Inviato: 03/10/2007, 20:17
Per quanto mi riguarda il problema è soltanto terminologico.
Quando parlo di "nobiltà minore" intendo quella che si può genericamente definire "aristocrazia": ovvero ciò che distingue un Sir Navon da un borghese (anche ricchissimo) e che gli permette comunque di guardarlo dall'alto in basso, pur essendo Signore soltanto di una piccola torre e quattro case.
Tanto che il buon Andrè, se un domani riuscisse ad impalmare la Baronessina di Laon, farebbe sì un gran bel colpo, ma non solleverebbe lo scandalo che, a suo tempo, aveva sollevato il fidanzamento della nobildonna con il "borghese" Larsac.
A me personalmente sta benissimo fissare una linea di demarcazione tra Baroni e Signori. Nobiltà "vera" da una parte e aristocrazia (o nobiltà minore) dall'altra.
L'importante è che ci sia un'altra linea di demarcazione, anch'essa molto marcata, tra aristocratici e borghesi. I cavalieri, i baronetti, i Signori, SIEDONO al tavolo da pranzo dei Nobili.
I mercanti, i borgomastri, i capi delle guardie civiche, i ricchi latifondisti & Co. NON SIEDONO al tavolo dei Nobili, se non in circostanze eccezionali.
Nota bene: quando parlo di Signori, intendo gente che ha una signoria a titolo perpetuo e magari da generazioni, ASSOLUTAMENTE NON personaggi che amministrino territori, di qualsiasi estensione e importanza, "in vece" del loro Barone.
Ad es. mentre Lord Dillon era Signore di Flavigny, Mastro Pepper, che ha ricevuto dal Barone di Sarthe l'incarico di amministrare la signoria del defunto Dillon, NON ha alcun titolo per sedere a tavola di chicchessia. E' solo un amministratore, un gestore, un "dipendente" che svolge un importante incarico per conto del Barone, nulla di più.
Spero di essermi spiegata!!
Ciao ciao,
Anna
Quando parlo di "nobiltà minore" intendo quella che si può genericamente definire "aristocrazia": ovvero ciò che distingue un Sir Navon da un borghese (anche ricchissimo) e che gli permette comunque di guardarlo dall'alto in basso, pur essendo Signore soltanto di una piccola torre e quattro case.
Tanto che il buon Andrè, se un domani riuscisse ad impalmare la Baronessina di Laon, farebbe sì un gran bel colpo, ma non solleverebbe lo scandalo che, a suo tempo, aveva sollevato il fidanzamento della nobildonna con il "borghese" Larsac.
A me personalmente sta benissimo fissare una linea di demarcazione tra Baroni e Signori. Nobiltà "vera" da una parte e aristocrazia (o nobiltà minore) dall'altra.
L'importante è che ci sia un'altra linea di demarcazione, anch'essa molto marcata, tra aristocratici e borghesi. I cavalieri, i baronetti, i Signori, SIEDONO al tavolo da pranzo dei Nobili.
I mercanti, i borgomastri, i capi delle guardie civiche, i ricchi latifondisti & Co. NON SIEDONO al tavolo dei Nobili, se non in circostanze eccezionali.
Nota bene: quando parlo di Signori, intendo gente che ha una signoria a titolo perpetuo e magari da generazioni, ASSOLUTAMENTE NON personaggi che amministrino territori, di qualsiasi estensione e importanza, "in vece" del loro Barone.
Ad es. mentre Lord Dillon era Signore di Flavigny, Mastro Pepper, che ha ricevuto dal Barone di Sarthe l'incarico di amministrare la signoria del defunto Dillon, NON ha alcun titolo per sedere a tavola di chicchessia. E' solo un amministratore, un gestore, un "dipendente" che svolge un importante incarico per conto del Barone, nulla di più.
Spero di essermi spiegata!!
Ciao ciao,
Anna