oglio andarmene da questo posto perchè non ho nessuna intenzione di starci
Assolutamente comprensibile! Anche Van darebbe un occhio della testa per abbandonare il Voivodato di Tepesti, se solo immaginasse concretamente che al di fuori di esso il mondo possa essere migliore!
Quello che dovresti far capire ai tuoi giocatori è che per i loro personaggi è NORMALE quell'ambientazione, che ci sono nati e cresciuti, e che non hanno la minima idea di ciò che esiste al di fuori. E' un posto schifoso Tepesti, d'accordo, ma è la loro casa e quindi per loro non c'è nulla di strano, nè si giustificherebbe un particolare desiderio di andarsene.
Per "ancorarli" ulteriormente alla zona, ti consiglio poi di dare una mano ai giocatori a scrivere dei backround collegati alle vicende locali, con storie di vendette, di faide, di grandi legami familiari, o comunque con ragioni di vita che vadano al di là del semplice "recuperiamo il primo biglietto possibile per Montemonaco, e tanti saluti a Tepesti!"
Uno vuole fare l'erborista, uno il cacciatore
Beh, sono due professioni più che ricche di spunti divertenti! Nel gruppo nostro abbiamo un cacciatore/boscaiolo (Ladimir), che ha un torbido passato di rapporti morbosi con una sorella misteriosamente scomparsa, ed un medico/dhampir (il mio Van), che se la cava molto bene come erborista (e anche lui ha i suoi scheletri nell'armadio, quanto a sordidi rapporti con una Resurgente, grave errore di giovinezza che gli è costato caro).
Quanto al resto, io fossi in te suggerirei ai due giocatori incerti di fare dei personaggi che magari, da master, posso immaginare che saranno utili nel corso dell'avventura che ho in mente.
Di possibilità ce ne stanno a bizzeffe: dai classici picchiatori, che non fanno mai male, al praticante di arti negromantiche, al villico coinvolto in un'usveta, alla gitana/gitano.... hai un campionario enorme tra cui pescare.
Nel gruppo nostro, oltre ai due di cui ti ho detto, abbiamo Burian, che è un Cavaliere dell'Ordine del Dragone, di sangue mezzo Vatravo, pure lui con un odio indomabile verso i vampiri (uno di loro gli ha sterminato la famiglia e mozzato un braccio); abbiamo Grun, guerriero vatravo astuto e silenzioso (che non porta fortuna ai boiardi che hanno a che fare con lui); c'è Vadim, il fabbro coinvolto nell'Usveta con il suo fedele cane Fedor, e poi il Guardiano dei Corvi, guerriero tracotante e attaccabrighe unico erede di una famiglia di Boiardi ormai caduta in disgrazia e finita impalata dai Dragoni. C'è anche Istvan (ops, c'era, visto che è morto), un praticante di negromanzia un po' troppo fiducioso nelle proprie capacità....
Insoma di spunti ce ne sono quanti ne vuoi, ma se i tuoi giocatori non sanno da che parte cominciare, sarà meglio se gli dai una mano!
Anna