Aspetto del villaggio
Il villaggio sorgeva sul fianco di una collina ed era attraversato da una strada in salita da cui si diramavano tre terrazzamenti principali e molte scalette tra un livello e l'altro. Gli edifici sono costruiti a ridosso tra loro e non di rado il tetto di uno fa da sostegno per un passaggio o una stradina del livello superiore.
Gli edifici, in pietra e legno, sono andati rapidamente deteriorandosi dopo l'abbandono, e sono stati rapidamente colonizzati da erica e piante rampicanti.
Il cimitero
Alle spalle del villaggio, sul lato opposto della collina, sorge l'antico cimitero di Karc, che ospita numerose tombe e cripte, tra cui spicca quella appartenente alla famiglia Shmidth, una delle più importanti della zona. Molte sepolture sono state danneggiate e profanate nel corso dell'epidemia di Morte che Cammina.
Dintorni di Karc
Il villaggio di Karc sorge a breve distanza dal bosco dello
Skog, sul versante rivolto a
Skogen. Dal lato opposto si stende una zona un tempo agricola, con alcune miniere ormai abbandonate.
La
Casa che butta giallo si trova sul fianco di una collina adiacente a quella di Karc, ma anch'essa è abbandonata.
A diverse ore di cammino verso Skogen, su una delle alture all'interno dello
Skog sorge il
Vecchio Maniero, magazzino un tempo utilizzato dal Dominus per conservare birra, liquori e generi alimentari.
I Risvegliati di Karc
Karc ospita, nell'autunno del 517, una colonna di una cinquantina di Risvegliati che forse un tempo erano i suoi abitanti, e che hanno un comportamento peculiare: ogni mattina lasciano il villaggio in rovina, brandendo vecchi attrezzi scassati, e si recano nei campi e alla miniera. Qui mimano i gesti del loro lavoro di un tempo, a vuoto, per poi barcollare a sera nuovamente verso Karc.