Aspetto della città
La città deve il suo nome all'Imperatore
Poldor, costruttore della
Via Poldoriana su cui insiste, ma non reca tracce delle origini antiche. La Via la taglia in due parti di uguali dimensioni, aprendosi al centro in un largo spiazzo, dove avvengono di solito le operazioni
di pagamento del dazio. Le abitazioni sono in gran parte costruite in pietra, ma mancano palazzi nobiliari di pregio. Sulla piazza centrale si nota la mole grigia del Palazzo del
Demarco e quella della Grande Caserma. Per volontà dell'attuale Demarco,
Diòdoros Artopolìdis, i due edifici pubblici sono stati destinati ad usi misti (civici e di polizia), tanto che è difficile ormai distinguere le competenze del Palazzo del Demarco e quelle della Grande Caserma, trovandosi la
Guardia del Tema e la burocrazia cittadina indifferentemente nell'uno come nell'altra. L'atmosfera della città è comunque piuttosto cupa, data la forte presenza militare e l'obbligo del pagamento del dazio. Vi si riconoscono piccoli quartieri commerciali e artigianali, come quello "degli armaioli", dove opera una sorta di milizia privata della corporazione locale e dove sembra poter trovare rifugio e assistenza un certo tipo di radicata criminalità.
Fortificazioni
La città è circondata da una cinta di mura basse e schiacciate, ma dall'aspetto massiccio. A parte poche piccole aperture vi sono solo due porte principali: la Porta Tarraconese, rivolta verso il confine, e la Porta Turniana, rivolta verso l'interno.
Luoghi di culto
E' presente un Tempio di Pyros, di dimensioni assai modeste, sulla piazza principale: esso è intitolato alla Santa Fede e gestito da
Padre Dimitrios, un sacerdote di età già piuttosto avanzata, molto diligente per quanto riguarda i suoi doveri religiosi e pubblici. Tra le stradine parallele alla Via si trova anche una piccola Cappella di Dytros. Fuori città c'è un piccolo cimitero vicino ad una chiesetta intitolata al Placido Riposo di Kayha; entrambi (cimitero e chiesa) sono curati da un sacerdote anzianotto ed estremamente cordiale:
Padre Pavlos.
Nelle vicinanze di Poldorion vi sono molti monasteri, il più vicino dei quali è quello degli
Angeli Custodi, in alto, sulle colline, visibile nei giorni di limpido sereno dal cimitero del Placido Riposo.
Locande
Ci sono naturalmente molte locande. Le due più belle si trovano sulla piazza principale, ma subiscono il frastuono del pagamento del dazio che avviene proprio in quel luogo. Si possono trovare locande comode ad un prezzo minore anche nelle stradine e nelle piazzole
più interne.
Varie
Un alto funzionario dello Stratego di Aipyros lavorava qui nell'estate del 508; si tratta di un Elfo anziano di nome
Minas. Egli si mostrò al gruppo della
Campagna di Vintemberg tanto geloso delle sue prerogative di funzionario locale quanto disponibile alla corruzione, se di alto livello.
Kos-Tun tuttavia lo conosceva bene, a quanto pare, e non ne aveva neanche un cattivissimo giudizio.
Nel 518 p.F. appare ancora al suo posto e, a quanto a pare, ad un grado superiore, tanto da essere chiamato a gestire, in nome del locale
Demarco, situazioni delicate, come quelle che coinvolgono la
Compagnia di Caen, di passaggio per quei luoghi. Sembra essere legato ancora ai suoi metodi, poco ortodossi, spicci, ma efficaci.