I poteri del "Prostate dei Confini"
Al detentore di questa carica vennero conferiti autorità superiore su tutto il territorio immediatamente a ridosso degli
Allston, senza limitazione di Tema, e supremo comando di tutte le truppe di stanza in quell'estensione.
Ciò comportava la facoltà di sopravanzare qualunque governatore locale e qualunque comandante militare, finanche lo Stratego, qualora la questione, qualunque questione, ad insindacabile giudizio del Prostate, riguardasse la preservazione e la custodia dei confini.
A ciò si aggiungeva il diritto di proclamare leve in tutti Temi che avessero confini settentrionali presso gli
Allston e di spostare truppe lungo tutta la fascia di confine, senza riguardo all'appartenenza delle stesse a questo o a quell'altro Tema.
Un'ulteriore competenza, di non poco rilievo, rientrante tra quelle del Prostate era la gestione dei rapporti con la minoranza nanica e il comando delle stesse truppe naniche, nerbo dell'asse di difesa del Nord.
Affidata al Prostate era infine la gestione dei rapporti con i feudi meridionali del
Granduca, qualora la questione fosse di carattere strettamente locale e non riguardasse l'intervento politico-diplomatico dello stesso
Imperatore. In nessun caso però il Prostate era autorizzato ad intrecciare relazioni con il
Granduca stesso, il quale, nella sua natura di autonomo
Custode dei Temi del Nord, interagisce sempre direttamente con la corte imperiale.
Il senso della carica
In quegli anni difficili per l'Impero una tale ampiezza di poteri conferiti ad un solo uomo lungo la fascia di confine settentrionale garantiva una più che discreta sicurezza su quel fronte senza il dispiegamento di forze troppo grandi, anche qualora fossero peggiorate le relazioni con il
Granduca o qualche pericolo fosse provenuto dalle terre di
Benson.
Il prosieguo delle vicende storiche dell'Impero ha però dimostrato che garantire stabilmente una tale quantità di poteri militari, svincolati da altro controllo che non sia quello imperiale, può risultare pericoloso per lo stesso potere centrale.
Non è un caso che lo stesso
Ghiannis Dunchas, che aveva rivestito quella carica, una volta assurto al trono imperiale, si sia ben guardato dal nominare un sostituto e un Prostate non sia mai stato più istituito nella successiva storia dell'Impero.