Alla Torre Maxima
L'unica volta che Amber Rose Heins è stata vista di persona da alcuni membri del gruppo di
Caen è stato in occasione della fuga di
Frate Erwin dalla
Torre Maxima di
Anthien, nell'estate dell'
anno 517.
Amber Rose sorvegliava la torre, insieme ad un altro compagno. Viene vista da
Nickel e
Guelfo nei loro giri di perlustrazione della zona. Si tratta di una donna poco più che trentenne, alta e bionda, dall'aspetto freddo e duro.
Lei e il suo compagno, al momento della fuga del gruppo dalla torre, colpiscono coi loro dardi di balestra sia Padre
Lorenzo Quart, sia
Karen Gordon Gabriel, la quale rischia di morire per la gravità della ferita.
La lettera a sua firma
Di Amber Rose Heins viene ritrovata una lettera autografa durante la perquisizione della torre di Lord
Wilhelm Keitel presso le
Parole d'Oro. Nella lettera si parla di alcuni Cavalieri ostili a Lord Albert, Sir
Steven De Ravin e Sir
Leon Perineau.
Le informazioni raccolte presso le Parole d'Oro
Parlando coi profughi delle
Parole d'Oro i membri del Gruppo di Caen sono riusciti a ricostruire alcune informazioni sul conto di Amber Rose Heins. Sembra che fosse molto devota e legata a Lord Wilhelm, che spesso si recasse alla sua torre, sempre in periodi nei quali moglie e figlia del Lord erano assenti. Pare che fosse estremamente altezzosa coi villici, mentre aveva un atteggiamento rispettoso e quasi servile nei confronti del Lord. In alcune occasioni visitò con Lord Wilhelm gli edifici del lago.
L'assassinio di Nailah
Nel gennaio dell'
anno 519, dopo molti mesi nei quali Amber Rose non aveva dato notizie di sè in alcun modo, la donna si è recata da un sicario di
Nekkar, soprannominato
Il Sarto, e gli ha commissionato l'omicidio di
Nailah, a
Chalard.
Il delitto viene portato a termine il 30 di gennaio.
Il sicario viene quindi catturato e rivela l'identità del mandante e anche i suoi successivi bersagli, fortunatamente per il momento scampati al pericolo: il fratello di Nailah
Jacob e il figlio bastardo di Sir
Andrè Navon, il piccolo
Conrad Gebeneh.