La famiglia dei Dunchas e la carriera di Ghiannis
Ghiannis, nato nel 419 P.F., apparteneva ad una delle famiglie patrizie più in vista dell'Impero, trasferitasi nella Capitale già al tempo dell'Imperatore
Thobosus. Dopo aver compiuto una eccellente carriera militare, riceve inaspettatamente un altissimo incarico: l'Imperatore
Romanòs Pyroghenetes (438-443 P.F.) lo insignisce del titolo di
Prostate dei Confini, conferendogli ampia giurisdizione su tutto il territorio immediatamente al di sotto degli
Allston e il controllo delle notevoli forze militari di stanza in quei luoghi. Pesarono nella scelta evidentemente il prestigio militare di Ghiannis e l'autorità di cui godeva la sua famiglia in quelle regioni dell'Impero.
La guerra civile del 452-454 P.F.
Le fortune di Ghiannis proseguono e si accrescono durante gli anni bui della guerra civile del 452-454 P.F. L'ascesa al trono, per volontà di
Zoì, di
Andronìkos II Katakalòn scatena, come è noto, tutte le forze dell'Impero e in particolare la ribellione dell'aristocrazia provinciale e militare. Contemporaneamente da nord, da sud e da ovest muovono tutte le armate ribelli: da sud quelle di
Niketas Melixénos, lo Stratego di
Rhodos, a capo di metà della flotta imperiale, da ovest
Nikephoros Briennios, il Duca di
Dyrrachion, il vincitore degli
Abbulìti, da nord infine Ghiannis Dunchas, il
Prostate dei Confini, che porta con sé, oltre alle truppe regolari di stanza ai confini (gli
akrìtai), immense schiere di
Nani. Il Dunchas e il Melixénos erano cognati per via della moglie di Ghiannis, sorella di Niketas: Theòdora Melixéna. Benché l'impresa militare di maggior peso, la sconfitta delle truppe imperiali agli ordini del
Katakalòn, sia compiuta da
Briennios, la rapida discesa del Dunchas fino alla Capitale e l'accordo con il
Melixénos portano rapidamente il primo ad essere proclamato Imperatore dal Senato e dal Patriarca Michaìl Ephesìnos.
Il regno di Ghiannis I Dunchas (454-481 P.F.)
Gli anni di regno di Ghiannis I riportano ad alti livelli il prestigio ormai gravemente compromesso dell'Impero. Nonostante infatti la gravissima perdita delle regioni dell'Est, cadute in mano degli
Abbulìti a seguito della guerra del 443 P.F., le trame occulte promosse dall'Imperatore per accendere contrasti tra il
Sultano di Abbùl e
Zedghast, insieme alle varie alleanze stabilite con i Barbari dell'Est, rendono di fatto impotenti i due nuovi grandi Stati (Zedghast e Abbùl) di fronte all'antico Impero.
In politica interna lo straordinario accordo tra Ghiannis I e la minoranza nanica che aveva militato al suo fianco porta pace, sicurezza e prosperità nelle regioni settentrionali dell'Impero, mentre il perseguimento del progetto di aggregare tutte le minoranze al potere centrale garantisce all'Imperatore la completa fedeltà dei suoi sudditi e la fine dei torbidi a corte.
Mancava solo una ratifica data dalla gloria militare, visto il troppo facile successo delle schiere del Dunchas nella guerra civile. Giunge nel 474 P.F., quando, allo scadere della pace stipulata da
Briennios nel 444, gli
Abbulìti tornano a dilagare nelle terre dell'Impero. Ghiannis I allora, con pochissimi armati, non solo riesce ad aver ragione degli invasori, ma conduce la guerra all'interno dello stesso
Sultanato, riuscendo a riconquistare persino la sacra città di
Nikéa.
Abbùl è costretta nuovamente ad una pace e questa volta di cinquant'anni.
Dopo sette anni ancora di potere assoluto e indiscusso lo "Splendore dei Viventi" si spegne a causa di un'epidemia di peste che dilaga anche nella Capitale, lasciando il trono al figlio
Michaìl II.