché la successione sarebbe stata assegnata ai suoi propri nipoti. In più avrebbe esautorato il movimento che si poteva raccogliere intorno alla Porfirogenita soprattutto nei Temi dell'Ovest, assegnando Anna ad un nobile della dinastia greyhavenese, verso la quale gli stessi Temi occidentali nutrivano da sempre ammirazione e simpatia.
Sulla base di queste considerazioni l'
Imperatore favorisce e attua
il matrimonio di Anna Porfirogenita con Lord
Silear, il nipote del
Granduca, il quale ha luogo il 18 luglio del 506 P.F.
Una nuova vita
Da quel momento comincia per la Porfirogenita Anna una nuova vita, vissuta all'ombra dei grandi signori del
Granducato nella
Villa Rosaspina della Capitale.
Una nuova vita ancora una volta dorata, ma non particolarmente felice, perché manca alla principessa la gioia di un figlio che tarda ad arrivare, finché i sudditi e gli stessi sposi non cessano ormai di sperare.
Sembra che una maledizione si addensi sul capo dei discendenti di
Ghiannis I, mentre la fortuna arride a quelli di
Constandìnos I, visto il successo che
Constandìnos II e il fratello, il
Sebastocratore Michaìl, ottengono nella
guerra civile del 508 P.F..
Tra l'altro i primi anni di regno dello stesso
Constandìnos II vedono la corte sempre più ostile alla povera Anna, sentita in qualche modo vicina, per quello che simboleggiava nel passato, agli insorti del 508 P.F.
Solo negli ultimi tempi, grazie all'azione del cugino
Andronìkos, che tenta di rivitalizzare il partito filogreyhavenese, e all'affetto del Metropolita
Eunapios, storico punto di riferimento di quel partito, la Porfirogenita Anna è tornata ad avere relazioni con membri della corte e rappresentanti del potere deliota. A ciò ha contribuito certamente il senso di sicurezza che aleggia alle
Blacherne da quando è nato il piccolo
Ghiànnis, erede al trono Porfirogenito.