Schiavitù e Ambientazione
Inviato: 04/11/2009, 13:24
Sto leggendo le varie nuove voci, sulle Divinità ecc, tutte ben fatte.
Casualmente (o forse non tanto casualmente) mi sono trovato però a divagare su un aspetto dell'ambientazione molto più "terra terra".
Riflettevo sul fatto che un elemento come la schiavitù (esistenza, tolleranza, abolizione) è stato sempre centrale storicamente nella storia dei popoli e delle nazioni, qualcosa di estremamente caratterizzante.
E mi sono reso conto di non avere le idee molto chiare su come funzioni su Sarakon, o meglio non mi ci ero mai soffermato.
O meglio ancora, stranamente il mio PG non ci si era mai soffermato.
Vorrei fare il punto della situazione, quindi, per chiarirmi le idee, soprattuto per capire alcuni piccoli dettagli, che secondo me sono il sale di una ambientazione.
Rispondetemidove ho dei dubbi e correggetemi dove sbaglio.
A Greyhaven la schiavitù è stata abolita da pochi anni (496), ma si dice che di fatto è ancora applicata in diversi feudi.
"Si tratta di una legge di epoca turniana, inserita nello statuto del 229 e abrogata nel 496 dal Granduca Harald Bjorgson ma di fatto ancora applicata in alcuni feudi."
Vorrei capire se quest'ultima precisazione serve solo a rendere compatibile il Ducato di Benson (dove c'è ed è diffusa), oppure ammette che esiste ancora in diverse zone di tutto il Granducato.
E in quest'ultimo caso, con "di fatto", se si intende che persiste sotto mentite spoglie (tipo servitù della gleba) o tout court, ovvero ancora non sia applicata l'abrogazione del Granduca.
Naturalmente do per scontato che qui si stia parlando di schiavismo in senso lato (ridurre in schiavitù civili rapiti o soldati nemici sconfitti).
Perchè distrattamente si può considerare come schiavo anche un condannato alle galee o alle miniere, forme di "schiavitù" a tempo o indeterminato che invece immagino non siano toccate dall'abrogazione.
A Delos la schiavitù esiste ed è diffusa.
E si tratta di quella classica: "la maggior parte di loro è costituita da prigionieri di guerra (per le guerre ufficiali) o da poveri nomadi rapiti venduti dagli spietati mercanti di schiavi del Sultanato o del Ducato di Benson".
Per inciso, mi sembra perfettamente in linea con l'ambientazione deliota, ad esempio immagino che a tutti i remi delle navi siano incatenati schiavi (e galeotti).
Naturalmente si cita anche qui (non casualmente) Benson, oltre al Sultanato (altro paese schiavista).
Per concludere, volevo specificare che non è una semplice curiosità la mia.
E' che sentivo il bisogno di chiarirmi l'idea sull'argomento.
Peraltro credo sia un aspetto fondamentale dell'ambientazione, che forse abbiamo sottovalutato (parto dalla mia esperienza, io l'ho sottovalutato).
Forse dovrebbe impattare di più, prima di tutto sull'esperienza dei singoli PG.
Ma forse anche, e soprattutto, sull'ambientazione in generale.
In teoria il mercato degli schiavi dovrebbe essere il più lucroso ed importante, almeno al di fuori del Granducato (o di buona parte di esso).
Quali sono le rotte di questo traffico?
Il mare e le navi ad esempio credo dovrebbero essere fondamentali in questo senso: per il trasporto con il commercio, per l'utilizzo diretto ai remi delle galee, per il reperimento tramite razzie.
Anche il ruolo dei nomadi in tutto questo mi sembra importante, non necessariamente come semplici vittime.
Sperando di non aver annoiato con un argomento che interessa e affascina solo me
bye
Casualmente (o forse non tanto casualmente) mi sono trovato però a divagare su un aspetto dell'ambientazione molto più "terra terra".
Riflettevo sul fatto che un elemento come la schiavitù (esistenza, tolleranza, abolizione) è stato sempre centrale storicamente nella storia dei popoli e delle nazioni, qualcosa di estremamente caratterizzante.
E mi sono reso conto di non avere le idee molto chiare su come funzioni su Sarakon, o meglio non mi ci ero mai soffermato.
O meglio ancora, stranamente il mio PG non ci si era mai soffermato.
Vorrei fare il punto della situazione, quindi, per chiarirmi le idee, soprattuto per capire alcuni piccoli dettagli, che secondo me sono il sale di una ambientazione.
Rispondetemidove ho dei dubbi e correggetemi dove sbaglio.
A Greyhaven la schiavitù è stata abolita da pochi anni (496), ma si dice che di fatto è ancora applicata in diversi feudi.
"Si tratta di una legge di epoca turniana, inserita nello statuto del 229 e abrogata nel 496 dal Granduca Harald Bjorgson ma di fatto ancora applicata in alcuni feudi."
Vorrei capire se quest'ultima precisazione serve solo a rendere compatibile il Ducato di Benson (dove c'è ed è diffusa), oppure ammette che esiste ancora in diverse zone di tutto il Granducato.
E in quest'ultimo caso, con "di fatto", se si intende che persiste sotto mentite spoglie (tipo servitù della gleba) o tout court, ovvero ancora non sia applicata l'abrogazione del Granduca.
Naturalmente do per scontato che qui si stia parlando di schiavismo in senso lato (ridurre in schiavitù civili rapiti o soldati nemici sconfitti).
Perchè distrattamente si può considerare come schiavo anche un condannato alle galee o alle miniere, forme di "schiavitù" a tempo o indeterminato che invece immagino non siano toccate dall'abrogazione.
A Delos la schiavitù esiste ed è diffusa.
E si tratta di quella classica: "la maggior parte di loro è costituita da prigionieri di guerra (per le guerre ufficiali) o da poveri nomadi rapiti venduti dagli spietati mercanti di schiavi del Sultanato o del Ducato di Benson".
Per inciso, mi sembra perfettamente in linea con l'ambientazione deliota, ad esempio immagino che a tutti i remi delle navi siano incatenati schiavi (e galeotti).
Naturalmente si cita anche qui (non casualmente) Benson, oltre al Sultanato (altro paese schiavista).
Per concludere, volevo specificare che non è una semplice curiosità la mia.
E' che sentivo il bisogno di chiarirmi l'idea sull'argomento.
Peraltro credo sia un aspetto fondamentale dell'ambientazione, che forse abbiamo sottovalutato (parto dalla mia esperienza, io l'ho sottovalutato).
Forse dovrebbe impattare di più, prima di tutto sull'esperienza dei singoli PG.
Ma forse anche, e soprattutto, sull'ambientazione in generale.
In teoria il mercato degli schiavi dovrebbe essere il più lucroso ed importante, almeno al di fuori del Granducato (o di buona parte di esso).
Quali sono le rotte di questo traffico?
Il mare e le navi ad esempio credo dovrebbero essere fondamentali in questo senso: per il trasporto con il commercio, per l'utilizzo diretto ai remi delle galee, per il reperimento tramite razzie.
Anche il ruolo dei nomadi in tutto questo mi sembra importante, non necessariamente come semplici vittime.
Sperando di non aver annoiato con un argomento che interessa e affascina solo me

bye