Il giorno che cade tra il 30 dicembre e il 1 gennaio di ogni anno è chiamato comunemente il
Giorno Senza Nome.
Nel mondo di
Sarakon l'anno è composto da 12 mesi, ciascuno di 30 giorni, che rispecchiano i cicli lunari su cui è basato il calendario più diffuso. Tuttavia, già dai tempi della riforma del Calendario da parte dell'Imperatore Turniano
Avilius Minucius, è stato inserito un giorno in più, a fine di ogni anno, in modo che le date siano perfettamente allineate al moto dei corpi celesti.
Il giorno introdotto tra il 30 dicembre e il 1 gennaio viene da allora chiamato in vari modi, più o meno pittoreschi, a seconda delle tradizioni locali, ma è comunque ampiamente noto come Giorno Senza Nome.
Il Giorno Senza Nome è una festa priva di connotazione religiosa: non si lavora, ma ci si concedono stravizi, bagordi, si fanno scherzi e spesso ci si traveste in modi fantasiosi. Quel che avviene durante il giorno e la notte "senza nome" è come se non fosse mai successo, o almeno così si dice. Ciò giustifica talvolta atteggiamenti sregolati, lascivi, esageratamente goliardici, che fanno storcere il naso a molti benpensanti, e non si contano gli appelli alla morigeratezza lanciati dai pulpiti delle Chiese durante i giorni della
Rinascita, di poco precedenti al Giorno Senza Nome.
Nel giorno senza nome
non vale più nome e cognome!
Io mi sento felice e pazzo
quando arriva il giorno... senza nome.