Caratteristiche comportamentali e habitat
Il sonaglio
Il Diamante Nero ha un sonaglio di anelli cornei situato alla fine della coda. Ogni volta che il serpente fa la muta un nuovo segmento si aggiunge al sonaglio.
Quando viene infastidito, il Diamante Nero comincia ad agitare il sonaglio per avvertire l'aggressore: il tipico tintinnio del sonaglio è anche noto come "battiossa".
Habitat e alimentazione
Mentre molte specie di serpenti a sonagli hanno bisogno di climi caldi e secchi, il Diamante Nero predilige i terreni torbosi e acidi, le brughiere e le zone palustri. In particolare si trova a suo agio negli acquitrini e tra gli arbusti delle lande del Nord.
Durante la stagione fredda va in letargo, in grotte o seppellendosi sotto terra, e rimane inattivo da ottobre fino ai primi di marzo. In primavera è generalmente un animale diurno; in estate cambia le proprie abitudini e diventa un animale notturno per evitare il caldo estivo.
Il Diamante Nero non è un buon arrampicatore ma è in grado di nuotare agevolmente. Predilige comunque la terraferma, si muove strusciando lateralmente e lascia riconoscibili tracce sinuose.
Si nutre di roditori e altri piccoli mammiferi, uccelli, pesci, anfibi e altri rettili. Gli basta procurarsi del cibo ogni 2-3 settimane. Il serpente morde la vittima, inoculando il veleno, quindi si ritira e aspetta che la preda sia incapace di difendersi, se serve ne segue le tracce e la divora.
Morso
Questi serpenti possiedono denti veleniferi cavi capaci di iniettare veleno e ne possono regolare la quantità quando mordono.
Generalmente inoculano la massima dose quando stanno cacciando prede per nutrirsi, ma possono iniettare meno veleno o nulla affatto durante un attacco difensivo o di avvertimento.
Hanno un veleno emotossico dagli effetti piuttosto lenti, che distrugge tessuti, organi e causa coagulopatia (incapacità di coagulazione del sangue).
Chi venga morso potrà avere cicatrici permanenti, fino alla perdita di interi arti per necrosi, o morte. I morsi di questo serpente, specie quando è di grande dimensioni, sono spessi fatali anche per l'uomo.
L'estrazione del veleno di Diamante Nero
E' possibile estrarre il veleno del Diamante Nero ed utilizzarlo successivamente, per contaminare armi e frecce. Una volta prelevato, il veleno mantiene la sua efficacia per alcune settimane, poi decade poco a poco. Il veleno agisce lentamente, causa crampi, dolore addominale, emorragie interne, shock, quindi necrosi dell'arto ferito, cancrena, e può portare alla morte.
Il veleno del Diamante Nero, per essere efficace, deve penetrare nel sistema sanguigno della vittima, mentre non ha effetti se viene ingerito o inalato.
Curiosità
La pelle di questo serpente è considerata molto pregiata e può essere venduta, se in buone condizioni, anche a 2-3 monete d'argento.
Anche il suo veleno può avere un certo "mercato", sia pure clandestino. C'è gente che sarebbe disposta a pagare anche 5 monete d'argento per il veleno prodotto da un Diamante Nero. Tuttavia la sua estrazione è molto complessa e rischiosa, ed è necessaria una certa esperienza per eseguirla in modo corretto.
Facoltà innate
Morso velenoso
Il Diamante Nero attacca l'uomo in genere perchè è spaventato o per difendersi, ma non lo considera una preda. E' comunque un animale orgoglioso e geloso del proprio territorio, che tende a difendere manifestando una certa aggressività. Particolarmente pericolose sono le femmine quando devono proteggere le uova, all'inizio dell'estate.
Un uomo che venga morso da un Diamante Nero dovrà effettuare subito un tiro di Resistenza a Veleni e Malattie con difficoltà 40, per non subire uno shock iniziale violento e incapacitante. Il dolore è subito intensissimo.
In base poi alla quantità di veleno inoculata si verificheranno nelle 6 ore successive i seguenti esiti:
- 1 PD inflitto dal morso: è stata inoculata una quantità minima di veleno, l'arto è duro e gonfio, dolente, la vittima debilitata (-15 PD sul globale, -5 sull'arto). Gli effetti passeranno da soli nel giro di un giorno o due, con qualche strascico.
- 2-3 PD inflitti dal morso: è stata inoculata una quantità di veleno importante, ma non letale. L'arto è duro e gonfio, la vittima debilitata (-25 PD sul globale, -7 sull'arto). E' necessario che vengano somministrati antidoti e cure mediche, altrimenti c'è il rischio che nel giro di qualche giorno l'arto ferito vada in cancrena.
- 4 PD inflitti dal morso: è stata inoculata una quantità letale di veleno. L'arto si necrotizza in fretta, è necessario che nel giro di poche ore vengano praticate cure mediche che richiedono conoscenze specifiche e che sia somministrato un antidoto, altrimenti l'arto ferito sarà presto condannato e, nel giro di un giorno o due, anche la vittima non avrà più speranze. La morte sopraggiunge per emorragia interna e necrosi, quando l'avvelenamento del sangue è ormai incurabile.
Scheda di gioco
Quella che segue è una
scheda semplificata relativa a un maschio adulto di Diamante Nero in buona salute. Il Master può usarla come modello per creare altri serpenti modificando opportunamente i valori a seconda del sesso, dell'età dell'esemplare, della stazza e di eventuali altre caratteristiche ambientali.
Abilità Primarie e Secondarie
ISTINTO 15: Ascoltare 20, Distinguere odori e sapori 20, Individuare 5, Orientamento 5, Seguire tracce 10
VOLONTA' 10: Freddezza 15, Intimidire 30
AGILITA' 15: Atletica 10, Attacco 30, Furtività 20, Nuotare 15, Schivare 15
COSTITUZIONE 8: Forza 15, Resistenza 25
Attacchi
Danni e Ferite
Arto
Colpito |
Entità della Ferita in pD |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
Testa |
x2 |
x4 |
x4 |
Torace |
x2 |
x2 |
x4 |
x6 |
Ventre |
x2 |
x2 |
x4 |
x6 |