Le guardie di Laon
La città di Laon ospita una trentina di guardie civiche, di cui alcune molto giovani e pochi veterani.
In caserma alloggiano stabilmente una metà delle guardie, gli altri vivono nelle loro abitazioni private, anche se a turni pernottano in caserma anche loro.
Le porte e le mura della città
Le due porte della città sono sorvegliate notte e giorno: la porta grande, l'unica percorribile da carri, è sorvegliata da 2 guardie, mentre la piccola, solo pedonale, di solito da una guardia soltanto.
Durante la notte le porte sono chiuse.
La ronda notturna sulle mura è svolta generalmente da 8 guardie, che coprono i vari settori della città.
In tempi particolarmente pericolosi - come quando, nel 516, una creatura misteriosa e sovrannaturale ha infestato la campagna attorno alla città - viene fatta una leva civica per potenziare la vigilanza sulle mura giorno e notte.
Sospetti
Secondo quanto rivelato da
Ethan Mayer, prigioniero, e confermato dal misterioso assassinio del servitore di casa
Larsac, nell'estate del 517 un traditore si nasconde tra le mura del Palazzo della Guardia.
L'incendio del 5 agosto 517
La notte del 5 agosto 517 un violentissimo e improvviso incendio si sprigiona nell'ala nord dell'edificio, distruggendone il tetto e il piano superiore. Forti danni anche al piano terra e al corpo centrale dello stabile.
Secondo gravi sospetti manifestati dalla Paladina di
Pyros Solice Kenson, l'incendio sarebbe di natura dolosa e sovrannaturale. Accusato di tale incredibile atto è
Arthur Speer, Maestro di Magia dell'Università di
Amer.
Nell'incendio periscono i prigionieri che si trovavano nelle celle, situate proprio nell'ala nord, e due guardie civiche,
Raymond Bluette, che lascia la moglie e due figlie piccole, e
Ernest Brent, già vedovo.
L'unico prigioniero superstite,
Midas, è privo di senno e quasi asfissiato.