Il Gigante della Falesia
La grande statua in pietra, ormai severamente danneggiata da secoli di salsedine e di incuria, raffigurava un tempo il
Gigante della Falesia, protettore dei pescatori del villaggio abbandonato di Mahar-El-Don, di epoca Khan, che sorgeva proprio ai suoi piedi. Il Gigante sosteneva sulle possenti spalle un colossale macigno, come a proteggere i suoi servitori umani dalle frequenti frane della parete rocciosa.
Ironia della sorte, proprio a causa di uno smottamento il macigno sorretto dal Gigante rotolò a valle, schiacciando alcune casette di Mahar-El-Don, che da allora fu ritenuto maledetto, sfortunato, e venne abbandonato. Tutto questo accadeva intorno al 120 p.f.
Da allora Mahar-El-Don cadde nell'oblio, divorato da frane e mareggiate. Il Gigante, benchè danneggiato, rimase al suo posto. Alle sue spalle vennero edificate negli anni diverse costruzioni, le une sulle rovine delle precedenti: prima una torretta di osservazione, quindi una cappella dedicata a remote divinità marine, dopodichè un faro, ed un castelletto, appartenuto alla morente dinastia degli El-Don.
Infine, intorno al 450 p.f., i resti del castelletto furono riadattati a fattoria, e le due esili cerchie murarie degradanti verso il mare divennero terrazzamenti per la coltivazione di patate e altri ortaggi.
Qui vive ormai sola
Kaloo El-Don, ultima erede degli El-Don, fanciulla dalla mente fragile.