Uno dei personaggi della
campagna di Caen. Si unisce al gruppo in un secondo tempo: il padre era un cacciatore, rimasto vedovo, che viveva insieme a Ryan e a sua sorella Amy in una baita/casetta di tronchi nei pressi di Caen.
Fu propri aiutando il padre nel suo mestiere che Ryan sviluppò quelle che in seguito saranno state le sue doti principali come avventuriero: cacciare preparare la cena, fare la legna, muoversi nei boschi per tornare a casa da soli, costruire trappole e piccole strutture per il contenimento o per il trasporto degli animali.A seguito dei tragici eventi che coinvolsero il villaggio di
Caen a causa degli uomini di
Lord Albert, Ryan e Amy restarono orfani e vennero affidati ad un mercante di legname originario del vicino villaggio di
Willcox: da quel momento in poi, Ryan aiutò il suo nuovo genitore adottivo nei suoi affari.Nel 515 il Mercante iniziò ad ammalarsi, di una malattia progressiva molto debilitante. I suoi viaggi, che si erano fatti estremamente frequenti e faticosi, dovettero interrompersi, ma si capiva che lui si sentiva in colpa per questo, e che si logorava per qualche ragione. Per di più a Willcox ci furono un paio di episodi un po' inquietanti (come se ci fosse un giro di gente strana attorno a casa sua), che il Mercante volle minimizzare, ma in seguito ai quali decise che fosse giunto il momento di ritirarsi in una piccola proprietà della sua famiglia nel Ducato di Krandamer, assieme alla figlia adottiva. Al figlio fece invece un discorso "da uomo a uomo".
Gli spiegò di appartenere ad un'organizzazione che opera di nascosto per combattere contro degli uomini malvagi che tramano nell'ombra per sovvertire la pace e la giustizia nel Ducato. Questi malfattori erano anche responsabili del massacro di
Caen, e già in passato loro padre li aveva combattuti, finchè non ne era stato ucciso. Di questa organizzazione faceva parte anche il figlio del Barone di
Anthien, Lord
Albert Keitel, assieme a esponenti della scuola di Magia di Amer e altri uomini importanti.Ryan riceve quindi il sigillo della confraternita della
Rosa Bianca, l'organizzazione che ha giurato di contrastare il malvagio operato di Lord
Albert Keitel e di quelli come lui: assieme al simbolo riceve anche la raccomandazione di non fidarsi di nessuno salvo che degli altri componenti della confraternita. Il sigillo è piccolo e a forma di rosa, d'argento smaltato di bianco.