Aspetto e struttura delle Falesie
Le pareti delle scogliere sono formate da strati di roccia sedimentaria che in molte zone hanno tagli verticali di varie centinaia di metri. Il punto più alto a picco sul mare è il
Capo Redenzione, che svetta sui flutti dalla rispettabile altezza di 560 metri, non distante a Sud Est dalla
Roccia del Drago, chiamata così per l'impressionante scheletro fossile imprigionato nella pietra e visibile anche dal mare.
In molti punti affiorano tracce di scheletri pietrificati, che da sempre accendono la fantasia di chi tenta invano di capire a quali animali appartenessero.
Quel che colpisce delle Falesie degli Orchi è la loro estensione: le scogliere si stagliano a perdita d'occhio quasi ininterrottamente da
Uryen a
Lagos e lo stesso paesaggio aspro caratterizza anche l'interno del territorio per un'ampia zona che culmina nella punta più esterna del
Corno del Tramonto, il
Capo del Cielo.
Le coste e il mare
La navigazione sottocosta vicino alle Falesie degli Orchi è pericolosa e raramente praticata, per via delle violente correnti marine, delle frequenti burrasche e del fondale irregolare, con rocce affioranti e scogli improvvisi. Le cronache marinare sono ricche di famosi naufragi, tra cui il disastroso affondamento della
Mano di Dytros, del
485. Il relitto ancora in parte affiora tra gli scogli della
Baia di Erica.
Clima, flora e fauna
Le Falesie degli Orchi sono fredde, sferzate dai venti e brulle, soprattutto in prossimità del mare, dove si trovano per lo più praterie erbose coperte di fiori in estate e innevate durante il lungo inverno. Nell'interno crescono betulle, querce e faggi. Gli animali che vivono in questi climi inospitali sono la renna, la lepre polare, la volpe, l'alce e il lupo. Le falesie ospitano moltissime varietà di uccelli, pulcinelle di mare, gabbiani e anche piccoli falchi.
A rendere ancora più pericolosa questa impervia zona del Corno del Tramonto concorre la presenza di alcuni animali estremamente aggressivi, che si nascondono tra le rocce e nelle valli disabitate. Si parla di orsi, ma anche di leggendari
Orchi, raramente avvistati anche non distante dai villaggi di
Gshaid e
Millsdorf. Un Orco impagliato fa bella mostra di sè nell'antica taverna di Gshaid, e viene chiamato affettuosamente, e un po' scaramanticamente, "la vecchia signora" dagli abitanti del villaggio.
Contesto storico e politico
Giuridicamente l'area delle Falesie degli Orchi appartiene al
Burgraviato di Lagos sin dal
515. In passato faceva parte della Contea di Lagos ed ospitava la piccola Baronia di
Millsdorf, quasi del tutto spopolata e ridotta a Signoria in seguito alla
Guerra delle Lande.
Benchè piuttosto ampia, la zona delle Falesie degli Orchi è storicamente rimasta isolata dal resto del
Corno del Tramonto, perchè poco abitata, pericolosa da attraversare e priva di strade o di centri abitati significativi.
Le scorrerie nordre
A rendere ancor più rischiosa la zona sono le saltuarie scorrerie ad opera di pirati
Nordri, che non danno tregua ai pochi villaggi costieri che faticosamente ancora resistono. La conformazione irregolare della costa permette numerosi nascondigli e approdi per barche dalla chiglia poco profonda, al punto che ci sono più ragioni per ritenere che siano stati creati rifugi stabili dei pirati in zone riparate della costa.
Luoghi d'interesse
Le valli del Gars
La principale altura dell'entroterra è il
Monte Gars, un'altura non altissima ma impervia, dalla sommità ghiacciata durante tutto l'anno. Il Gars divide due valli speculari, una a Nord-Ovest, la valle di
Gshaid, ed una a Sud-Est, la valle di
Millsdorf.
Il Sentiero dell'Uomo Solo
In tutta l'area delle Falesie degli Orchi ci sono solo pochi sentieri, che durante l'inverno diventano molti difficili da percorrere. La zona costiera, nel tratto tra il
Capo Redenzione e il
Capo del Moro, è particolarmente scoscesa, ed offre un solo difficile passaggio, chiamato "il Sentiero dell'Uomo Solo" perchè può essere percorso soltanto in fila indiana, a precipizio sugli scogli.
Basi nordre
Alcune insenature di questa zona sono particolarmente difficili da raggiungere via terra, mentre possono offrire facili approdi da chi le raggiunga dal mare. Per questa ragione si ha notizia di diversi accampamenti
Nordri, più o meno stabili, inaccessibili dall'interno ma pericolose teste di ponte per le scorrerie dei pirati.
In particolare si ha notizia dei seguenti accampamenti:
Curiosità
Da qualche parte, lungo la costa, dovrebbe trovarsi il lembo di terra raffigurato nella mappa di
Bjorn Mano di Ferro, trovata da
Sven nei pressi della
Baia del Sibilo.