Nato/a il:
14 febbraio 499
Nato a Ligny nel 499, Al Coppermine è il terzo figlio della vedova di un cacciatore, Sally Coppermine. Nato pochi mesi dopo la morte di suo padre, perito durante una cruenta battuta di caccia al cinghiale, il giovane è stato cresciuto dalla madre e dal nonno, esperto boscaiolo.
Ha ottimi rapporti coi suoi familiari, con il fratello maggiore Gregory, e la sorella Sonja, e si prende cura con grande dedizione di suo nonno, ormai piuttosto anziano. E' amatissimo dai nipotini, figli di Sonja, che lo considerano lo zio migliore del mondo.
Il più giovane cercatore di funghi di Ligny
Il piccolo Al Coppermine ha trascorso l'infanzia sempre dietro suo nonno, boscaiolo, guida montana e leggendario cercatore di funghi. Con lui Al ha imparato a riconoscere tutti i tipi di funghi, i posti migliori per cercarli, ed in generale ha sviluppato una grande familiarità con i boschi e le colline a nord di Ligny.
Si racconta che quando aveva solo otto anni, Al si sia reso celebre nel villaggio per aver trovato un porcino di due chili di peso, celebrato da una grande cena in piazza alla presenza del Dominus stesso.
L'attitudine alla spavalderia
Al Coppermine è un giovane estremamente consapevole delle proprie capacità, ama sentirsi al centro dell'attenzione, ammirato e stimato da tutti. E' sempre gentile e disponibile, adora quando qualcuno gli chiede piaceri ed ha quindi l'occasione per rendersi utile.
Sa cucinare, intagliare il legno, gli piace molto esplorare le colline e scoprire posti nuovi e suggestivi. A volte fa giochi rischiosi, probabilmente non ha un'alta percezione del pericolo, e fino ad ora gli è sempre andata bene.
Niente storie e fantasticherie
Quel che annoia Al Coppermine sono le storie, le leggende che sin da bambino gli sono sempre state propinate, sia dal nonno che dagli altri vecchi del villaggio. Al le considera roba per menti fragili e suggestionabili, da donnicciole. Per lui i fantasmi non esistono, nè misteri o minacce sovrannaturali: i pericoli di un bosco sono anzi semplici e naturali, come animali feroci e crepacci improvvisi. Ovvero niente che l'esperienza non sia in grado efficacemente di gestire.
Un'audacia un po' problematica
La grande sicurezza di Al Coppermine in alcuni casi gli ha creato qualche difficoltà, in particolar modo con le ragazze: tende infatti a dare fin troppo per scontato di piacere un po' a tutte, e si comporta di conseguenza, rimediando saltuariamente schiaffi o magre figure. In altri casi tuttavia il suo approccio diretto va a buon fine e la sua audace galanteria viene presa per il verso giusto.