Aspetto
La creatura, meno imponente della
Bestia dei Mirtilli - circa 3.4 metri contro i 3.9 di quest'ultima - presenta con essa numerose somiglianze: le braccia deformi e allungate, la muscolatura sviluppata oltremodo, gli aculei ossei e cartilaginei che fuoriescono dalla pelle lungo tutto il corpo. Sulla pelle, al posto della peluria simile a quella di un mammifero, sono presenti a piccole macchie sparute formazioni di piante simbionti o parassitarie di origine sconosciuta ma simili nell'aspetto a muschi, piccoli funghi e licheni. Anch'essa è munita di artigli, che appaiono però meno affilati di quelli della
Bestia dei Mirtilli e più simili a rostri adunchi.
Gli Informi
Sul corpo e sulla schiena della creatura sono chiaramente visibili alcune vistose protuberanze verdastre che secondo i testimoni, quando la
bestia era ancora in vita, emanavano un bagliore luminescente: è probabile che si tratti anche in questo caso di organismi simbionti o ectoparassitari. Alcuni soldati di
Uryen hanno potuto riscontrare una notevole somiglianza con i misteriosi esseri amorfi rinvenuti all'interno del cimitero dell'antica
Cantor sulla sponda settentrionale del fiume (vedi cronaca
Il Rombo del Tuono): queste creature, classificate dal ricercatore
Luger con il nome di
Res Informia, sono convenzionalmente note con il nome di
Informi.
Caratteristiche
Secondo i criteri di classificazione di Luger La
Bestia del Ponte è un
Risvegliato di tipo
Abnormis Scopulus. L'aspetto diverso dagli altri
Risvegliati aventi tipologia similare (cfr.
Bestia dei Mirtilli) è dovuto alla capacità dello
Scopulus di assumere tratti e caratteristiche legate all'ambiente circostante.
Modalità di attacco
La
Bestia del Ponte è un
Abnormis Scopulus di medie dimensioni, capace di sradicare alberi di medio fusto. Abilità speciali, attacchi particolari e caratteristiche comportamentali sono a tutt'oggi in gran parte sconosciute. Le testimonianze dirette dei soldati di
Uryen che lo hanno affrontato e abbattuto parlano di una creatura che attacca mulinando le enormi braccia con sorprendente velocità, cercando di colpire la vittima con le estremità anteriori, simili a enormi mani adunche. In due diverse occasioni l'impatto dei suoi attacchi è stato così violento da scagliare la vittima (il soldato semplice
Annie Volvert e il sergente
Stern Rock) in alto e all'indietro di diversi metri. A dispetto della violenza dei colpi, entrambe le vittime sono riuscite fortunosamente a sopravvivere. Non si hanno notizie sulle modalità di attacco con il morso, anche se le testimonianze dei soldati coinvolti nello scontro parlano di una o due file di denti affilati e pronti a colpire. E' probabile che, come nel caso della
Bestia dei Mirtilli, la creatura faccia uso di tale attacco una volta che le vittime sono atterrate o ferite.
Capacità infettive
Non esistono casi di infezioni legate a ferite inferte dalla
Bestia del Ponte, tuttavia è probabile che la creatura, come tutti i Risvegliati, fosse portatrice e vettore del morbo noto come
Morte che cammina. L'infezione, oltre ad essere trasmessa senza possibilità di scampo a seguito del morso, ha una alta probabilità (50% circa) di essere trasmessa a seguito di un'artigliata che riesca a raggiungere i vasi sanguigni della vittima.
Lo scontro e l'eliminazione
La
Bestia del Ponte è stata abbattuta da un presidio dell'esercito di
Uryen posto a protezione dei lavori di costruzione di un ponte nei pressi della
Tenuta Ashley. Protagonisti dello scontro sono stati i plotoni 16, 18 e 23 dell'esercito di
Uryen, che sono riusciti a distrarre con successo la
bestia dando al soldato semplice
Kailah Morstan il tempo di scagliare due fiale di
Planem sul ventre e sul torace della creatura. Avvolta dalle fiamme, la
Bestia del Ponte è riuscita a mantenersi in piedi per una manciata di secondi e a sferrare una serie di poderosi attacchi all'indirizzo di
Annie Volvert e
Stern Rock, scagliando entrambi a diversi metri di distanza. Subito dopo, per liberarsi dal fuoco, la creatura si è gettata nel letto del fiume
Traunne, frantumando il ghiaccio con le sue enormi braccia e precipitandosi nelle gelide acque scure. Il tentativo non è però andato a buon fine: i danni subiti grazie al
Planem e il repentino cambio di temperatura hanno avuto la meglio sulla straordinaria resistenza della
bestia, consegnando il suo corpo ai flutti del fiume.