La storia di Santa Chiara
Paladina dell'Ordine di
Pyros, Chiara Oppenheimer visse ed operò ad
Anthien tra il 230 e il 265 p.F., nei primissimi e tormentosi anni di vita del
Granducato di Greyhaven.
Giovanissima scelse di consacrare la vita al Dio della Verità, e si impegnò a combattere ingiustizie e blasfemie, ovunque ci fosse bisogno di intervenire. In particolare è passata alla storia per alcune imprese eroiche nelle terre a nord est di
Anthien, tradizionalmente gravate da oscure maledizioni.
Secondo la tradizione dopo la sua morte, avvenuta tragicamente in missione proprio in quelle zone, Chiara comparve in sogno a molte persone, invitandole ad abbandonare il loro villaggio. Molti seguirono il suo consiglio e quando, poco dopo, effettivamente qualcosa di terribile si abbattè su quelle poche case, si iniziò a gridare al miracolo.
Da allora Santa Chiara è venerata come la Consigliera dei Buoni Sogni, e la Protettrice degli Innocenti.
La statua e il sepolcro
Alle spalle dell'altare, nella piccola cappella a lei dedicata, c'è una statua in marmo bianco di Santa Chiara. Secondo l'iconografia classica di Santa Chiara, nella statua la giovane è raffigurata in piedi, con la spada al fianco ed i capelli sciolti sulle spalle. Nella mano sinistra tiene una piccola fiammella, la mano destra è posata sul cuore. Ogni giorno le donne appartenenti alla Gilda dei Tintori di
Anthien tradizionalmente portano fiori freschi e si prendono cura della pulizia della cappella.
Il sepolcro di Santa Chiara non si trova invece ad Anthien bensì in una zona piuttosto impervia nel nord est della baronia, là dove la Santa ha trovato la morte.
Curiosità
Al tramonto del 9 agosto
517,
Sir Steven DeRavin conduce
Solice a visitare la chiesetta di Santa Chiara, che lui definisce il più bel luogo di culto di tutta Anthien.
La fanciulla è molto colpita dalla semplice spiritualità emanata dal luogo sacro, e si raccoglie in preghiera.
Vita, morte e miracoli di Santa Chiara
La vita
Paladina dell'Ordine di
Pyros, Chiara Oppenheimer visse ed operò ad
Anthien tra il 230 e il 265 p.F., nei primissimi e tormentosi anni di vita del
Granducato di Greyhaven.
Le opere più note di Santa Chiara si sono svolte nella zona oggi nota come le
Parole d'Oro.
Già parecchi anni prima della sua nascita, l'area dell'antico villaggio di Innsbouche era stata allagata attraverso la costruzione di una diga. I motivi di tale inabissamento sono avvolti dal mistero, ma sembra che l'amministratore turniano dell'epoca,
Iulius il Pio, avesse deciso di sigillare per sempre qualcosa di maligno che contaminava sin dall'epoca dei
Khan tutta la zona.
Anni dopo, con l'istituzione del Ducato di
Amilanta e il cambio della guardia nell'amministrazione territoriale, l'area intorno il lago artificiale di Sedna si ripopolò, furono fondati alcuni villaggi e costruita la torre che oggi è la dimora di Lord
Wilhelm Keitel.
In breve ricominciarono a verificarsi episodi strani, preoccupanti. Persone assalite da uno strano male, che le portava alla pazzia, attraverso visioni e incubi tremendi, fino ad un delirio violento e aggressivo che culminava con la morte.
Chiara fu inviata, insieme ad un paio di confratelli, a indagare su una situazione che sembrava sempre più pericolosa. Scoprì che la Chiesa della Luce non era l'unica ad essersi interessata alle strane caratteristiche del posto, e dovette combattere ripetutamente con adoratori delle tenebre,
Ruhinura e
Sekmeth, che erano riusciti a circuire il Signore del luogo e piegarlo ai loro fini.
La morte
Nel corso di un combattimento con un campione Ruhinura conosciuto come
Il Maglio del Buio, i suoi compagni morirono, mentre lei, ferita, si rifugiò in uno dei villaggi e venne protetta dalla gente del posto, che la nascose.
Ma proprio allora per la giovane Chiara iniziarono gli incubi.
Sogni, visioni, terribili creature e voci nella sua mente. Anche lei, come molte persone del villaggio, iniziò a manifestare i segni del contagio. Col passare dei giorni il tempo di veglia diminuiva sempre più, e il sonno portava la Paladina in luoghi lontani, popolati solo da mostri e da alcuni Sperduti come lei, incapaci di ritrovare la via del ritorno.
Già la disperazione stava prendendo il sopravvento, quando la Fede portò la giovane a ritrovare sé stessa, risvegliarsi dal torpore malsano che l'aveva aggredita, e imbracciare la spada per l'ultima volta contro i nemici della Luce.
In un combattimento memorabile Santa Chiara riuscì a sconfiggere il Maglio del Buio. Ella stessa tuttavia perì in seguito alle ferite riportate.
Il suo corpo riposa nella casupola dove era stata accolta quando era ancora in vita, ferita. Lì fu eretto un piccolo altare in suo onore.
I miracoli
La santità di Chiara emerse prepotentemente poco tempo dopo la sua morte.
Molti di quanti iniziavano a cadere nelle maglie del contagio, e venivano raggiunti dalle prime visioni che li avrebbero in breve condotti alla pazzia, raccontano di aver incontrato proprio lei, Chiara, con una fiamma di Pyros in mano, là nelle lande più sperdute e oscure dei loro incubi. E grazie alla luce di Chiara erano stati ricondotti alla salvezza e alla sanità mentale.
Le visioni di Santa Chiara tra la gente dei villaggi delle
Parole d'Oro continuarono nel corso degli anni, fino a quando, una cinquantina d'anni dopo la sua morte, ella apparve contemporaneamente in sogno a tutti gli abitanti del villaggio più vicino alle acque del lago, dove riposava il suo stesso corpo.
Con una mano sul cuore e la fiamma nella mano, la giovane santa implorò le genti del posto di lasciare le loro case e fuggire. Subito, immediatamente, prima dell'alba.
Molti seguirono il suo consiglio e, destatisi nel cuore della notte, si allontanarono con le loro poche cose, con gli asini, qualche capretta. Altri invece decisero di restare.
E qualche ora prima dell'alba, quando la luna era già tramontata e l'occhio di Pyros era ancora lontano, un'onda formidabile e improvvisa si levò dal lago, abbattendosi violentemente sul villaggio e spazzandolo letteralmente via.
Tutti quelli che erano rimasti morirono, le case si sgretolarono e soltanto poche mura rimasero in piedi.
Nessuno sa cosa accadde, che cosa causò quell'onda incredibile. Tuttavia le persone del villaggio lasciarono per sempre quella zona. Alcune si trasferirono in quello che oggi è l'unico villaggio alle Parole d'Oro, altre andarono ad Anthien, dove per la maggior parte entrarono nella confraternita dei tintori.
Ed è lì che edificarono la chiesa di Santa Chiara.
Molte altre storie si raccontano sul conto della giovane Santa, riguardo il suo dono di apparire in sogno ai derelitti per metterli in guardia da pericoli imminenti.