La giovinezza
Hermann è il secondo figlio di
Harold Bath, ufficiale nella guardia di Feith. Nato da genitori ormai avanti negli anni, trascorre l'infanzia nel villaggio avito di
Moor, dove riceve un'educazione militare, dimostrando subito un certo talento.
I suoi genitori avrebbero voluto mandarlo a Feith per introdurlo nella guardia della capitale, ma Sir
Ezneber Von Moor, dominus di Moor, rimane colpito dall'abilità del giovane Hermann e decide di prenderlo alle proprie dipendenze, per far allenare insieme a lui suo figlio Maximilian, erede al titolo, piuttosto svogliato con le armi.
L'amicizia con il futuro Dominus
Tra Hermann e Maximilian nasce presto l'amicizia. Maximilian ha quasi dieci anni più di Hermann, eppure i due sono ben bilanciati come avversari in combattimento. Maximilian ha un'indole poco competitiva, e si diverte a fare ad Hermann un po' da fratello maggiore: ben presto i due sono affiatati e quasi inseparabili.
Nemmeno la comune passione per Heloise, nipote orfana del dominus della confinante signoria di
Gratz, riesce a incrinare la loro amicizia. Entrambi si invaghiscono della giovane, ma sono disposti a rinunciare a lei l'uno per l'altro.
L'arruolamento e il ritorno a Moor
Per alcuni anni Hermann e Maximilian Von Moor si arruolano insieme nell'esercito di Feith, sebbene con gradi diversi in ragione del loro diverso rango. Hanno occasione di viaggiare e con l'allargarsi dei loro orizzonti il legame che li unisce sembra affievolirsi.
Maximilian viene ferito ad una gamba nel corso di un duello: il danno inizialmente sembra trascurabile ma presto si dimostra più grave di quanto non ci si aspettasse, al punto che il giovane deve tornare a Moor in convallescenza. Un po' per noia, un po' forse per una vaga forma di gelosia, Maximilian chiede che Hermann venga congedato a sua volta e torni a Moor insieme a lui.
Doveva trattarsi di un congedo temporaneo, ma nel giro di pochi mesi il Dominus Ezneber Von Moor si ammala e poi muore, e Maxiilian prende il suo posto, rinunciando per sempre alla carriera militare.
La maturità
Trascorrono alcuni anni tranquilli, nel corso dei quali Sir Maximilian si sposa ed ha due figli,
Karl e
Franz. Anche Hermann si sposa, pochi mesi dopo, con l'amata Heloise della sua giovinezza. Il loro matrimonio è destinato a durare poco, purtroppo, perchè la giovane muore di parto dopo due anni, e il bambino non sopravvive alla madre.
Hermann si chiude nel dolore, dedicandosi con maggiore impegno alle armi.
Maestro d'armi
Negli anni successivi Hermann si occupa personalmente dell'educazione militare dei due figli di Maximilian, in particolare di Karl, più docile e promettente. Il Dominus gli affida anche un altro giovane del villaggio,
Spiegelberg, da addestrare.
La presenza nel palazzetto di
Amalia Schiller, bella orfana di un commilitone di Maximilian e Hermann, crea qualche tensione tra i figli del dominus, una rivalità che negli anni si accresce sempre più, fino ad esplodere qualche anno dopo.
Scontri fraticidi
Alla morte di Maximilan l'ostilità tra Karl e Franz esplode. Karl, che si trovava fuori da Moor con i suoi uomini per combattere al fianco del vecchio Duca, torna alla Signoria di famiglia e cinge d'assedio Franz, che nel frattempo si è autoproclamato Dominus. I due fratelli sono sul punto di darsi battaglia, quando la signoria di Moor viene investita dalla piaga della
Morte che cammina.
Hermann, che si trova a fianco di Karl come suo braccio destro, si trova a dover fare da paciere tra i due, per cercare di spingerli a collaborare nel portare in salvo quante più persone possibile. Il villaggio è tuttavia praticamente annientato dall'avanzata dei Risvegliati, e i due Von Moor, insieme ai loro fedelissimi, sono costretti alla fuga.
Tra i Masnadieri
Hermann si trova così a far parte della compagnia di ventura dei
Masnadieri: nonostante i rapporti con Franz siano difficili, lui cerca sempre di appianare le divergenze di opinione e di mantenere unito il gruppo, almeno fino a quando l'incontro con i membri della
Compagnia di Uryen, nell'agosto del 516, obbliga Karl e i suoi ad un profondo ripensamento.