Misteriosa spada recuperata da
Bohemond D'Arlac a
Cantor sul finire dell'inverno dell'anno
518 come raccontato nella cronaca
In Absentia. Secondo la sua personale interpretazione degli eventi che lo hanno fatto entrare in possesso di quest'arma, il Paladino è convinto che gli antichi spiriti di coloro che la brandirono in epoche diverse gliel'abbiano affidata affinché la impieghi per combattere la forza responsabile della maledizione che incombe sull'Antico Cimitero.
Aspetto
Jaegerin è una spada d'arme di dimensioni leggermente inferiori rispetto ad una spada lunga greyhavenese. Foggia e fattura suggeriscono che si tratti di un oggetto molto antico, forse addirittura risalente all'
Età degli Eroi, malgrado il suo stato di conservazione sia apparentemente eccellente. Le estremità della guardia sono decorate con due fregi gemelli che raffigurano teste di lupo con le fauci spalancate. Lungo la lama è visibile una sequenza di rune presumibilmente appartenenti all'alfabeto
Shanti.
Caratteristiche
A causa delle dimensioni e delle tecniche costruttive con cui è stata forgiata, antecedenti a molte conquiste della metallurgia contemporanea, i colpi inferti con quest'arma risultano meno efficaci rispetto alle spade comunemente impiegate nel Granducato. Quando è impiegata contro determinati avversari di origine sovrannaturale, la lama di Jaegerin può però rendersi momentaneamente intangibile in modo da ignorare le loro corazze.
Il nome
Bohemond D'Arlac ha attribuito questo nome alla spada ispirandosi alle gesta del "Cacciatore Senza Nome", personaggio minore a cui è dedicata una saga apocrifa riconducibile al corpus del
Khal-Valàn e che gode ancora di una certa popolarità nei dintorni di
Angvard.
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