PROPOSTA: danni e ferite

Introduzione al sistema Myst e discussioni sui vari capitoli che compongono il manuale di gioco: consigli, idee, aggiunte e modifiche.

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Annika
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PROPOSTA: danni e ferite

Messaggioda Annika » 19/10/2003, 10:40

Stanotte ho pensato una cosa, e ora ve la sottopongo! :drinking:

In attesa di trovare una sistemazione definitiva al capitolo "danni e ferite", visto che l'attuale situazione non mi sembra funzionare più di tanto (un miscuglio di troppe regole diverse), propongo qui una misura "transitoria" che forse potrà piacere.
Lo scopo di questo regolamento è di permettere a malato e medico di partecipare al processo di guarigione, che sarà meno automatico di quanto non sia adesso e, spero, un po' più divertente.

I punti salienti della proposta sono:

1. Le ferite sugli arti si guariscono di 1 PD al giorno, se non subentrano infezioni.

2. Le infezioni, oltre a rischiare di provocare spiacevoli conseguenze (es. cancrena), hanno come effetto principale quello di rallentare la guarigione delle ferite gravi sugli arti. In quest'ottica sarebbe forse da sperimentare un ingentilimento dei tiri "per non svenire" sul globale, visto che i grandi cambiamenti occorsi in altri campi hanno già da soli diminuito la loro utilità (sembra complicato, ma lo spiego sotto!).

3. I Malus che si applicano al PG corrispondono al totale dei PD sul globale per tutte le azioni fisiche.

4. Dal globale, finchè le ferite sono "aperte", non si può guarire più di 1 PD al giorno (anche se ho più ferite aperte contemporaneamente).

5. In questo modo resta comunque uno sbilanciamento tra globale e arti, perchè gli arti, nonostante infezioni e tutto, guariranno prima del globale.

6. Mentre la ferita, anche grave, si chiude in una decina di giorni al massimo, per più tempo il fisico resta "debilitato". Questo significa (al di là dei Malus pesanti) che il PG è debole, pallido, con ancora un po' di febbre, dimagrito, smunto, insomma che, anche se la ferita è "chiusa" il suo corpo sta ancora attraversando un periodo difficile.

7. Mentre con le regole attuali questa convalescenza è automatica, ovvero è sempre uguale ad 1 passetino al giorno qualunque cosa accada, la mia proposta è quella di rendere VARIABILE questo processo di guarigione, permettendo che, solo e soltanto "a ferite chiuse", ogni giorno il PG possa migliorare sul globale di un numero variabile di PD.


LE DOMANDE E LE MOTIVAZIONI

- Di quanto dovrebbe guarire un personaggio sul globale, una volta che le sue ferite sono chiuse?

La mia idea di partenza (da sperimentare e discutere) sarebbe di guarire di 1d4 al giorno sul globale, che possono avere dei bonus se c'è nei paraggi un medico che somministra medicine ricostituenti (per es. +2 fisso), oppure dei malus se il personaggio, invece di starsene riguardato, cominia a fare lo spavaldo e se ne va in giro (in tal caso più di 1PD non puoi migliorare, perchè bisogna stare riguardati). Luca suggeriva di dare 1-4 punti di disrezoinalità al Master e togliere il tiro di dado, anche quello può andare bene, questione di gusti. Cmq la scala di grandezza dovrebbe essere questa.

- Perchè mai bisogna far guarire più velocemente i punti sul globale (anche se solo a ferite chiuse) e non al ritmo di 1 PD al giorno come adesso?

I motivi sono più di uno. Il primo, più importante, è di carattere di gioco: mentre una convalescenza "sofferta" col pg sull'orlo della fossa è divertente da giocare, una lunga e ormai "meccanica" convalescenza in cui tutto è già scritto e si tratta solo di non giocare per qualche sessione è noiosa.
L'altra ragione è che così si dà valore alle scelte del personaggio ferito, che adesso non può fare nulla di discrezionale, mentre in un regolamento del genere potrebbe farlo.

Esempio banale: Mimmo, ferito gravemente, si fa 10 giorni di relusione finchè le ferite non gli si chiudono. Finalmente le ferite dagli arti si chiudono e il poveretto tira un respiro di sollievo. Gli restano però 20 PD sul globale, segno che, anche se le ferite sono chiuse, il suo fisico è ancora molto molto debilitato.
A questo punto, con le regole attuali, tu sai perfettamente che per 20 giorni ti trascinerai davanti dei malus sempre minori, qualunque cosa tu faccia. E' solo il tuo buon cuore a farti stare più o meno attento a curarti, non cambia nulla in termini materiali.
Con le regole nuove proposte tu, Mimmo, puoi decidere se stare riguardatissimo e farti curare come si deve (e allora magari dopo un paio di giorni invece che avere 20 sul globale hai 12, e insomma stai meglio davvero) oppure andare in giro e fare il cretino (e in tal caso non puoi sperare di migliorare più del minimo PD al giorno).

- Sul piano "realistico" tutto questo come si colloca?

Si colloca lateralmente. Nel senso che in teoria la guarigione "lenta" dovrebbe avvenire quando un personaggio è in condizioni "critiche", mentre poi, superato il momento peggiore, dovrebbe un po' velocizzarsi. Con le regole attuali (non extended con i numeretti) si verifica spesso un paradosso: se ho più ferite aperte, sul globale mi posso cancellare anche più di un punto, mentre se le ferite sono tutte chiuse non posso sperare di togliermene più di uno. Secondo me dovrebbe essere il contrario: finchè ho ferite aperte il globale più di tanto non può migliorare (già è tanto se non peggiora), mentre dopo, superata la fase critica, deve fare la differenza il fatto di esssere curati meglio o peggio, e di stare a riposo e così via, ma in linea di massima si può guarire anhe più in fretta.

- Che era quel discorso strano sui tiri per non svenire, che non l'ho capito?

Il problema dei tiri per non svenire è un'altra storia, e tocca solo marginalmente questa proposta. Per questo costituisce una ipotesi accessoria che si sposerebbe bene sia con il regolamento delle infezioni che con il nuovo sistema di penalità "violente".
Lo spiego in due righe ma non quantifico ancora, perchè andrebbe ben bilanciato e bisogna pensarci sopra.
Il tiro per non svenire è di solito piuttosto difficile (per le ferite gravi) perchè, in passato, ha svolto la funzione di "freno a mano" per i personaggi abituati a combattere in qualsiasi condizione, anche già ridotti ad un colabrodo. Nessuno si arrendeva mai e quindi, in certe situazioni, bisognava che il PG svenisse per farlo smettere di combattere.
Adesso, coi malus che ci stanno (e che sono molto più forti) io credo che questo abbia meno senso, visto che il combattimento fino a perdere i sensi viene già interrotto prima dall'impossibilità a reggersi in piedi e/o muoversi.
Per questo io ritoccherei un pochino (ma di poco, giusto 3 o 4 caselle) la difficoltà per non svenire, rendendo più facile restare coscienti.
Questo sarebbe anche utile per il regolamento delle infezioni perchè lascerebbe più ampia la finestra in cui le infezioni rallentano la guarigione sugli arti delle ferite, ma nello stesso tempo non conducono troppo inesorabilmente alla cancrena. Infatti anche lì si utilizza quello stesso parametro. In generale se la difficoltà scorresse verso il basso di qualche casella sarebbe meglio (anche se, ovviamente, non necessario, tutto dipende dal tipo di connotazione che si vuole dare a queste cose).

RISULTATO DELLA PROPOSTA:

Tutta questa prpoosta (che a scriverla così sembra lunghissima ma in verità sono due cretinate) porterebbe a far sì che la prima parte del processo di guarigione (quello "a ferite aperte") sarebbe piuttosto lungo e pericoloso, e comunque sia il personaggio con le ferite aperte dovrebbe stare molto attento (infatti se fa lo sgargiulo rischia di nuovo l'infezione, che non è una cosa bella).
La seconda parte del processo di guarigione (quello "a ferite chiuse") è molto più variabile di adesso come durata, e diventa sensibilmente più corto se il personaggio viene curato bene e sta riguardato, mentre resta lungo se il personaggio, per qualsiasi ragione, fa il cretino.
Il mestiere di medico acquista sempre più dignità e si presentano molte scelte che anche il malato può fare, per gestire la sua convalescenza nel modo che reputa migliore.

Intanto ve la butto lì, fatemi sapere che cosa ne pensate!

Anna
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Re: PROPOSTA: danni e ferite

Messaggioda DarkAngel » 19/10/2003, 13:21

Annika ha scritto:Stanotte ho pensato una cosa, e ora ve la sottopongo! :drinking:


In parole povere, sono le vecchie regole (ovvero quelle attualmente sul manuale) con la differenza che invece di guarire di tanti PD sul globale quante sono le ferite aperte, guarisci solo di 1 PD. Giusto?


La cosa che mi piace rispetto ad ora è sicuramente che chi incassa un botto di ferite insieme resterebbe piu' debilitato (quattro ferite da 3 sparse per il corpo provocherebbero una differenza notevole dei malus dopo 3 giorni).

La cosa che mi piace meno e' che purtroppo non si risolve il problema della singola ferita enorme, che viene trattata esattamente come prima: inoltre a me piacerebbe un sistema di recupero particolarmente veloce per le ferite di piccolo calibro (mettiamo da 1 a 3), mentre tartasserei pesantemente quelle pesanti, che considero tutto sommato "rare" e "gravi": in tal modo 4 ferite da 3 ti portano a penalità piu' lunghe e piu' debilitanti di una singola ferita da 5, il che non mi fa impazzire. Son d'accordo sul discorso di massima del corpo debilitato e della febbre nel caso delle molteplici ferite, ma il problema della feritona e' che proprio non si rimargina, anche se curata bene, serve proprio una cifra di tempo in piu' rispetto alla ferita piccola o non grave.

Insomma, non mi fa impazzire il fatto che questo influenzi piu' il PG che si fa poche (lievi) ferite distribuite rispetto a quello che si fa la singola spanzata, la cui condizione rispetto ad ora resta invariata: per come la vedo io il primo e' invece da velocizzare e da far tornare il prima possibile sano, mentre e' il secondo quello su cui accanirsi, visto che tra l'altro capita raramente di avere il feritone ed e' pure bello che ti provochi un po' di sano stop.

P.S.: per feritone io intendo da 5-6 in su diciamo, per la testa da 4 in su (3 alla testa lo considero in modo intermedio, mi piace l'idea che sia una ferita problematica ma non che ci vogliano settimane per tornare sani come e' successo a Amras).
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Messaggioda Annika » 19/10/2003, 14:14

In parole povere, sono le vecchie regole (ovvero quelle attualmente sul manuale) con la differenza che invece di guarire di tanti PD sul globale quante sono le ferite aperte, guarisci solo di 1 PD. Giusto?


Non proprio. Diciamo che la grande discriminante sarebbe quella di distinguere tra le situazioni in cui hai delle "ferite aperte" e quelle in cui le ferite sono tutte chiuse.
Probabilmente non ho spiegato bene questo punto, che a mio parere è la cosa diversa da adesso. Le ferite sono lente a guarire quando sono "aperte", ovvero non sono ancora rimarginte sull'arto, mentre possono velocizzarsi anche molto nella cura quando sono richiuse, ovvero sull'arto ho cancellto tutti i danni.

Quello che dici, delle tante ferite piccole che ti debilitano più di una grossa, a occhio (se ho fatto bene i conti! :) ) non è vera. Le ferite piccole infatti non si infettano praticamente mai e quindi, dopo il primo giorno (o i primi due-tre giorni) dagli arti scompaiono, permettendoti di guarire velocemente anche dal restante globale.
Invece una ferita grande molto più facilmente si infetta, e questo (quando non provoca addirittura peggioramenti molto pericolosi), comunque rallenta in modo significativo la guarigione sull'arto. Di conseguenza anche sul globale le ferite inizieranno a chiudersi dopo.

A occhio, con il regolamento delle infezioni in funzione, le ferite grandi mi sembrano già pesantemente castigate, poi non lo so... volendo si può anche cambiare il meccanismo, però già mi sembra che ci sia molto di cui piangere se ti arriva una ferita grave e si infetta...

Ragioniamoci sopra e facciamo qualche prova, cosi' vediamo cosa è meglio! :)

Anna
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Messaggioda DarkAngel » 19/10/2003, 19:42

Annika ha scritto:
In parole povere, sono le vecchie regole (ovvero quelle attualmente sul manuale) con la differenza che invece di guarire di tanti PD sul globale quante sono le ferite aperte, guarisci solo di 1 PD. Giusto?


Non proprio. Diciamo che la grande discriminante sarebbe quella di distinguere tra le situazioni in cui hai delle "ferite aperte" e quelle in cui le ferite sono tutte chiuse.




Nel caso di 3 ferite aperte, guarisco di 1 PD al giorno sul globale (2 PD al giorno in meno rispetto alle regole attuali).
Nel caso di 1 ferita aperta, guarisco di 1 PD al giorno sul globale (come le regole attuali).

Questo indipendentemente da cio' che avviene dopo, a ferite chiuse, e indipendentemente dalla gravità delle ferite e/o da possibili infezioni. Giusto?
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Messaggioda Annika » 19/10/2003, 19:57

Questo indipendentemente da cio' che avviene dopo, a ferite chiuse, e indipendentemente dalla gravità delle ferite e/o da possibili infezioni. Giusto?


Teoricamente si', ma non è certo la cosa più importante: se non piace, questa è la prima cosa che farei brillare: in fondo non mi interessa penalizzare le ferite piccole, tutt'altro, mi interessa comunque rendere la guarigione più veloce, una volta superata la fase critica.

In questo momento c'è l'effetto paradossale che le ferite guariscono più in fretta (sul globale) quando stai molto male, e ne hai tante aperte, mentre quando le ferite ti si chiudono i restanti punti sul globale guariscono piano piano.

Per non essere tacciata di eccessiva bontà ho suggerito di "invertire" le due cose, ovvero essere più restrittivi all'inizio, quando le ferite sono ancora aperte, e di essere invece molto più disponibili ad una guarigione rapida dopo.
Tuttavia per me lasciare la prima parte del processo di guarigione come è adesso (e quindi anche da subito se hai tante ferite ti si tolgono tanti punti dal globale) va BENISSIMO! :)

L'importante è che DOPO, quando le ferite si chiudono, il procedimento non diventi improvvisamente automatico e lunghissimo. E' questa l'unica cosa che mi interessa, per le ragioni che ho spiegato nell'altro messaggio. Sulle modalità ovviamente si può discutere! :)

Anna
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Messaggioda Wayward Son » 20/10/2003, 9:19

Dunque.
A livello teorico mi piace l'idea... cioè rendere il recupero lento a 'ferite aperte' e più veloce a ferite chiuse. Alla fine mi sembra un compromesso accettabile tra realismo e giocabilità.

Il discorso di Valerio, in effetti, è reale e ci sono altri problemini (non direttamente collegati alla proposta di Anna, ma intrinsechi al regolamento). Faccio quest'esempio:

Mi rompo un braccio, 8 punti di danno. e 48 al globale. giustamente impiegherò 1 mese e mezzo prima di usare prima di tornare alla normalità (ed è giustissimo). Curiosamente però dopo già una settimana posso riutilizzare il braccio ma ho un -40 a tutto.
Basta dire che il -40 è la conseguenza della frattura e che il malus interviene solo sul braccio. Ok. Ma se mi danno un cazzotto su quel braccio che succede? Secondo regolamento non succede un cazzo di grave, massimo uno o due punti al globale e un'alta possibilità di svenire. Ma il braccio è preciso.

Ora il punto è: secondo voi, guarisce prima l'arto o il globale?

Ma prima di rispondere alla domanda, vediamo se siamo tutti d'accordo su cosa si intenda per 'arto' e per 'globale'.

Per me, l'arto ed i suoi quadratini hanno sempre rappresentato lo stato fisico dell'arto, cioè quanto è intero e quanto è possibile ancora utilizzare l'arto.
Per me, il globale rappresenta lo stato di salute del pg. In pratica le caselle mi dicono quanto è deperito (a causa delle ferite e dei malanni) il mio Pg.

Ora, tornando alla domanda, nella mia esperienza le ferite e i traumi che mi hanno debilitato in modo sensibile ed i cui effetti al mio globola si sono sentiti anche dopo la chiusura delle ferite sono state quelle che hanno visto una discreta perdita di sangue o un'infezione (e quindi febbri varie).
Quindi, essendoci ora una regola per quanto riguarda infezioni, febbri post trauma eccetera direi che stiamo apposto così (per quanto riguarda il globale), mentre, secondo me, ci si deve concentrare sull'arto in particolare.
Escludendo la testa (secondo me una ferita alla testa, provoca un abbassamento sensibile della lucidità, e quindi, di fatto, problemi a tutto il resto). Se mi spaccano un braccio deve guarire PRIMA il globale del braccio.

Ammetto che al momento non ho idee particolarmente prillanti al riguardo.
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Messaggioda Annika » 20/10/2003, 9:47

Basta dire che il -40 è la conseguenza della frattura e che il malus interviene solo sul braccio. Ok. Ma se mi danno un cazzotto su quel braccio che succede? Secondo regolamento non succede un cazzo di grave, massimo uno o due punti al globale e un'alta possibilità di svenire. Ma il braccio è preciso.

Ora il punto è: secondo voi, guarisce prima l'arto o il globale?


E' una questione in effetti complicata... in teoria una differenza importante da fare sarebbe quella di separare le fratture da tutto il resto. Secondo il regolamento normale, una botta da 8 al braccio ti causa una frattura, ma nello stesso tempo se applichi moltiplicatori etc, rischi moltissimo di morire.
Ora, con una frattura ad un braccio o a una gamba non si muore MAI...
Forse (ma siamo nel campo delle ipotesi, magari dico cavolate enormi, non lo so! :| ) sarebbe possibile distinguere tra le ferite "da impatto", che almeno su braccia e gambe non ti possono ammazzare ma al più ti spaccano l'arto (ed hanno come conseguenza una guarigione molto rallentata ma in fondo niente moltiplicatori pesanti sul globale, visto che non debilitano il resto) e ferite da taglio, dove il sangue sprizza a fiumi, rischi di morire (tipo arteria femorale recisa, tanti saluti), e comunque sia una volta che il taglio vero e proprio è chiuso è il corpo intero che risulta indebolito.

Facendo un discorso generale (e poi bisognerebbe vedere se e come sia possibile applicarlo al regolamento) io vedrei bene le seguenti possibilità:

- ferite gravi da taglio (agli arti): esce sangue, si rischia di morire dissanguati e, successivamente, si rischia che la ferita si infetti e subentri addirittura una cancrena. La guarigione invece della ferita è relativamente breve, ma il fisico è molto debilitato.

- ferite gravi da taglio (al tronco): esce sangue, si rischia di morire dissanguati, si rischia che sia stato leso qualche organo interno, si rischia di avere infezioni (la cancrena equivale alla morte, non potendosi amputare la pancia). La guarigione della ferita è relativamente breve (anche se più lenta di quella sugli arti) e il fisico molto molto debilitato.

- ferite gravi da impatto (agli arti): non esce sangue (o ne esce cmq molto poco), non si rischia di morire ma l'arto si spacca in modo più o meno cafone. La guarigione della ferita sull'arto è molto lenta, mentre il fisico alla fine sta abbastanza bene e a parte il braccio rotto (o la gamba etc) il resto funziona normalmente o quasi.

- ferite gravi da impatto (al tronco): non esce sangue (o ne esce molto poco), ma si rischia che si siano spappolati organi interni e ci siano emorragie orribili interne, o fratture di costole o altro. In tal caso il fisico è tutto demolito e anche se dall'esterno si può fare ben poco. In questo caso vedo brutale la situazione degli arti coinvolti ma anche quella del fisico in generale. La guarigione la vedo che procede di pari passo tra globale e parte di corpo colpita (anche perchè, trattandosi del tronco, convolge qualsiasi movimento).

Un discorso a parte merita la testa, che davanti ad una ferita da impatto secondo me ha degli effetti molto brutali sul momento ma che, se non si spacca e non ci sono cose troppo bure poi dovrebbe risistemarsi comunque nel giro di qualche giorno. Se viceversa la botta in testa oltrepassa la resistenza della testa stessa si creano dei traumi che magari durano per mesi o anche per sempre (oltre alla possibilita' di morire). Vedrei bene cose come macchie scure davanti agli occhi, udito danneggiato, cose cosi'.
Un personaggio dopo una botta in testa forte magari poi dopo tre quattro giorni sta bene, ma per tipo due mesi gli restano aloni scuri davanti agli occhi, un fischio nelle orecchie, cose disciplinabili con malus ad abilità specifiche, tipo individuare o ascoltare... oppure senso dell'equilibrio... insomma ci si potrebbe pensare!
Le ferite da taglio invece secondo me alla testa si comportano come da qualsiasi altra parte, anche se è ovviamente la cancrena equivale alla morte. Il sanguinamento e i grandi aggravamenti sul globale sono dovuti soprattutto alla presenza del collo, che pure può essere colpito, più o meno di striscio, e comunque in testa ci sono molti vasi sanguigni e tutto....

Insomma, per pensare un regolamento delle ferite e della guarigione forse potremmo prenderla alla larga, riflettendo sugli effetti che immaginiamo si verifichino in casi di questo genere (sto parlando sempre di ferite gravi in questi esempi, ma potremo riflettere anche su ferite lievi, per capire come si comportano) e poi vedere come si possano applicare questi effetti in gioco.
Il rischio è che si diventi troppo descrittivi e quindi troppo complicati, ma se consideriamo PER LE ARMATURE come si comportano davanti a ferite di tipo diverso (impatto, taglio e punta), è forse possibile fare questa distinzione anche PER LA CICCIA DELLE PERSONE. O no? :)

Parliamone!

Anna
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Messaggioda Wayward Son » 20/10/2003, 11:07

Anna, tutto giusto.

Ma diventa macchinoso. Ti faccio un esempio.
rissa in locanda, arriva il solito scellerato con la bottiglia rotta.

A questo punto il malcapitato si ritrova con ferite da impatto e ferite da taglio. Che fare? Quale si considera?
Ora, contare ferita per ferita diventa un po' palloso...

Oltretutto parlare di impatto... pugni e mazzfrusto sono diversi.

A voler fare i precisi non se ne esce vivi, insomma....

Però ricordo una bella gabola. Fin dai primi giorni di Myst i danni da impatto venivano segnati con un puntino, perché si recuperavano prima (danni di questo tipo erano cazzotti, calcioni, cadute non particolarmente atroci).
A questo punto si può giocare sul rate di recupero diverso SULL'ARTO tra pallini e crocette. In effetti, non sarebbe nemmeno stronzo distinguerlo sul globale. Un cazzotto da 4 in testa ti aggiunge 16 pallini sul globale che si recuperano in maniera diversa dalle crocette.
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Messaggioda Annika » 20/10/2003, 12:23

Ma diventa macchinoso. Ti faccio un esempio.
rissa in locanda, arriva il solito scellerato con la bottiglia rotta.


Sisi, infatti la premessa al mio scorso messaggio è appunto quella che stavo buttando lì idee indipendentemente dalla loro possibile applicabilità in gioco.
Visto che il sistema di danni e ferite è in piena discussione ed elaborazione, e siamo in vista di cambiamenti anche radicali, sto buttando carne al fuoco perchè possono esseci spunti interessanti.

Non sto proponendo una regola, adesso, ma semplicemente mi interrogo sugli effetti delle ferite di diverso tipo sul corpo umano. Una cosa per volta....

:blob4:

Per quanto riguarda la bottiglia rotta, poi, il problema che si crea con la pelle umana è lo stesso che si crea con un'armatura di qualsiasi tipo: voglio dire che tutte le ferite sono identificabili come Taglio, Impatto o Punta, altrimenti non funzionerebbe il meccanismo delle armature.

Ciaoooo!

Anna
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Messaggioda DarkAngel » 20/10/2003, 12:28

Wayward Son ha scritto:Se mi spaccano un braccio deve guarire PRIMA il globale del braccio.


Sarebbe molto bello cosi', oltretutto sarebbe anche molto giocabile. Il PG diventerebbe come il calciatore che alla fine dell'operazione/ingessatura ricomincia a giocare senza penalità (a parte ovviamente quelle derivanti dalla forma e dai mesi di stop forzato), ma con l'arto "a rischio" per un certo lasso di tempo.

Mi rompono un braccio, dopo X giorni recupero e torno a combattere senza penalità, ma se ci prendo una botta rischia maggiormente di rompersi ancora.

Purtroppo il globale peggiora anche per colpa di ferite differenti da quella in esame e quindi sarebbe un casino distinguerle: alla fine sarebbe talmente complicato che tanto vale lasciar perdere questo approccio, peccato cmq perche' era indubbiamente ottimo :)
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Messaggioda Wayward Son » 20/10/2003, 13:37

Sì. Il fatto è che siamo abituati a immaginare che quello che va a combattere e che viene ridotto un colabrodo con miliardi di ferite qua e là sia la norma. Secondo me la norma è una ferita (quella che ti butta fuori dal combattimento) ed altre feritelle poco importanti.

Finché si tratta di UNA ferita ben specifica non credo che avremmo problemi a gestire nel migliore dei modi. Per quanto riguarda (ad esempio) la mina in testa ad amras, io dopo 7-8 giorni le avrei levato tutti i malus, avrei lasciato però un paio di punti alla testa per un altro po' (per fare un esempio).

Il problema subentra quando entrano in gioco tante ferite e magari diverse.

Dunque, secondo me ragionandoci possiamo arrivare a qualcosa di buono.

Praticamente dobbiamo rendere indipendenti danni e recuperi tra arti in modo che non sia detto che a X punti all'arto corrispondono per forza X punti al globale. Oppure una malattia che demolisce in termini di globale ma non intacca alcun arto.

Come regolamentare tutto questo?

Innanzittutto, secondo me, serve una differenziazione dei moltiplicatori. Il moltiplicatore sull'arto non indicherebbe più "quanto ti devasti il globale" bensì "quanto il colpo subito ti rende inabile", quindi se prendo 8 ad un braccio, questo si riduce al momento con un -48 a tutte le mie azioni di combattimento (o, volendo) a tutte le azioni dove devo utilizzare quel braccio (ora, non preoccupiamoci che l'arto deve zompare via o altro, insomma, concentratvi sul concetto e non sui numeri che li sparo a caso) ma questo, per ora, non mi dice nulla sullo stato generale del Pg.

A questo punto possiamo trovare una regola per gestire i recuperi degli arti in modo ottimale. Ci pensiamo dopo.

Come ci si regola con il globale? I danni al globale (che dovrebbero comunque dare un malus) dovrebbero essere dipendenti dal tempo che passa e da quanto si sforza l'arto ferito e anche, se vogliamo, dal tipo di ferita.

Ad esempio si può dire che le armi da percossa influenzano molto poco il globale, rispetto ai danni che provocano sull'arto. Lo stesso le armi da punta. Ma non le armi ta taglio. In questo modo si può reintrodurre il concetto dei colpi critici. Cioè colpi con degli effetti sul globale maggiorati.

Unendo questo alle varie regole per le cancrene avremo tempi e modi diversi per i recuperi.
Il recupero del globale io lo lascerei sempre 1 punto al giorno. Resta da stabilire il recupero per le ferite sui singoli arti e qui si può dire che ferite sotto la metà arto impiegano 1 giorno a punto. E sopra la metà 3 giorni a punto.
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Messaggioda Annika » 20/10/2003, 14:26

Secondo me la norma è una ferita (quella che ti butta fuori dal combattimento) ed altre feritelle poco importanti.


Teoricamente infatti dovrebbe essere cosi', perchè sono pochi (dovrebbero essere pochi) i casi in cui il poveraccio ridotto a brandelli continua a menare come un pazzo.

:whax:

Per fermare il combattente ferito l'unico sistema è dargli dei malus bestiali, almeno sul momento, in modo che oggettivamente sia impossibilitato a continuare. E' il caso ad esempio del -1 a tutte le azioni fisiche per ogni punto in meno sul globale. Da quando c'è questa regola io penso che sia inevitabile che una ferita seria ti mandi automaticamente al tappeto....

:hathat34:


Ad esempio si può dire che le armi da percossa influenzano molto poco il globale, rispetto ai danni che provocano sull'arto. Lo stesso le armi da punta. Ma non le armi ta taglio. In questo modo si può reintrodurre il concetto dei colpi critici. Cioè colpi con degli effetti sul globale maggiorati.


Piu' che colpi critici, a me piacerebbe che matematicamente avessimo tutti chiaro che cosa significa avere "un braccio rotto" e che cosa significa avere "un braccio spappolato".
Il colpo critico alla fine si potrebbe anche reintrodurre, sia pure in modo diverso rispetto a prima, inteso come colpo che ottiene degli effetti "descritti" e non semplicemente quantificabili in un punteggio di danno.
In questo senso sarebbe un colpo critico la mega botta in testa che ha come effetto quello di farti vedere annebbiato per due settimane.

L'altra cosa su cui si potrebbe lavorare (sempre per buttare idee in mezzo, che poi si elaboreranno con ordine piano piano) è quella di dividere nettamente le ferite superficiali/lievi (fino ad es. a 4) e quelle gravi, e quelle gravi disciplinarle tutte separatamente.
Fino a 4 i colpi di taglio e di impatto alla fine si possono anche unire, per non complicarci la vita, ma la mega minella da impatto e la mega minella da taglio hanno effetti talmente diversi (e conseguenze e rischi talmente diversi) che forse si potrebbe lavorare un po' per differenziarli.

Si potrebbe dire che fino a ferite da 4 non sussiste il rischio di infezioni (e questo renderebbe anche piu' leggero il lavoro da fare la mattina dopo, dovendo tirare solo per le ferite "gravi"), che comunque riguardano solo le ferite da taglio.

Per le ferite da impatto invece fino a 4 di base il globale e l'arto guariscono insieme, mentre per ferite più gravi da impatto, anche se il globale non viene devastato, l'arto rischia di rompersi. Volendo (idee buttate li', non mi uccidete! ) si potrebbe anche pensare un meccanismo per valutare se la botta (superiore ad una certa gravità) rompe l'osso oppure no. Ci vuole 8 di danno per rompere l'arto? E se l'arto si rompe, quanto tempo ci vuole per farlo tornare a posto?
L'impatto secondo me dovrebbe essere un po' meno pericoloso per la vita del pg, ma se prende "male" dovrebbe esseer piu' lento sull'arto per la guarigione.


Unendo questo alle varie regole per le cancrene avremo tempi e modi diversi per i recuperi.
Il recupero del globale io lo lascerei sempre 1 punto al giorno. Resta da stabilire il recupero per le ferite sui singoli arti e qui si può dire che ferite sotto la metà arto impiegano 1 giorno a punto. E sopra la metà 3 giorni a punto.


Così pero' automatizzila guarigione, mentre invece secondo me è essenziale che il comportamento del personaggio sia molto rilevante: se sta buono a letto, sul globale deve migliorare molto veloemente che se se ne va girando a cavallo o sotto la neve o atltro... secondo me il recupero variabile sul globale è una strada da percorrere.
Dà senso alle medicine e alle cure, e permette al giocatore del pg ferito di "giocarsela", ovvero ha delle scelte da prendere, e non è affidato solo alla meccanicità della guarigione.
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Messaggioda Wayward Son » 20/10/2003, 15:12

è quella di dividere nettamente le ferite superficiali/lievi (fino ad es. a 4)

Io ci terrei a far capire che una ferita da 4 è tutto tranne che superficiale. Non si deve parlare di graffi nemeno per una ferita da 1. E' semplicemente una ferita meno ampia, più facile da gestire e meno dolorosa.

Così pero' automatizzila guarigione, mentre invece secondo me è essenziale che il comportamento del personaggio sia molto rilevante:

questo lo do per scontato, ovviamente la guarigione "automatica" s'intende in condizioni ottimali di degenza. Altrimenti che ci sono a fare le regole sulle cancrene e sugli aggravi?
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Messaggioda Annika » 20/10/2003, 15:21

Io ci terrei a far capire che una ferita da 4 è tutto tranne che superficiale. Non si deve parlare di graffi nemeno per una ferita da 1. E' semplicemente una ferita meno ampia, più facile da gestire e meno dolorosa.


Allora chiamiamole in un altro modo, va bene. Pero' c'è comunque una differenza sostanziale tra le ferite (pur gravi) da 1 a 4 e quelle più brutali, e secondo me questo dovrebbe essere ben distinto. Non fa piacere una ferita da 1 ad un braccio, ovviamente, e non è un "graffietto", per carità. Ma è comunque una ferita per la quale non rischi la vita, e che in un giorno o due ti si risistema per forza.


ovviamente la guarigione "automatica" s'intende in condizioni ottimali di degenza. Altrimenti che ci sono a fare le regole sulle cancrene e sugli aggravi?


Aspetta: dare al Master la possibilità di dirti di quanti punti sul globale la tua situazione migliora, in rapporto alle scelte di comportamento che hai fatto, prevede non soltanto misure di carattere "punitivo", ma anche positive. Secondo me è più gratificante una scelta del genere, perchè così il personaggio che decide di stare *veramente* riguardato, ha un miglioramento comunque visibile rispetto a chi "sta buono" quel minimo che serve a far siì che il Master non lo debba "castigare" e nulla più.. e poi uno dei problemi di partenza è proprio quello della eccessiva lentezza del globale a riprendersi, che potrebbe in questo modo essere più elastico, e responsabilizzare di più i personaggi.
Di tutte le proposte che ho tirato fuori in questi tre giorni questa è a parere mio la piu' importante... :)
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Messaggioda Wayward Son » 21/10/2003, 9:05

Aspetta: dare al Master la possibilità di dirti di quanti punti sul globale la tua situazione migliora, in rapporto alle scelte di comportamento che hai fatto, prevede non soltanto misure di carattere "punitivo", ma anche positive.

si, ok, ma con quanto ho scritto/proposto sopra c'entra sempre poco.
O meglio, non influisce più.
Per moter modificare la guarigione, ormai, occore modificare il modo in cui si viene feriti. Io di quello sto parlando :)
Poi i tempi di recupero si decidono dopo. Tutto qui.

Il discorso che fai è giusto. Ma credo sia meglio guardare un problema alla volta.

certo che se siamo solo io e te a discuterne credo non si arriverà lontani :)
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