La Marca di Havel


Gisela



Gisela Drengot


per la sig.ra Hania***
presso la famiglia Drengot

Cara Hania,
� passato del tempo da quando la tue fanciulla � arrivata al convento , mi hai chiesto di prendermi cura di lei, come ho fatto con te.
Ricordo con nostalgia il tempo della giovinezza quando studiavamo insieme; Nostro Signore Eos � stato buono con noi, soprattutto con te, sai a cosa mi riferisco .
Spero che non avrai insegnato nulla alla piccola e curiosa Gisela ... ma non mi sembra! Ho fatto delle indagini personali !
Scusa non che non mi fidi di te , ma la prudenza non � mai troppa.
Gisela , come tu mi dicevi � molto riservata ,non riesce a parlare apertamente di ci� che sente, qualcosa la strugge, vedo un ' ombra che la opprime e che non le permette di dedicare tutta se stessa alla fede come vorrebbe.
Ma sono certa che ci riuscir�! � forte e tenace!
Da poco divide la stanza con una giovane ragazza, pi� estroversa... chiss� forse riuscir� ad aprirsi.
Non ti chieder� cosa affligge il suo cuore... ma puoi chiarirmi una situazione che non riesco a capire: Pochi giorni fa la sorella pi� grande di Gisela � venuta al convento per farle visita insieme al marito. Credo che l'evento non sia stato gradito... percepivo tensione ... Gisela , dopo la loro venuta, ha passato tutta la giornata in chiesa a pregare ed ha rinunciato ad entrambi i pasti giornalieri...
Alle mie domande ha risposto evasivamente , come sempre.

Aiutami ad aiutarla
Aspetto tue notizie
Sia fatta la volont� di Eos

Madre Finnis



...Povera Madre Finnis!
Non pu� capire il dramma di Gisela
� iniziato tanto tempo fa ....in un assolato giorno d'agosto, quando il signor Drengot ha presentato alla figlia maggiore il suo futuro sposo. Ma gli occhi del giovane non erano per la bella Margaret ma per la timida Gisela
Infausto quel giorno. Da allora non ha fatto che piangere... e i suoi occhi brillanti ...si sono spenti. L'amore la struggeva.
"Bambina mia, il tuo amore � peccaminoso!....Eos nostro signore ti vede ed � in collera con te ..... tu non puoi amarlo....Dimenticalo...Non pensi a tua sorella?.... Se lo sapesse !.... Poi lui non ricambia il tuo amore!...."
Ho mentito ma che altro potevo fare? I suoi avevano gi� deciso per lei il convento. Nulla pu� la volont� umana contro il grande disegno di nostro Signore Eos.
Il suo destino era gi� scritto: Gisela in quanto terza figlia di una famiglia nobile ( ma non ricca) non ha diritto a dote al matrimonio.
Solo le braccia di nostro signore Eos possono confortarla. Credo che Gisela sia contenta di vivere in convento forse ,un giorno, come mi ha promesso, prender� i voti, e sar� una suora.
Quando le ho suggerito la via della fede per alleviare le sue pene, era felice di abbracciarle... quando � partita aveva il sorriso sulle labbra. Lei che ha sempre sognato libert� , avventura e viaggi (come quelli che legge nei libri) ora chiude il suo mondo tra quattro mura.
Possa Eos illuminare la tua strada ...bambina mia....