Il Castello di Forrarossa è la residenza del Barone di
Anthien e della sua famiglia.
Sorge a pochi chilometri dal centro abitato, in una grande riserva di caccia.
La struttura non è nata come fortezza bensì come casino di caccia utilizzato saltuariamente dalla famiglia baronale. Negli ultimi trent'anni però è stato ingrandito e fortificato ed è diventato residenza pressochè stabile dei Signori, mentre il palazzo in città è stato a poco a poco abbandonato.
La Forra Rossa
Il Castello è caratteristico per la sua pietra ferrosa, dal colore rossiccio, che proviene dalla Forra Rossa, una cava aperta sul fianco di una collina non distante, visibile tra gli alberi anche dalle finestre delle torri.
La cava è utilizzata ancora e intorno ad essa c'è un piccolo villaggio di scalpellini e minatori, legati al loro incarico da una servitù di diverse generazioni.
Per quanto il loro lavoro sia umile e faticoso, i Forrani si considerano i "prediletti" del Barone. Essi soli hanno, insieme alla famiglia nobiliare, il privilegio di cacciare nella grande riserva.
Raramente lasciano la Forra e solo con il consenso dei loro padroni.
La grande riserva di Forrarossa
La riserva di caccia di Forrarossa è molto vasta e ricca. Comprende grandi boschi, radure, corsi d'acqua e colline. Oltre al villaggio di Forra e al palazzo del Barone, ci sono diversi cascinali, piccole costruzioni, ripari per la notte e alcune rovine abbandonate.
Abbonda la cacciagione, soprattutto cinghiali, lepri, qualche orso nei pressi delle colline. La riserva è costellata da torrette in legno sorvegliate da guardaboschi, severissimi nei confronti di eventuali bracconieri.
Chi caccia senza autorizzazione nella grande riserva è punibile anche con la morte.