Sento il solletico dell'idea buona davvero, ma ancora non riesco a metterla a fuoco.
Ora si tratta di scegliere il bloodshed, cioè quanto questi 4 punti inflitti con la spada influiscono sul globale. Io darei un moltiplicatore fisso per l'arma in modo che è pure facile calcolare.
Allora: come si rapporta questo moltiplicatore del tipo di arma, rispetto al moltiplicatore dell'arto?
Ovvero, se la mia spadata di esempio invece di fare 4 mi fa 5, quanti punti devo segnare sul globale?
1) i danni da taglio sono quelli con maggiore perdita di sangue e più problematici a livello di cura.
2) i danni da impatto sono quelli che fanno spaccano, facendone risentire più l'arto in particolare che lo stato generale.
3) le armi da punta puttanano l'arto ma difficilmente ti ammazzano per dissanguamento e soprattutto si curano molto meglio di una spadata, essendo il danno molto ma molto più localizzato.
Sui danni da punta sono incerta, perchè teoricamente sono quelli che rischiano di più di sdrumarti in modo permanente, visto che raggiungono profondità terribili... sono quelli che ti perforano il fegato etc.
D'altra parte è pure vero che il caso in cui sia toccato l'organo vitale è il caso in cui la ferita diventa mortale, e se invece l'organo vitale non è toccato si curano in modo simile a quelle da taglio. Pero' pensa quanto è brutto dover fare una sutura di profondità, allargando la ferita per poter operare... io come li metterei al pari di quelli di taglio, non li farei certo più "buoni"!
Oppure (e l'idea mi tenta) si può lasciare il moltiplicatore a dipendere dal tiro della cifra delle unità al momento del tiro per colpire. La figata sarebbe che anche un colpo da 1 può ferire gravemente in termini di globale. Ma forse sarebbe una cattiveria eccessiva, non so.
Non ho capito niente! Che vuoi dire?
Secondo me il malus deve essere uno solo, diventa troppo più complicato da calcolare, altrimenti.
Una idea non così brutta che ha il gioco 7th Sea è quella di distinguere tra i malus che hai IMMEDIATAMENTE dopo aver ricevuto la botta (e quindi, ipoteticamente, nel corso del combattimento) da quelli che ti restano in seguito.
Lì per lì i malus possono essere anche brutali, perchè la botta, il trauma, il dolore etc si fanno sentire molto di piu', mentre in un secondo momento, anche dopo mezza giornata, i malus sono minori (ad es, una ferita fasciata ben stretta e medicata si gestisce meglio di un braccio tutto sbracato che ogni volta che lo muovi senti il sangue che zampilla e la pelle che si sposta tutta).
Addirittura (idea buttata li', ovvio!) si potrebbe dire che nella situazione di emergenza i malus (e si conterebbero solo quelli dell'arto, a sto punto) sono raddoppiati, e a stabilizzazione fatta ritornano normali.
Ovvio che va valutato tutto, pero' secondo me ha il suo fascino barbarico questa cosa: una ferita ti massacra in combattimento, ma poi non ti tiene in castigo anche dopo...