Aspetto della valle
La valle è disabitata, a causa di un terreno dalla composizione inadatta alla coltivazione, ma ospita una vegetazione spontanea a base di felci, rampicanti, ellebori bianchi (chiamati anche Rose della Riascita, perchè la loro fioritura inizia intorno alla fine dell'anno e perdura fino alla primavera) e orchidee selvatiche. Il clima sul fondovalle è molto umido, sono frequenti banchi di nebbia e i raggi del sole vi penetrano solo per poche ore ogni giorno.
Lungo il corso del torrente Iria si abbeverano piccoli animali, lepri, caprioli, scoiattoli. Sono presenti molte varietà di farfalle, api e libellule.
I segni dell'uomo
A metà circa del Vallone sono presenti i resti, ben conservati, di un antico tempietto, chiamato comunemente il
tempietto del serafino, che custodisce la statua di una donna alata scolpita in una pietra nera e molto resistente.
Si dice che il tempietto consacrasse un luogo caro ad una piccola comunità di druidi, ma la memoria di tale comunità è rimasta solo in qualche favola locale. Fino alla
Guerra delle Lande il tempietto era saltuariamente visitato dagli abitanti di
Angvard, convinti che portasse fortuna recitare una preghiera ad Harkel nella quiete della valle.
Il Vallone della Tranquillità dopo la Guerra delle Lande
Con la guerra e la successiva epidemia del Morbo dei Risvegliati, il Vallone perde tutta la sua tranquillità. La sua forma a imbuto fa sì che molti
Raminghi finiscano sul fondo della valle e non riescano più a uscirne, con il risultato che la zona diventa una delle più infestate dei dintorni di Angvard.
Nell'autunno del 516 la valle viene poco a poco bonificata dalla presenza dei Risvegliati, che pure saltuariamente vi si sperdono, ma in breve si riempie di
Kreepar, in particolare di
Locuste dell'Abisso.