Dubbio: evocazione negromanzia e sortilegio

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Annika
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Dubbio: evocazione negromanzia e sortilegio

Messaggioda Annika » 18/02/2004, 17:05

Le regole attuali prevedono che le abilità Evocazione Negromanzia e Sortilegio siano disciplinate in modo diverso rispetto a tutte le altre.

Ripeto il regolamento per chi non se lo ricordasse:
Cdb 20 e CP 2, in più il totale dei punti in tutte e tre non può superare i 50, e anzi, nel valutare il costo di incremento di una delle tre si deve fare sempre la somma di tutte e tre. Ad esempio, se io ho 10 in sortilegio e 20 in evocazione e voglio alzare sortilegio da 10 a 11 non lo pago normalmente 4 punti (abilità cp 2 da 10 a 11) ma lo paghero' come se lo stessi alzando da 30 a 31, ovvero, se non sbaglio, 8 punti.

Questa regola sui generis, oltre ad essere un provvedimento "anti power player", era nato quando le tre abilità erano qualcosa di "sovrannaturale" e venivano direttamente consumeta nel lanciare incantesimi. Erano quindi "abilità speciali" a tutti gli effetti.

L'attuale regolamento prevede che il costo speso dal mago sia tutto :dmage: :dmage: in termini di Potere Magico, e prevede anche che possano esistere studiosi di Evocazione, Negromanzia e Sortilegio "teorici", privi di Potere Magico e quindi della possibilità di lanciare incantesimi.
In quest'ottica, se dunque Evocazione, Negromanzia e Sortilegio sono abilità legate alla "conoscienza" della magia, e non al suo impiego, mi chiedo quanto abbia ancora senso questa distinzione rispetto alle altre abilità e se, al contrario, un mago completo non sia proprio quello che si intende, almeno un po', anche dei rami della magia che non pratica.
Un guerriero infatti, per essere completo, deve conoscere molte armi. Perchè un mago non può studiare anche altri rami della ricerca magica?

Aggiungo anche che la differenza tra le tre scuole dovrebbe essere più di ambientazione che di regolamento, mentre il fatto che un mago con 40 a negromanzia, per raggiungere 11 a sortilegio debba calare di 1 il suo punteggio in negromanzia mi ricorda tristemente i maghi di D&D che si scordavano gli incantesimi! :)

Ci aggiungo invece che l'altra sera, parlando con Matteo, dicevamo che sarebbe interessante caratterizzare le varie scuole di magia e le "cartuccele" in modo generale e univoco, in modo da evitare che compaiano dal nulla i Berusk con incantesimi incredibili scarabocchiati sulle tovaglie delle bettole. Ma qui il discorso si farebbe più ampio e lo rimando, semmai, al seguito di questa discussione!

Attendo commenti e SOPRATTUTTO un intervento autorevole dell'Occultologo che dica la sua! :)

Anna
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Wayward Son
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Messaggioda Wayward Son » 19/02/2004, 11:17

sono d'accordo.

A me ora come ora, fa anche schifo che il punteggio di evo, nec o sor si sommi al potere magico al momento di tirare l'incantesimo.

Però è bene pensarci perché facendo ciò... il power player vero non si metterebbe NIENTE in una di queste abilità e alzerebbe solo il PotM. In effetti il Sacerdote o il Paladino possono esistere anche senza Teologia... e farebbe schifo almeno nella stessa misura.

Direi che il punteggio in evo o in nec o sor possono servire per capire/studiare gli incantesimi. In questo modo il mango senza nulla in quelle abilità col cazzo che impara gli incantesimi (che a questo punto potrebbero avere un punteggio legato all'apprendimento...)
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