Myst

Leggendo il blog di Solice, in cui si accenna alla posizione della Chiesa nei confronti di certe competizioni da torneo, e ripensando ad altre situazioni mi sono reso conto che, almeno per me, la "questione" duelli rimane molto fumosa.

Temo per la verità che, forse per comodità, non l'abbiamo mai voluta affrontare esplicitamente e direttamente.
Ma, secondo me, dovrebbe essere una questione abbastanza centrale, per una società simil-medievale, fantasy o meno.
Sia se fossero molto diffusi e ben codificati (di gran lunga la soluzione che preferirei, ma sono gusti personali) sia se fossero banditi, sanzionati e clandestini.
In entrambi i casi occorrerebbe spiegare bene il ruolo e la posizione della Chiesa, che secondo me risulterebbe problematico (pur in maniera forse minore) anche nel secondo caso.

Al momento, come detto, l'ambientazione sorvola un po' sulla questione, e certo potremmo continuare così, ignorando più o meno il problema.
Ma sinceramente comincio a vedere la cosa un po' come incompleta, e a rischio contraddizioni.

Da parte mia, se servisse, mi offro di presentare un possibile codice di condotta, ove mai servisse, una volta chiarita la questione.


bye

Bato ha scritto:Leggendo il blog di Solice, in cui si accenna alla posizione della Chiesa nei confronti di certe competizioni da torneo, e ripensando ad altre situazioni mi sono reso conto che, almeno per me, la "questione" duelli rimane molto fumosa.

Concordo che sia giusto affrontare il problema. Fortunatamente i tornei sono abbastanza scollegati, e la posizione della Chiesa è in quel senso quasi obbligata.

Ben altra cosa è la regolamentazione dell'offesa e dell'onore che merita un discorso a parte: stamane c'è stata una eloquente chat in merito che vede d'accordo Matteo, Anna, GM e me e che riassumo in queste linee-guida di massima (per quanto riguarda Greyhaven):

- divieto legale e religioso, per qualsiasi popolano, di esigere una riparazione con il sangue

- diffusione di tale pratica, in modo comunque non rigidamente codificato, negli ambienti nobiliari: il duello è spesso un modo per risolvere controversie (vedi sotto) e in questo caso, nei feudi in cui è contentito, la sua risoluzione assume valore indirettamente legale (nel senso che lo sconfitto si impegna a rinunciare alle sue ragioni). Tale duello può avvenire tra pari (es. barone-barone, cavaliere-cavaliere) o tra impari (es. cavaliere-conte), in quest'ultimo caso il nobile di rango più alto ha la facoltà di partecipare di persona o di nominare un campione per rappresentarlo, o di rifiutare (vedi sotto)

- eventuali rifiuti vengono presi in modo anche molto diverso da feudo a feudo: nei feudi piu' vicini alla chiesa, che vieta formalmente tale risoluzione, non è considerato umiliante: in altri luoghi può nuocere grandemente alla reputazione del nobile o del cavaliere.

- impossibilità reale da parte della chiesa di proibire tale consuetudine, visto che i nobili che lo autorizzano hanno il controllo territoriale del territorio e la chiesa in questo senso amministra consigli, non ordini. L'accettazione del duello è spesso un consiglio che viene rifiutato, a favore di altri invece ben accetti anche in virtù di tale rifiuto.

- vi sono comunque differenze anche sostanziali tra feudo e feudo (nel mio caso, a Krandamer sono molto più frequenti che non a Greyhaven): prima di uscire da quanto detto sopra, comunque, si consiglia di riflettere molto bene sulle implicazioni che una condotta molto diversa dagli esempi forniti potrebbe avere sulla chiesa del posto e, in generale, sui rapporti con gli altri paesi: si consiglia inoltre sempre di consultarsi con il master del Ducato di competenza e/o con il master della campagna.

- modalità di duello: non sono "a primo sangue" salvo risoluzione espliticita e condivisa da parte di entrambi. Formalmente, i duelli sono da intendersi "a grazia chiesta e concessa". In altre parole, il duello finisce non appena uno dei due perde i sensi/muore o decide di chiedere la grazia, o di accettare quella concessa dall'avversario.

Posto anche un esempio di "caso estremo" e surreale: due baroni particolarmente taccagni che duellano per una pecora per evitare la penosa situazione di doversi presentare dalle guardie piangendo per un problema di così bassa lega

"Barone di X, quella pecora è mia".
"Non mi sembra proprio: pascolava nel mio campo, ergo è mia"
"Dubitate quindi della mia parola?"
"La vostra parola non ha valore qui: il vostro confine finisce la, la pecora lo ha oltrepassato ed ora è qui. Tornate a casa e beveteci su"
"NON TOLLERERO' UN SIMILE AFFRONTO!"

(duello)

Mi sembra coerente con quanto finora giocato (vedi Padre Francesco).